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1 Marzo 2023
18:30

Città del Vaticano è il Paese più piccolo del mondo: come funziona lo Stato della Chiesa

All’interno dei confini municipali della città di Roma si trova lo Stato più piccolo del mondo, Città del Vaticano. Il governo del territorio spetta alla Santa Sede, ma il Vaticano ha istituzioni statali e “funziona” come un Paese indipendente.

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Città del Vaticano è il Paese più piccolo del mondo: come funziona lo Stato della Chiesa
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Con una superficie di soli 0,44 km2, Città del Vaticano è il Paese più piccolo del mondo. Lo Stato è nato il 7 giugno 1929 grazie ai Patti lateranensi firmati dalla Santa Sede (cioè il “governo” della Chiesa cattolica) e dal Regno d’Italia l'11 febbraio 1929. Il territorio è limitato a una piccola porzione della città di Roma, ma il Vaticano ha un’importanza enorme nelle dinamiche politiche mondiali, perché è amministrato direttamente dalla Santa Sede.

Tutti i poteri dello Stato sono nelle mani del papa, che per esercitarli si avvale del supporto di alcune istituzioni (come la Pontificia Commissione della Città del Vaticano). Città del Vaticano, quindi è una monarchia assoluta elettiva. Lo Stato, inoltre, ha propri mezzi di comunicazione, una bandiera, un’amministrazione economica e una forza di polizia. La popolazione residente è inferiore alle mille unità ed è ancora più basso il numero di coloro che detengono la cittadinanza del Paese.

Mappa di Citta del Vaticano (Thomas Romer)
Mappa di Citta del Vaticano (credit: Thomas Romer)

Le origini di Città del Vaticano

La Santa Sede ha governato la città di Roma e il territorio circostante (con estensione variabile) dal Medioevo al 1870, creando una sua entità politica, lo Stato pontificio. Lo Stato cessò di esistere dopo che il Regno d’Italia annesse la città di Roma con un'azione militare. Al papa fu lasciato un piccolissimo territorio, comprendente piazza San Pietro e gli edifici alle sue spalle, che fu dichiarato extraterritoriale. Tuttavia il pontefice dell’epoca, Pio IX, non riconobbe l’annessione di Roma all’Italia e tra Stato e Chiesa e iniziò un periodo di forte tensione, la questione romana, che terminò solo nel 1929, quando furono sottoscritti i Patti del Laterano. I Patti comprendevano un concordato, con il quale fu regolata la posizione della religione cattolica all’interno dei confini nazionali italiani, e un trattato, con il quale l’Italia cedette alla Santa Sede una porzione del suo territorio. Su questo territorio fu istituita Città del Vaticano.

Le delegazioni italiana e vaticana per la firma dei Patti
Le delegazioni italiana e vaticana per la firma dei Patti

Il territorio del Vaticano

Città del Vaticano, costituita ufficialmente il 7 giugno 1929, ha un’estensione di soli 0,44 km2, il che lo rende lo Stato sovrano più piccolo al mondo. Il territorio, inserito nel tessuto urbano di Roma, comprende piazza San Pietro con la sua Basilica e la parte retrostante, nella quale si trovano il Palazzo apostolico, il Palazzo del governatorato, i Musei vaticani, una piccola stazione ferroviaria, i giardini e alcuni edifici minori. Il nome deriva dalla collina sulla quale lo Stato sorge, denominata Vaticano sin dal tempo di Roma antica (probabilmente perché su di esso erano presenti oracoli che emettevano vaticini, da cui Vaticano).

Il palazzo del governatorato (credit Staselnik)
Il palazzo del governatorato (credit Staselnik)

Alla Santa Sede l’Italia ha concesso anche l’amministrazione (ma non la sovranità territoriale) di edifici situati fuori dal Vaticano. Tra essi vi sono alcune basiliche di Roma, come San Giovanni Laterano e Santa Maria Maggiore, e il Palazzo pontificio di Castel Gandolfo. Complessivamente, l’estensione di questi territori è di circa 10 kmq, ma essi non appartengono alla Città del Vaticano. 

Il sistema istituzionale e il ruolo del papa

In base al Trattato del 1929, il territorio sul quale sorge la Città del Vaticano è governato direttamente dalla Santa Sede. Il sistema istituzionale fu definito dalla legge fondamentale emanata da papa Pio XI nel 1929 e aggiornata nel 2000 da Giovanni Paolo II. In base a essa, Città del Vaticano è una monarchia assoluta e tutti i poteri – legislativo, esecutivo e giudiziario – sono nelle mani del papa. La monarchia è di tipo patrimoniale, nel senso che il pontefice può disporre di tutte le ricchezze dello Stato. Inoltre, è una monarchia elettiva, perché il pontefice viene eletto di volta in volta e resta in carica per tutta la vita. Al papa manca un solo potere: quello di scegliere il suo successore. La scelta, infatti, è di competenza del conclave, l’assemblea dei cardinali di età inferiore a 80 anni che si riunisce dopo la morte (o dopo le dimissioni) del pontefice.

