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26 Settembre 2025
7:00

Quattro comete daranno spettacolo nei cieli di ottobre e novembre nel periodo delle Orionidi: come avvistarle

Ottobre e novembre saranno i mesi delle comete, con ben quattro di questi maestosi oggetti celesti visibili nei nostri cieli. Delle quattro comete, C/2025 A6 (Lemmon), ribattezzata cometa d'autunno, è l'unica che sarà visibile ad occhio nudo intorno al 21 ottobre.

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Quattro comete daranno spettacolo nei cieli di ottobre e novembre nel periodo delle Orionidi: come avvistarle
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Foto della cometa C/2025 A6 (Lemmon) scattata il 17 settembre. Credits: Dimitrios Katevainis, CC BY–SA 4.0, Wikimedia Commons.

I mesi di ottobre e novembre rappresentano un periodo eccezionale per gli amanti delle comete. Ci saranno, infatti, ben quattro comete a dare spettacolo nei cieli, C/2025 R2 (SWAN), C/2025 K1 (ATLAS), 3I/ATLAS e C/2025 A6 (Lemmon), con quest'ultima, già ribattezzata "cometa d'autunno", avente la più alta probabilità di essere visibile ad occhio nudo nella seconda metà di ottobre. Si tratta di un evento estremamente raro che potrete seguire armandovi di un buon binocolo o di un piccolo telescopio da cieli quanto più esenti possibile da inquinamento luminoso. C/2025 R2 (SWAN), C/2025 K1 (ATLAS), 3I/ATLAS, infatti, sono al di sopra della soglia di visibilità ad occhio nudo secondo i dati in possesso degli astronomi. Ad aggiungere ulteriore bellezza allo spettacolo celeste contribuirà anche la presenza del picco meteorico delle Orionidi che avverrà tra il 20 e il 23 ottobre, proprio mentre  C/2025 A6 (Lemmon) raggiungerà la minima distanza dal nostro pianeta. In questo articolo vediamo insieme quali saranno i momenti migliori per osservare questi visitatori celesti.

La cometa d'autunno C/2025 A6 (Lemmon)

La cometa C/2025 A6 (Lemmon) è la più promettente tra le quattro, visto che i dati a disposizione degli astronomi prevedono che essa sarà visibile ad occhio nudo, con magnitudine di circa 3,1, in concomitanza col suo passaggio alla minima distanza dalla Terra (150 milioni di km), il 21 ottobre. Si tratta di una cometa con orbita quasi iperbolica di periodo superiore ai mille anni, 1350 per la precisione.  La cometa si trova attualmente a 180 milioni di km dalla Terra e brilla già con magnitudine pari a 7,6, in direzione della costellazione della Lince. Tuttavia, essa non è ancora visibile alle nostre latitudini, tramontando in contemporanea al Sole. Nel corso dei prossimi giorni, l'orbita della cometa la porterà ad essere maggiormente visibile, tramontando in maniera sempre più ritardata rispetto al Sole. A partire dalla metà di ottobre, la cometa entrerà nella finestra di migliore visibilità, presentandosi con una separazione angolare dal Sole pari a circa 40 gradi al momento del massimo avvicinamento alla Terra del 21 ottobre, rendendola visibile per ben tre ore dopo il tramonto del Sole in direzione ovest/nord-ovest.

Nel momento del massimo avvicinamento del 21 ottobre, ad aggiungere ulteriore spettacolo contribuirà anche lo sciame meteorico delle Orionidi. Queste ultime, infatti, avranno il picco tra il 20 e il 23 ottobre con un tasso di meteore dell'ordine di 20 all'ora. È bene precisare tuttavia che la costellazione di Orione, il radiante da cui sembrano provenire le meteore, sorgerà quando la cometa è ormai tramontata sotto l'orizzonte, per cui sarà difficile avvistare in contemporanea la cometa e una "stella cadente" prodotta da questo sciame.

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Rappresentazione della volta celeste del 21 ottobre 2025 dalle coordinate di Roma. In questa data, C/2025 R2 (SWAN) e C/2025 A6 (Lemmon) saranno al massimo avvicinamento al nostro pianeta, raggiungendo la loro migliore finestra di visibilità. Credits: TheSkyLive.

La cometa C/2025 R2 (SWAN)

La seconda cometa in ordine di luminosità è C/2025 R2 (SWAN), individuata grazie allo strumento SWAN del telescopio SOHO. La cometa ha passato il perielio il 12 settembre ed è attualmente molto difficile da avvistare alle nostre latitudini (magnitudine 6,7), poiché estremamente bassa sull'orizzonte ovest, tramontando circa un'ora dopo il Sole. Nel corso del mese di ottobre la cometa aumenterà la sua distanza angolare dalla nostra stella, aumentando così anche la finestra di visibilità. C/2025 R2 (SWAN) raggiungerà la minima distanza dalla Terra (circa 40 milioni di km) quasi in concomitanza con C/2025 A6 (Lemmon), il 20 ottobre. Tuttavia, a quel punto le stime prevedono che la cometa avrà una magnitudine pari a 7,3, troppo debole quindi per essere avvistata ad occhio nudo, ma abbastanza brillante per essere individuata con un buon binocolo in direzione sud-ovest. Il 20 ottobre, la cometa avrà raggiunto una considerevole distanza angolare dal Sole che le permetterà di tramontare quasi sei ore dopo la nostra stella. In quei giorni quindi assisteremo ad un fantastico spettacolo di ben due comete brillanti relativamente vicine in cielo in direzione ovest/sud-ovest.

Comete C/2025 K1 (ATLAS) e 3I/ATLAS

Queste due comete sono le meno brillanti del quartetto, con magnitudini che richiedono l'utilizzo di un telescopio e di cieli bui per poter essere avvistate. Attualmente le due comete si trovano angolarmente molto vicine a C/2025 R2 (SWAN) e diversi astrofotografi sono riusciti nell'impresa di immortalare tra il 19 e il 21 settembre le due comete C/2025 R2 (SWAN) e C/2025 K1 (ATLAS) nella stessa fotografia in compagnia del pianeta Marte. Nei prossimi giorni le due comete si avvicineranno angolarmente sempre di più al Sole, ritornando ad essere visibili verso le fine del mese di ottobre alcune ore prima dell'alba. C/2025 K1 (ATLAS)  raggiungerà il massimo avvicinamento alla Terra (60 milioni di km) il 24 novembre, mentre 3I/ATLAS il 19 dicembre (a 270 milioni di km). Anche nel punto di massima luminosità, le due comete non supereranno la decima magnitudine, ben lontane quindi dall'essere visibili ad occhio nudo. Il mese di novembre rappresenta il momento migliore per osservarle, essendo visibili per diverse ore prima del sorgere del Sole. Addirittura C/2025 K1 (ATLAS) sarà praticamente visibile per tutta la notte nel massimo avvicinamento del 24 novembre, brillando con magnitudine 11 nella costellazione dell'Orsa Maggiore.

Ricordiamo come 3I/ATLAS sia balzata agli onori delle cronache per essere il terzo oggetto di origine interstellare mai scoperto dall'uomo. Questa cometa mostre caratteristiche peculiari, diverse da quelle delle comete del nostro Sistema Solare, cosa che ha portato astronomi come Avi Loeb a speculare sulla origine artificiale dell'oggetto.

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