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8 Aprile 2025
19:30

Perché sono crollate le Borse dopo gli annunci dei dazi USA di Trump?

Dopo i dazi USA annunciati da Trump i mercati stanno subendo un calo drastico, preoccupando gli investitori che hanno visto scendere il controvalore dei loro soldi. Vediamo cosa è successo e come gli investitori possono difendersi.

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Perché sono crollate le Borse dopo gli annunci dei dazi USA di Trump?
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In questi ultimi giorni, le borse mondiali sono scese e le azioni delle aziende hanno perso valore a causa dei dazi USA imposti da Donald Trump sulle merci in tutto il mondo. Queste imposte, che rientrano in una più ampia "guerra dei dazi", hanno colpito merci provenienti da diverse nazioni, tra cui Italia, Unione Europea e Cina, e potrebbe portare a un aumento del prezzo dei beni di consumo, colpendo diversi settori tra cui il mondo tech. Il ribasso delle borse è principalmente attribuibile ai timori degli investitori innescati dai dazi di Trump, preoccupati che l'aumento dei costi possa ridurre le vendite e i profitti aziendali. Per difendersi da questa situazione, gli investitori utilizzano strategie come la diversificazione, l'investimento a lungo termine e l'acquisto graduale durante le fasi di ribasso. Storicamente, i mercati si sono sempre ripresi dai crolli, offrendo opportunità di investimento.

Le cause del crollo delle borse e i dazi di Trump

Una delle cause principali di questo crollo è data dal fatto che gli investitori, dopo le comunicazioni in merito ai dazi di Trump, hanno iniziato a pensare che le aziende, con questa introduzione, potrebbero non riuscire più a vendere i loro prodotti come prima, perché potrebbero doverne aumentare il costo di vendita. Di conseguenza, non tutti potrebbero più permettersi di acquistare quel bene e le vendite potrebbero diminuire. Sulla scia di questo presentimento, preventivamente e per timore, molti hanno deciso di vendere le loro azioni in quelle aziende, prima che, avendo meno guadagni, l'azienda e loro stessi, come possessori di azioni, potessero guadagnarci meno o in alcuni casi addirittura rischiare di fallire. Questo pensiero ha scaturito una reazione a catena in borsa, perché se improvvisamente un settore viene venduto in grande quantità, di riflesso anche altri settori scenderanno, poiché altre persone si faranno condizionare da tale scelta di vendere subito per timore di perdere anche loro, a volte anche senza un apparente motivo. Questo porta a una discesa generale.

Quando il valore delle azioni scende, significa che anche il valore dell'azienda in quel momento scende. Ma è importante precisare che quando i giornali parlano di miliardi "bruciati", significa che le aziende hanno perso valore, ma ciò non vale per chi non ha venduto le azioni, perché questi non hanno realmente perso soldi, ma hanno visto scendere solo quello che viene definito "controvalore" e cioè il valore ad oggi dell'investimento; infatti la perdita dei soldi avviene solo se si vendono le quote a un prezzo inferiore rispetto al prezzo di acquisto, quindi se non vengono vendute le azioni in possesso e si resta investiti attendendo, queste molto probabilmente risaliranno nel tempo.

Ovviamente bisognerebbe poi valutare ogni singola casistica di quali titoli sono stati acquistati perché non si può sapere se le azioni che si possiedono di una singola azienda, soffriranno di questi crolli di borsa al punto tale da fallire, motivo per il quale è fondamentale appunto una diversificazione del proprio portafoglio senza concentrare tutti in sole e poche aziende.

Come difendersi dal crollo delle borse

Anche se non possiamo sapere quando accadrà il prossimo crollo, ci sono delle strategie che gli investitori usano per proteggersi, le principali sono sicuramente la diversificazione degli investimenti, investire a lungo termine e investire gradualmente approfittando anzi di questi momenti in cui le quote sono “in saldo”.

Inoltre, anche se il valore delle azioni oggi subisce una discesa, queste aziende continuano a lavorare, e storicamente c'è stato un miglioramento della situazione nel tempo, anche se purtroppo l'unica incognita preoccupante è che non si sa bene quando migliorerà e se nel frattempo possano esserci ulteriori discese dei mercati, rischiando così di impattare negativamente sull'intera economia, rischiando di arrivare addirittura ad una "recessione" che al telegiornale viene ultimamente spesso nominata. Ma è bene ricordare che anche altre volte, nel corso di questi ultimi anni, si sono verificati dei crolli di borsa, a volte anche con motivazioni molto simili ad oggi, eppure il mercato si è sempre ripreso, ed anzi questi momenti si sono rivelati un buon momento per investire.

La situazione geopolitica influisce molto sui mercati, le decisioni future sui dazi potrebbero condizionare ancora il mercato, e quindi le borse, ma l’allarmismo in questi casi è poco utile, ciò che invece potrebbe essere più utile è essere guidati da professionisti del settore che possano aiutare i risparmiatori a gestire questa e le future situazioni di rialzo e ribasso delle borse ( visto che non è un mistero che avvengano continuamente queste fluttuazioni del mercato ) nel modo migliore e soprattutto nel modo più adatto alle esigenze, agli obiettivi e al grado di rischio che sono differenti da persona a persona.

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