Perché l’Ucraina ha invaso la regione russa di Kursk e cosa potrebbe succedere ora?

Alle 8 di mattina (ora di Mosca) del 6 agosto 2024 le forze armate ucraine hanno varcato la frontiera con la Russia nell'area dell'oblast ("provincia") di Kursk (non distante dalla città di Belgorod), lanciando una vera e propria offensiva militare, che ad oggi ha portato a prendere il controllo di una vasta area della Russia, la cui dimensione risulta variabile a seconda delle fonti consultate: si va dai 400 km² secondo i russi ai 1000 km² secondo gli ucraini (la verità probabilmente sta nel mezzo). Quel che è certo è che le forze armate ucraine controllano allo stato attuale almeno 28 centri abitati russi e sono penetrate in territorio russo tra i 10 e i 25 km, a seconda del punto di riferimento. Non si sa esattamente quanti militari ucraini siano attualmente coinvolti nell'offensiva, anche se una stima verosimile è di circa 10.000/12.000 uomini, tra truppe di prima linea e di supporto.

La risposta russa finora è stata scoordinata, ha portato all'evacuazione di oltre 121.000 civili dall'area dei combattimenti (a detta di Smirnov, governatore dell'oblast di Kursk), ed è riuscita a fermare l'avanzata ucraina solo in alcune aree. Le forze armate di Mosca, infatti, sono state prese completamente alla sprovvista dall'attacco, essendo occupate sul resto del fronte della guerra a conquistare progressivamente ulteriore territorio ucraino. Tra i risultati conseguiti dall'Ucraina, che ha obiettivamente ottenuto una vittoria tattica in questa occasione, c'è la presa di controllo da parte delle sue truppe della cittadina di Sudzha e della vicina stazione di pompaggio del gas russo verso l'Europa. L'instabilità che ne è derivata ha prodotto un lieve aumento del prezzo del gas sul mercato europeo (poco meno del 5%).

Il presidente ucraino Zelensky ha rivendicato l'offensiva, mentre il suo corrispettivo russo, il presidente Vladimir Putin, ha invece reagito con ira e dichiarazioni infuocate, affermando che la priorità della Russia è ora espellere completamente e con forza gli ucraini all'interno dei loro confini statali. Qui sotto potete vedere una mappa (aggiornata all'11 agosto) dell'area più o meno occupata attualmente,

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Fatta una panoramica sintetica della situazione, vediamo quali potrebbero essere gli obiettivi principali dell'Ucraina dietro l'offensiva:

• Conquistare dei territori russi da utilizzare come "moneta di scambio" in un eventuale futuro negoziato con la Russia che, a sua volta, dall'inizio del conflitto, ha preso il controllo di vaste aree di più di 4 oblast ucraine.
• Ottenere il controllo della stazione di pompaggio del gas russo di Sudzha, un punto strategico dell'infrastruttura energetica russa verso l'Europa.
• Forse prendere possesso della centrale nucleare di Kursk (così come i russi hanno ottenuto il controllo nel marzo 2022 della centrale ucraina di Zaporizhzhia).
• Infliggere un danno alle forze armate russe presenti nell'area, in vista di future ulteriori offensive da parte di Mosca.
• Allentare la pressione delle forze russe nell'area circostante le città ucraine di Sumy e Kharkiv e sul fronte sud della guerra (in particolare nel Donbass), costringendo Putin e i suoi generali a spostare delle truppe da zone in cui la Russia sta progressivamente avanzando o consolidando le sue posizioni.
• Infliggere un danno d'immagine a Vladimir Putin e aumentare la pressione politica nei suoi confronti per indurlo al negoziato. Quest'ultimo obiettivo, però, viste le recenti dichiarazioni del presidente russo, sembrano aver sortito l'effetto opposto, con la Russia che si sta preparando a rispondere militarmente in modo deciso e a respingere del tutto l'offensiva ucraina.

In definitiva, allo stato attuale delle cose, è presumibile che la Russia possa raccogliere un certo numero di soldati per inviarli nell'oblast di Kursk e respingere l'offensiva ucraina.