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13 Febbraio 2025
9:00

Perché si dice “essere al verde”?

"Essere al verde" significa non avere soldi e le sue origini sono curiose: dalle candele verdi usate come timer nelle aste del ‘600, al panno verde dei tavoli da gioco che resta visibile quando si perdono tutte le fiches, fino ai portamonete foderati di verde e alla "sala verde" del Caffè Pedrocchi.

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Perché si dice “essere al verde”?
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Essere al verde” o "restare al verde" sono tra le espressioni più utilizzate in Italia per dire che “non si ha un euro”, o che in generale non si dispone di fondi sufficienti ad affrontare una situazione. Per spiegare le origini di questa diffusissima frase sono state proposte teorie diverse tra loro che hanno tutte un tratto in comune: l'associazione del colore verde con la mancanza di opportunità o risorse. Per esempio un'ipotesi riguarda le aste pubbliche del passato in cui una candela con il fondo verde veniva utilizzata come timer per le offerte. Una volta consumata la candela, restava il verde, indicando la fine dei soldi.

Da dove deriva l’espressione “restare al verde”

Una delle spiegazioni più famose e accreditate, testimoniata anche da Paolo Minucci, letterato e poeta italiano, nelle sue Note al Malmantile riacquistato (1688), fa risalire l'espressione "Restare al verde", dunque rimanere senza soldi, alle aste pubbliche della Firenze del ‘600. Durante questi eventi, venivano utilizzate come segnatempo delle candele che erano di colore verde sul fondo. Quando la fiamma raggiungeva la sezione verde, significava che l’asta si era conclusa, indicando la fine del tempo per le offerte. Da qui, "essere al verde" sarebbe diventato sinonimo di "essere alla fine" o "non avere più opportunità di acquistare". Un’altra teoria associa invece l'espressione al mondo del gioco d’azzardo. Deriverebbe dal fatto che  i tavoli da gioco sono tradizionalmente rivestiti di panno verde: quando un giocatore perdeva tutte le sue fiches, non poteva far altro che restare a guardare il verde del tavolo, rappresentante il nulla con con cui si ritrovava. C’è anche chi sostiene che una possibile origine dell’espressione sia da ricercarsi nel colore dei portamonete del passato, la cui fodera era proprio verde. Di conseguenza, arrivare a vederla quando si apriva il proprio portafogli, indicava una totale assenza di denaro.

Pare esista, nell’antico Caffè Pedrocchi di Padova,  conosciuto anche come “il caffè senza porte” perché sembra non chiudesse mai, la tutt’oggi famosa "sala verde", dove, per tradizione, chiunque poteva accomodarsi senza obbligo di consumazione, anche semplicemente per ripararsi dal freddo. Questo spazio era frequentato prettamente da studenti e persone meno abbienti, associando nuovamente il colore verde alla mancanza di denaro.

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