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Col 2024 che volge al termine, è tempo di iniziare a segnarsi sul calendario i migliori eventi astronomici che ci aspettano nel 2025. Protagoniste principali saranno le eclissi, con particolare riferimento a quella solare parziale del 29 marzo 2025 che sarà visibile anche dall'Europa e che fa da antipasto a quelle totali del 2026 e del 2027 che ritornano nel vecchio continente dopo più di 25 anni. Non mancheranno poi eventi ricorrenti come sciami meteorici, iniziando il 2-3 gennaio con le Quadrantidi, congiunzioni planetarie, la Luna piena più vicina alla Terra dal 2019 e il passaggio al perielio della cometa C/2024 G3, che si preannuncia essere la più brillante del 2025. Attenzione anche alle aurore, visto che il Sole nel 2025 si troverà ancora nel picco di attività dell'attuale ciclo solare.
- 1La cometa C/2024 G3 al perielio del 13 gennaio
- 2L'eclissi solare parziale del 29 marzo
- 3Le eclissi lunari totali del 13 marzo e del 7 settembre
- 4Le tre superlune di ottobre, novembre e dicembre
- 5Il picco delle Quadrantidi - 2 e 3 gennaio - e degli altri sciami
- 6Appuntamento con Marte il 16 gennaio e con Saturno l'8 novembre
- 7Congiunzioni planetarie
- 8Occhio alle aurore, anche a basse latitudini
- 9Equinozi e solstizi
La cometa C/2024 G3 al perielio del 13 gennaio
Uno dei primi eventi che ci accompagnerà nel 2025 è il passaggio al perielio (punto più vicino al Sole) della cometa C/2024 G3 (ATLAS). Questa cometa di lungo periodo (circa 160'000 anni) passerà a soli 13,5 milioni di km dalla superficie solare il 13 gennaio, diventando probabilmente brillante come Venere, configurandosi così come la cometa più brillante del 2025. Sfortunatamente la configurazione orbitale della cometa la rende molto difficile da osservare dalle nostre latitudini, prediligendo gli osservatori dell'emisfero australe. Le uniche giornate in cui si potrà tentare la difficile osservazione con strumenti professionali dall'Italia saranno i primi giorni di gennaio, quando la cometa sorgerà circa 40 minuti prima del Sole in direzione sud/sud-est.

L'eclissi solare parziale del 29 marzo
Il 2025 farà da antipasto al grande ritorno dell'eclissi totale di Sole in Europa nel 2026 e 2027, dopo l'ultima avvenuta più di 25 anni fa nel 1999. Il 29 marzo ci sarà infatti una eclissi parziale di Sole che interesserà, seppur brevemente, anche l'Italia. Alle coordinate di Roma, l'eclissi parziale di Sole durerà circa 56 minuti, dalle 11.35 alle 12.31, raggiungendo il massimo alle 12.03 quando solo un modesto 3% del disco solare verrà oscurato dalla Luna. Questo valore sale a circa il 10% alle coordinate di Milano, mentre scende pressoché a 0% alle coordinate di Napoli. La copertura maggiore si avrà nel nord del Canada e sarà circa del 92%. Il 2025 vedrà anche una seconda eclissi parziale di Sole, il 21 settembre, che però interesserà solo il sud dell'Australia, il Pacifico meridionale e l'Antartide.

Le eclissi lunari totali del 13 marzo e del 7 settembre
Le due eclissi solari del 2025 saranno accompagnate da altrettante eclissi lunari totali. La prima avverrà la mattina del 14 marzo 2025, quando, alle coordinate di Roma, l'eclissi penombrale avrà inizio alle 4.57 per poi trasformarsi in eclissi parziale alle 6.09 raggiungendo il massimo alle 6.25, poco prima del tramonto della Luna. Sfortunatamente il massimo effettivo dell'eclissi parziale avverrà solo dopo che la Luna è tramontata, per cui non sarà visibile dall'Italia. Dato che la Luna sarà interamente immersa nella penombra della Terra, essa acquisirà un caratteristico colore rossastro dovuto al passaggio della luce solare attraverso l'atmosfera terrestre, per questo spesso ci si riferisce giornalisticamente a questa Luna come "Luna di sangue".

La seconda eclissi di Luna del 7 settembre 2025 sarà invece molto più spettacolare poiché sarà totale anche dall'Italia. L'eclissi totale inizierà praticamente in concomitanza con il sorgere della Luna alle 19.30 per poi raggiungere il massimo intorno alle 20.11 quando l'intero disco lunare sarà immerso nell'ombra generata dalla Terra, terminando alle 20.52. In concomitanza col massimo dell'eclissi totale, La Luna sarà vicina all'orizzonte, quindi assicuratevi di avere una visuale libera verso est/sud-est. Anche in questo caso la Luna assumerà il caratteristico colore rosso.
Le tre superlune di ottobre, novembre e dicembre
Gli ultimi tre mesi dell'anno porteranno in dono altrettante "superlune", termine giornalistico che sta ad indicare una Luna piena che si verifica quando quest'ultima si trova entro il 90% dal perigeo (punto di massima vicinanza alla Terra), rendendola più grande (fino al 10%) e luminosa (fino al 30%) di una normale Luna piena. La prima "superluna", chiamata anche "luna del raccolto", avverrà il 6 ottobre 2025, seguita dalla "superluna del castoro" del 5 novembre 2025, e infine dalla "superluna fredda" del 4 dicembre 2025. La "superluna" del 5 novembre, in particolare, sarà la Luna piena più vicina alla Terra dal 2019, rendendo il nostro satellite eccezionalmente brillante e grande in cielo.

