0 risultati
video suggerito
video suggerito
28 Agosto 2024
18:00

Perché nella scherma gli atleti sono attaccati a dei “cavi”? Ecco a cosa servono

Le azioni nella scherma sono molto rapide e per poterle registrare e conteggiare al fine del punteggio serve uno strumento specifico, ed è per questo che un centinaio di anni fa è stato inventato il "passante", che collega l'arma all'apparecchio di segnalazione del punteggio.

270 condivisioni
Perché nella scherma gli atleti sono attaccati a dei “cavi”? Ecco a cosa servono
Immagine

Oggi 28 agosto, alle ore 20:00, si apriranno le danze delle Paralimpiadi 2024 a Parigi. La cerimonia si aprirà con una parata degli atleti sugli Champs-Elysées – cuore pulsante della capitale francese – in cui sfileranno le 184 delegazioni provenienti da tutto il mondo. Manca poco e torneremo a sognare per ben 12 giorni ricchi di eventi (549 per l'esattezza) con oltre 4400 atleti protagonisti. Tra i tanti sport che vedremo ci sarà anche lo scherma, disciplina olimpica in cui l'Italia si distingue da sempre. Forse già osservando gli incontri delle recenti Olimpiadi avrete notato un dettaglio curioso: una sorta di "cavo" attaccato all'uniforme di ciascun schermidore. Ma che cos'è esattamente? Si chiama "passante", e no, non serve per tirarli indietro nel caso avanzassero troppo o rischiassero di cadere dal palco: chi conosce la scherma sa che avanzare verso l'avversario è il punto del gioco, e che gli schermidori di certo non corrono nemmeno il rischio di cadere da chissà che altezza. La risposta è un'altra: il passante serve per registrare i movimenti dei giocatori e conteggiare i punteggi.

A cosa serve il passante nella scherma e come funziona

Cavi scherma

La scherma è uno sport in cui si utilizzano delle lame aghiformi e i colpi sferrati molto rapidi. Proprio per questi motivi è molto difficile tenere il conteggio dei punti, e ci si è dovuti ingegnare inventando il punteggio elettrico che è arrivato fino ai giorni nostri, con i dovuti aggiustamenti. Questa forma di conteggio ormai fa parte della scherma da quasi un secolo, visto che la spada elettrica ha fatto il suo debutto negli anni Trenta. Circa vent'anni dopo è stata introdotta anche la spada elettrica per il fioretto, e sul sul finire degli anni Ottanta anche la sciabola è diventata elettrica.

Ma come funziona a livello pratico? Ogni schermidore in gara deve far passare il body wire (il passante) attraverso la sua giacca, e poi giù attraverso la manica nel braccio con cui si usa l'arma per collegarli. Il body wire – che è agganciato a un sistema chiamato "rullo avvolgitore" che permette flessibilità nei movimenti seguendo gli spostamenti degli atleti durante gli incontri – collega l'arma dello schermidore a un sistema di bobina che permette di registrare ogni singola stoccata.

Nella scherma di spada, l'area bersaglio è il corpo intero (proprio tutto, dalla a testa ai piedi), quindi non è necessario distinguere l'area in cui si verifica esattamente la stoccata, ma nella scherma di fioretto – dove le aree bersaglio sono il busto e l'inguine – e nella scherma di sciabola – in cui l'area bersaglio si estende dai fianchi alla testa – le cose cambiano. In questi ultimi due casi gli schermidori devono fare un passaggio di collegamento in più, collegando il passante alla loro giacca elettricamente conduttiva, che si chiama "lamé". Nella scherma di sciabola gli schermidori hanno anche un passante che collega il loro lamé alla maschera conduttiva per il volto.

Quando la scherma è diventata disciplina Paralimpica

Scherma paralimpica

La scherma Paralimpica (sia di fioretto, che di spada e sciabola) è una disciplina statica in cui gli schermidori gareggiano su una sedia a rotelle legata a un apposito telaio saldamente fissato al pavimento. Gli schermitori quindi non possono muoversi né avanti né indietro, e sono sempre a stretto contatto con l’avversario, rendendo gli incontri molto intensi. Anche in questo caso il passante è all'interno della giacca e della manica ed è agganciato all'arma.

Un piccolo cenno storico: fu il neurologo Sir Ludwig Guttmann dell'ospedale di Stoke Mandeville ad avere l'idea geniale: usare la scherma per riabilitare. Dopo la Seconda Guerra Mondiale aveva preso in cura molti pazienti con lesioni al midollo spinale, ed essendo appassionato di scherma pensò che lo sport avrebbe aiutato il loro recupero rafforzando i loro muscoli e migliorando il loro equilibrio.

La scherma Paralimpica divenne sempre più popolare nel corso degli anni Cinquanta, e la disciplina venne inclusa ai Giochi Paralimpici inaugurali di Roma nel 1960. Gli schermidori che partecipano hanno tutti una disabilità che influisce sulla funzione motoria: disfunzioni ortopediche, paraplegia, quadriplegia, emiplegia, paralisi cerebrale, disturbi neurologici degenerativi e disabilità neurologiche.

Avatar utente
Veronica Miglio
Storyteller
Innamorata delle parole sin da bambina, ho scelto il corso di lingue straniere per poter parlare quante più lingue possibili, e ho dato sfogo alla mia vena loquace grazie alla radio universitaria. Amo raccontare curiosità randomiche, la storia, l’entomologia e la musica, soprattutto grunge e anni ‘60. Vivo di corsa ma trovo sempre il tempo per scattare una fotografia!
Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views