L'acqua distillata è conosciuta soprattutto per il suo utilizzo casalingo nel ferro da stiro. Questo perché essendo demineralizzata, cioè non contenendo sali minerali disciolti (e quindi neanche calcare), non causa problemi di incrostazioni. Stando all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il consumo massiccio di acqua distillata (o demineralizzata in generale) può comportare rischi per la salute: infatti non è considerata potabile. Come mai? In questo video vediamo perché non si può bere acqua distillata tutti i giorni, quali sono i possibili rischi sulla salute umana legati al suo consumo e le sue principali applicazioni.
Che cos'è e come si produce l'acqua distillata
L’acqua distillata, come dice la parola stessa, è acqua che arriva dalla distillazione. La distillazione è un processo fisico che prevede due passaggi di stato: l’ebollizione e la condensazione. L'acqua distillata si può acquistare oppure anche produrre in casa: per ottenerla basta far bollire dell’acqua e poi far condensare il vapore ottenuto. Avete presente quando alziamo il coperchio dell’acqua per la pasta? Ecco, le goccioline d'acqua che si formano sul coperchio sono formate da acqua distillata.
La distillazione però non è l’unico modo per ottenere acqua senza sali minerali: esiste anche una tecnica che prevede l’utilizzo di resine a scambio ionico o anche di desalinizzatori (o dissalatori) che sfruttano l’osmosi inversa.
L’acqua del rubinetto o l’acqua confezionata, invece, contiene tantissimi sali disciolti. Se prendiamo l’etichetta di una comune acqua è indicato il suo contenuto di calcio, magnesio, sodio, potassio, bicarbonati.
Bene, abbiamo capito come si produce, ma perché non possiamo berla regolarmente?
Perché non si può bere l'acqua distillata
L'acqua distillata o demineralizzata non può essere bevuta in modo continuativo. I motivi principali sono tre: sapore, corrosività e rischi legati alla salute. Andiamo con ordine.
Il sapore dell'acqua distillata
Anche se può sembrare strano, il sapore dell'acqua "normale" arriva principalmente dal mix di sali minerali disciolti. Di conseguenza, la mancanza di questi sali va a modificare il sapore dell'acqua distillata. Nel video abbiamo assaggiato l'acqua distillata e risulta avere un sapore “elettrico” e di “ferro da stiro”. Chiaramente il sapore può variare da marca a marca, ma di base non risulta essere tra i migliori.
La corrosività dell'acqua distillata
L’acqua distillata non può essere trasportata nelle tubature metalliche, quindi non può essere immessa nel sistema idrico.
Infatti, l’acqua distillata è leggermente acida perché assorbe anidride carbonica (CO2) dall’atmosfera. Questa poi reagisce con l’acqua stessa (H2O) trasformandosi in acido carbonico (H2CO3) secondo la seguente reazione:
H2O + CO2 → H2CO3
È proprio l'acido carbonico che conferisce acidità all’acqua distillata. Ecco perché questa non può entrare a contatto con tubature o serbatoi metallici: potrebbe corroderli nel tempo.
Gli effetti sulla salute dell'acqua distillata
Il motivo più importante per cui non si può bere l’acqua distillata è la mancanza di sali minerali, soprattutto quelli di magnesio (Mg2+) e calcio (Ca2+).
Questi due elementi sono essenziali per il nostro organismo. Il calcio per esempio gioca un ruolo fondamentale per la contrazione dei muscoli, mentre il magnesio partecipa a più di 300 reazioni chimiche nel nostro corpo (per esempio la produzione di alcune proteine).
Quindi, l’acqua potabile è una fonte di calcio e magnesio necessaria per raggiungere il nostro fabbisogno giornaliero di questi due elementi. Se invece bevessimo sempre acqua distillata, quindi con pochissimi o zero sali, ci potrebbero essere dei problemi.
Infatti, quando introduciamo acqua distillata (o in genera demineralizzata stiamo a tutti gli effetti diluendo i nostri liquidi corporei. Questo fa sì che l’acqua in eccesso nel sangue entri nei globuli rossi e nei globuli bianchi, facendoli gonfiare! E se si gonfiano troppo, potrebbero addirittura esplodere! Questo fenomeno prende il nome di pressione osmotica causata dall'ambiente ipotonico (poco concentrato di sali) esterno alle cellule.
Il nostro corpo però cerca subito di ristabilire l’equilibrio proprio per evitare che esplodano le cellule. Nello specifico, dopo una serie di meccanismi biologici, cominceremo a urinare il 20% di più e di conseguenza elimineremo più sodio, potassio, calcio e magnesio con le urine. Questo sottrae sali minerali dall'interno delle cellule, causando stanchezza, debolezza e mal di testa e in casi gravi anche crampi muscolari.
A lungo termine invece, alcuni studi hanno dimostrato che il consumo di acqua con basso contenuto di magnesio e calcio è associato all’aumento di mortalità a causa di malattie cardiovascolari. O ancora l’assunzione di acqua troppo povera di magnesio potrebbe causare malattie dei motoneuroni o patologie durante la gravidanza. L'assunzione di acqua povera di calcio, infine, può essere associata a un rischio maggiore di fratture nei bambini.
In fondo all'articolo trovate la bibliografia con le fonti.
Come si può usare l'acqua distillata e per cosa
Dato che non contiene sali e di conseguenza neanche il calcare, l’acqua distillata può essere utilizzata per il ferro da stiro, per i pulitori a vapore e per gli umidificatori, perché evita le incrostazioni di calcare.
L’acqua distillata, o in generale demineralizzata, trova poi applicazioni anche in ambito industriale e nei laboratori di ricerca. Questo perché i sali minerali disciolti nell’acqua potrebbero dare problemi nell’esperimento che si sta effettuando.
Ultima cosa: il calcare, ovvero i carbonati di calcio e magnesio disciolti nell’acqua, non fa venire i calcoli renali. Anzi, come detto prima sono una fonte di calcio e magnesio, indispensabili per l’organismo. Quindi un’acqua ricca di sali minerali e quindi anche di calcare è una buona fonte di calcio e magnesio.