Il picco delle Quadrantidi – 2 e 3 gennaio – e degli altri sciami
Le Quadrantidi saranno lo sciame meteorico, e l'evento astronomico, che aprirà il 2025. Generate dai detriti dell'asteroide 196256, le Quadrantidi raggiungono il loro picco intorno al 2-3 gennaio, quando se ne possono osservare anche più di 100 all'ora provenire dalla costellazione di Boote. Il nome Quadrantidi deriva dal Quadrante Murale, una vecchia costellazione che oggi fa parte di quella di Boote.

Gli altri tre maggiori sciami meteorici che generano almeno più di 50 meteore all'ora al picco sono le Eta Aquaridi, le Perseidi e le Geminidi. Le Eta Aquaridi hanno il picco intorno al 6 maggio, con un numero di meteore all'ora pari a circa 50. Esse sono prodotte dai detriti della cometa di Halley e il loro nome deriva dal radiante da cui le meteore sembrano provenire che coincide con l'omonima stella nella costellazione dell'Acquario. Agosto è invece il turno delle Perseidi, le stelle cadenti per eccellenza, il cui picco si verifica tra il 12 e il 13 agosto. Le Perseidi prendono il nome dal radiante nella costellazione di Perseo e sono generate dai detriti della cometa Swift-Tuttle, con un picco di circa 100 meteore all'ora. Le Geminidi, generate dai detriti dell'asteroide 3200 Phaethon, hanno il picco tra il 14 e il 15 dicembre e causano il numero di avvistamenti più abbondante di tutti gli sciami meteorici, fino anche a 150 all'ora.
Appuntamento con Marte il 16 gennaio e con Saturno l'8 novembre
Altri due eventi da non perdere in questo 2025 riguardano Marte e Saturno. Il primo a gennaio raggiungerà la sua migliore visibilità, trovandosi all'opposizione (lato opposto al Sole sulla volta celeste) con la Terra il 16 gennaio ad una distanza di 96 milioni di km.
Saturno sarà invece in opposizione il 21 settembre 2025, ma la vera data da segnare è quella dell'8 novembre, quando gli anelli di Saturno saranno visibili dalla Terra completamente di taglio, facendo perdere al pianeta la caratteristica che lo rende così riconoscibile.
Congiunzioni planetarie
Altri eventi celesti minori, ma non per questo meno spettacolari, che avverranno nel 2025 riguarderanno le congiunzioni tra pianeti e Luna. Si parte il 4 gennaio con l'occultazione lunare di Saturno, quando il signore degli anelli passerà in prospettiva dietro la sottile falce di Luna crescente alle 18:55 circa, permettendoci, anche solo con l'ausilio di un binocolo, di godere di un affascinante spettacolo in cui Saturno si eclisserà dietro la Luna.

Il successivo appuntamento è con un incontro ravvicinato tra Venere e Saturno. I due pianeti infatti saranno in congiunzione la sera del 18 gennaio a partire dal tramonto del Sole, separati angolarmente da soli due gradi.
Il 28 febbraio si verificherà invece un allineamento planetario, che altro non è che la concomitante presenza in cielo di tutti e 7 i pianeti del Sistema Solare esclusa la Terra. Subito dopo il tramonto infatti, avremo Mercurio, Saturno e Nettuno bassi sull'orizzonte ovest, accompagnati da Venere, sempre ad ovest, ma più alta in cielo, e poi da Urano, Giove e Marte che saranno invece visibili fino a mezzanotte (Giove) e 3 del mattino (Marte).
Venere si troverà in una configurazione orbitale (congiunzione inferiore concomitante con alta latitudine nord sull'eclittica) con la Terra e il Sole tale da essere visibile sia all'alba che al tramonto per alcuni giorni dal 18 al 21 marzo. Questo è un evento raro che si verificherà nuovamente solo nel 2033.
Altre tre congiunzioni degne di nota sono quelle di Venere e Giove del 12 agosto, di Luna Venere e Regolo del 19 settembre, e di Venere e Mercurio del 25 novembre.
Occhio alle aurore, anche a basse latitudini
Nel 2025 il Sole potrebbe riservarci nuove sorprese. Il ciclo solare attuale è infatti al suo picco e la grande attività solare genere espulsioni di massa coronale che se adeguatamente potenti e direzionate verso la Terra possono produrre aurore visibili anche a latitudini più basse di quelle solite, come già avvenuto ben due volte quest'anno, l'11 maggio e il 12 agosto 2024.

Equinozi e solstizi
Concludiamo come sempre menzionando le date e gli orari degli equinozi e dei solstizi. L'equinozio di primavera avverrà il 20 marzo 2024 alle 11:01 ora italiana, il solstizio d'estate avverrà il 21 giugno 2025 alle 6:42, l'equinozio d'autunno il 22 settembre alle 22:19, mentre il solstizio d'inverno il 21 dicembre 2025 alle 17:03.