La Cappella Sistina all'interno dei Musei vaticani (credit Antoine Taveneaux)
La Cappella Sistina, sede dei conclavi (credit Antoine Taveneaux)

Le altre istituzioni

Nell’esercizio dei suoi poteri il papa è coadiuvato da alcune istituzioni:

  • per il potere legislativo, la Pontificia Commissione della Città del Vaticano, istituita nel 2000 e composta da cardinali, scelti dal papa, che restano in carica per cinque anni.
  • per il potere esecutivo, il presidente della Pontificia Commissione;
  • per il potere giudiziario, i tribunali di prima istanza, della Rota romana e della Segnatura Apostolica.

Le istituzioni della Città del Vaticano non vanno confuse con quelle della Santa Sede, come le congregazioni: le prime si occupano dello Stato del Vaticano; le seconde del “governo” della Chiesa cattolica nel mondo. Le competenze, però, talvolta si sovrappongono, anche perché al vertice di entrambe le istituzioni vi è la stessa persona, il papa.

Francesco, papa dal 2013
Francesco (Jorge Mario Bergoglio), papa dal 2013

La cittadinanza vaticana

Si può essere cittadini vaticani solo se si detiene una carica o un impiego nello Stato. Hanno perciò la cittadinanza il papa, i cardinali che risiedono a Roma, le guardie svizzere, coloro che lavorano per le istituzioni del Vaticano e i familiari di questi ultimi, se conviventi. Nel complesso, i cittadini vaticani sono poche centinaia di persone, in larga parte ecclesiastici. Il numero varia spesso, perché la cittadinanza si perde quando termina l’impiego o incarico in Vaticano. Inoltre, non tutti i cittadini risiedono nei confini dello Stato e molti abitano in altre zone di Roma. La popolazione che vive a Città del Vaticano (che comprende anche non cittadini) è pari, secondo i dati più recenti, a sole 825 persone.

Rapporti internazionali e forze di polizia

Città del Vaticano ha rapporti diplomatici con quasi tutti i Paesi del mondo e ottantotto di essi hanno le loro rappresentanze a Roma (accreditate presso la Santa Sede e non direttamente presso il Vaticano). Le rappresentanze sono distinte da quelle istituite presso la Repubblica italiana, ragion per cui molti Paesi hanno due ambasciate a Roma.

Auto della Gendarmeria Vaticana
Auto della Gendarmeria vaticana

Il Vaticano, inoltre, ha una propria forza di polizia, la Gendarmeria, che si occupa dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini. Non va confusa con la Guardia svizzera, che è invece incaricata della difesa della persona del papa. Delle questioni di sicurezza più importanti, come la prevenzione del terrorismo, si occupa la polizia italiana, che ha un apposito ispettorato in piazza San Pietro.

Rapporti internazionali della Santa Sede (credit Muso). Verde rapporti diplomatici ufficiali, Verde chiaro altre relazioni, Grigio nessun rapporto
Rapporti internazionali della Santa Sede (credit Muso). Verde: rapporti diplomatici ufficiali; verde brillante (ex Vietnam): altre relazioni; grigio: nessun rapporto.

Media e simboli

Città del Vaticano dispone di un quotidiano ufficiale, L’Osservatore romano, fondato nel 1861, e di una casa editrice, la Libreria editrice vaticana. Inoltre, possiede un dominio web di primo livello, .va, riservato alle istituzioni ufficiali dello Stato e della Santa Sede, un’emittente radiofonica, la Radio Vaticana, e una televisiva, Vatican Media. I media del Vaticano non vanno confusi con quelli della Chiesa e del mondo cattolico, come Radio Maria e il quotidiano Avvenire.

Una prima pagina dell'Osservatore Romano del 2015
Una prima pagina dell’Osservatore Romano del 2015

Città del Vaticano ha anche i suoi simboli, tra i quali un inno nazionale (l’Inno pontificio) e una bandiera, costituita da una banda verticale gialla e da una bianca con la rappresentazione delle chiavi di San Pietro.

bandiera città del vaticano

L’economia del Vaticano

L’economia del Vaticano è basata sulle offerte dei fedeli, sui versamenti delle diocesi cattoliche sparse per il mondo, sulle rendite del patrimonio e sugli investimenti. Inoltre lo Stato italiano – che nel 1929, con una convenzione finanziaria allegata al Trattato, versò cifre ingenti come indennizzo per l’acquisizione di Roma – garantisce al Vaticano esenzioni e forniture gratuite.

L’economia è gestita dall’Amministrazione finanziaria della Sede Apostolica. In Vaticano è presente anche una sorta di banca, l’Istituto per le opere di religione (IOR), che in passato è stato spesso al centro di scandali. Città del Vaticano adotta l’euro ma, sebbene abbia il potere di battere moneta, nei confini dello Stato circolano soprattutto le emissioni italiane.

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