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23 Marzo 2025
6:00

Quando e com’è possibile creare “aperture” nei muri esistenti o portanti

Non sempre è possibile creare nuove aperture in muri esistenti. In molti casi, come per le cerchiature dei muri portanti, questo richiede l'intervento di un tecnico e la redazione di un calcolo e un progetto dedicato, che garantisce il ripristino di una resistenza e rigidezza similare a quella antecedente alla creazione dell'apertura.

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Quando e com’è possibile creare “aperture” nei muri esistenti o portanti
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La creazione di nuove aperture per nuove finestre o nuovi accessi ad altri ambienti in muri esistenti, soprattutto se muri portanti, non è sempre possibile – anche se funzionale agli obiettivi di ristrutturazione – in quanto necessita di analisi strutturali approfondite. La rifunzionalizzazione degli spazi nel contesto degli edifici esistenti è un'operazione progettuale ricorrente oggigiorno, in quanto delinea le esigenze di nuovi utenti che acquistano o ristrutturano immobili, con idee di gestione degli spazi oramai differenti rispetto a quelle di 20-30 anni fa.

Ma è sempre possibile fare un'apertura in un muro esistente? La risposta è no! La realizzazione di una apertura richiede uno studio tecnico sulla sua fattibilità, principalmente nel rispetto dei requisiti di resistenza e rigidezza che il muro ha esigenza di mantenere, ma anche del rispetto del decoro architettonico e/o di eventuali regolamenti condominiali: realizzare una nuova apertura in autonomia potrebbe identificare la nascita di un abuso edilizio, oltre che causare importanti problematiche strutturali che – se sottostimate – potrebbero compromettere la statica del fabbricato e essere causa di crolli, parziali o globali, nell'organismo edilizio.

La prima distinzione che è necessario fare riguarda la tipologia di muro su cui stiamo andando a creare questa nuova apertura:

  • Se si tratta di un muro portante, ovvero un muro che ha una funzione strutturale all'interno dell'organismo edilizio, allora il problema richiede uno studio ad hoc di un professionista, che si dovrà occupare del progetto degli interventi necessari alla realizzazione di queste aperture. Gli interventi possono essere di vario tipo e questo dipende principalmente dalle problematiche strutturali che questa apertura genera.
  • Invece, quando abbiamo a che fare con murature non portanti, il problema si semplifica. In questo caso, la realizzazione dell'apertura non richiede alcuna tipologia di intervento strutturale, quindi non è necessario un progetto dedicato. Sarà comunque necessario capire se l'apertura sia realizzabile dal punto di vista architettonico/costruttivo. In alcuni casi, ad esempio in condomini, non è possibile realizzare sempre nuove aperture, perché sarebbero causa di variazione dei prospetti originari dell'edificio. Questi requisiti, chiaramente, vanno considerati anche nel caso precedente, sebbene diventino solitamente meno vincolanti rispetto ai problemi strutturali.

Se quindi nel caso di aperture in muri portanti il progetto redatto è la guida per la realizzazione a regola d'arte dell'apertura, nel caso di muri non portanti è necessaria una guida per evitare problemi durante le lavorazioni. Per questo motivo è opportuno che le lavorazioni vengano svolte da mani esperte: il disturbo arrecato al tramezzo (muro divisorio interno) o al tompagno (muro perimetrale) potrebbe causare comunque minime fessurazioni del laterizio, il materiale da costruzione. In generale, è comunque necessario il sostegno dei carichi nella zona di muro al di sopra del foro, ed è per questo che si inserisce il cosiddetto architrave a chiusura della parte sommitale dell'apertura. Alternativa anche spesso utilizzata è la costruzione di una piattabanda.

Le problematiche strutturali

La realizzazione di nuove aperture, però, può portare con sé varie problematiche di tipo strutturale. Vediamo le principali.

I carichi statici

Il problema legato alla creazione di una nuova apertura in un muro portante è legato al disturbo arrecato al flusso di forze interno alla muratura che nasce per diffondere i carichi dal loro punto di applicazione fino alle fondazioni. Nell'apertura di un nuovo foro, che sia essa una porta o una semplice finestra, tutti i carichi allineati alla verticale di apertura devono trovare una nuova strada per migrare fino alle fondazioni. Si crea così un nuovo percorso di forze che viene assecondato dalla muratura esistente (che potrebbe però comunque richiedere un rinforzo), ma causa irrimediabilmente un indebolimento della zona centrale di muratura rispetto al foro, che diventa ora solo un peso e non è più in grado di ridistribuire i carichi al di sopra. Anche in questo caso, quindi, è necessario l'inserimento di un architrave che elimini questa debolezza. A differenza di quanto visto prima, però, sia il peso maggiore del muro portante rispetto ad uno non portante, che gli eventuali carichi aggiuntivi che gravano sul muro stesso, richiedono la realizzazione di un architrave più robusto e impegnativo di quelli che solitamente si vedono sulle aperture di muri non portanti. Questo ristabilisce, contestualmente, una indiretta funzione strutturale alla parte di muro che grava sull'architrave, che funge ora da supporto ed elemento di ripartizione dei carichi nelle zone di muratura laterale all'apertura.

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Il ruolo delle azioni sismiche

Avendo funzione strutturale, la muratura portante rappresenta anche fonte di resistenza per le azioni orizzontali, ad esempio sismiche, dell'intero organismo strutturale. Quindi, è necessario capire in questo caso anche quanto impatto abbia questa nuova apertura sulla risposta strutturale a forze orizzontali dell'intero muro.

Per effetto dell'apertura, l'intero muro può perdere una parte significativa di resistenza o di rigidezza alle forze orizzontali, compromettendo dunque la risposta sismica dell'intero fabbricato. Per ovviare a questo problema, è necessario realizzare una cerchiatura, cioè un vero e proprio coronamento dell'apertura tramite una struttura sufficientemente rigida e resistente da essere sostitutiva al ruolo che prima aveva la muratura che è stata rimossa. La cerchiatura può essere progettata e realizzata sia con elementi in acciaio che con una struttura in calcestruzzo armato. Le dimensioni di questi elementi sono oggetto di un progetto strutturale dedicato e richiedono quindi l'intervento di un tecnico competente in materia.

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Esempio di cerchiatura in acciaio

In ogni caso, le aperture nelle murature portanti devono prevedere, in fase realizzativa, opportune  zone di puntellamento provvisorio dei solai, per garantire sicurezza durante la fase di lavorazione del varco e di inserimento dei nuovi elementi strutturali.

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