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Secondo le sue volontà, Papa Francesco dopo i funerali che si terranno sabato 26 aprile sarà sepolto nella Basilica papale di Santa Maria Maggiore a Roma, e non nella Basilica di San Pietro in Vaticano come molti dei suoi predecessori più recenti. Quella di Santa Maria Maggiore, posta sulla sommità del colle Esquilino, è una delle quattro Basiliche Papali di Roma, vanta ben sedici secoli di storia e ha una lunghissima tradizione legata al culto di Maria (secondo la leggenda, la fondazione della chiesa stessa sarebbe stata voluta da Maria) a cui Bergoglio era molto devoto. Inoltre, proprio qui nel Cinquecento celebrò la sua prima messa Sant’Ignazio di Loyola, il fondatore dell'Ordine dei Gesuiti a cui Papa Francesco apparteneva.
La salma di Bergoglio attualmente è esposta a Casa Santa Marta, e nella giornata di domani verrà trasferita a San Pietro. Al funerale di Papa Francesco parteciperanno svariati capi di stato stranieri, tra cui Trump, Macron e Zelensky, ma sarà assente Putin. Nel frattempo in Italia sono stati proclamati cinque giorni di lutto nazionale e si stanno attivando le prime riunioni dei cardinali per il conclave, ovvero l'elezione del successore di Papa Francesco.
Perché Papa Francesco ha scelto di essere sepolto a Santa Maria Maggiore
La Basilica di Santa Maria Maggiore è storicamente un luogo di grande devozione alla Madonna, e quindi è nota come "il tempio mariano per eccellenza". Questa grande Basilica ha una storia molto particolare, legata sia alla sua fondazione leggendaria sia all'importanza delle opere e delle reliquie che ospita al proprio interno.
la tradizione vuole che Maria ne abbia indicato il punto esatto per la costruzione apparendo in sogno al patrizio Giovanni e al Papa Liberio intorno al 300 d.C. Al loro risveglio, il Papa e il patrizio avrebbero trovato l'Esquilino ricoperto di neve in pieno agosto: questo è noto come il "Miracolo della Nevicata", che viene rievocato con una celebrazione il 5 agosto di ogni anno con una cascata di petali bianchi che cade dal soffitto durante la messa.
La Basilica vanta due cappelle molto importanti: la Cappella Sistina e la Cappella Paolina, costruite sul lato nord del complesso nel Cinquecento. La Paolina (che determina l’aspetto esterno di Santa Maria Maggiore, sporgendo con il retro verso il centro storico) ospita la Salus Populi Romani, la più importante icona della Madonna, attribuita addirittura a San Luca, evangelista e patrono dei pittori. Secondo una tradizione riportata da Cesare Baronio, la Salus sarebbe stata portata per tre giorni in processione per le vie della città con una preghiera particolare del pontefice Gregorio I per chiedere la cessazione della pestilenza.

Papa Francesco era notoriamente molto devoto a Maria e a questa immagine in particolare, tanto da dedicarle la sua prima visita da Papa, nel marzo 2013, e molte altre visite negli anni successivi (per l’Immacolata Concezione del 2023 le aveva portato una rosa d’oro, dono storicamente simbolico della benedizione papale).
Il legame del Papa con questo luogo è anche dovuto al fatto che qui aveva celebrato nel 1538 la sua prima messa Sant’Ignazio di Loyola, fondatore dell’Ordine dei Gesuiti a cui il Papa apparteneva: è infatti tradizione dei gesuiti promuovere il culto di questa immagine, e distribuire copie dell’icona in tutto il mondo.
Basilica di Santa Maria Maggiore: le caratteristiche
La Basilica è un complesso architettonico compatto: sulla facciata principale, realizzata in occasione dell’Anno Santo 1750 dall’architetto fiorentino Ferdinando Fuga, troviamo la Loggia delle Benedizioni, che incornicia i mosaici di Filippo Rusuti che mostrano Cristo in trono affiancato da Santi, oltre allo stesso Miracolo della Neve. Con la sua altezza di 75 metri, il campanile in laterizio è il più alto di Roma.

Sempre nella Basilica, sono custodite anche le spoglie di grandi artisti barocchi come Pietro Bernini e suo figlio Gian Lorenzo, celebre scultore e architetto, ma anche di San Mattia (l’apostolo che sostituì Giuda) e San Girolamo (primo traduttore in latino della Bibbia). La Basilica ospita anche i sepolcri di ben sette Papi, il più recente dei quali è Clemente IX, morto a metà del Seicento.
Perché Santa Maria Maggiore è considerata la Basilica "Natalizia" di Roma
Nota anche come Basilica Natalizia, e a volte chiamata la "Betlemme dell’Occidente", la Basilica di Santa Maria Maggiore è il luogo dove venne celebrata la prima volta la Messa papale della Notte di Natale, che sarebbe poi diventata una tradizione secolare. Ma non è solo questo il motivo per cui è legato a una tradizione "natalizia": qui è custodita anche la Sacra Culla, una reliquia che consiste in 5 assicelle di legno di sicomoro che avrebbero fatto parte della mangiatoia che ha accolto Gesù bambino (la cui datazione sembra aver confermato il periodo storico). Queste assi sono custodite in un reliquiario in cristallo di rocca, progettato a forma di culla da Giuseppe Valadier nell'Ottocento.