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18 Agosto 2025
7:00

Quattro meraviglie geologiche che hanno ispirato opere artistiche

Le scogliere di Etretat in Francia, la grotta marina di Fingal in Scozia, il Monte Fuji in Giappone, e il nostro Vesuvio: questi splendori della natura hanno ispirato grandi artisti, scrittori, pittori e compositori, che hanno scelto di rendere queste meraviglie geologiche soggetti delle loro opere.

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Quattro meraviglie geologiche che hanno ispirato opere artistiche
monte fuji
I monte Fuji; credits: Cesar I. Martins from Jundiai, Brazil, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

La natura ispira l’uomo da sempre, con i suoi colori, la sua luce e le sue geometrie. Dalle falesie di Etretat alla grotta di Fingal, dal Monte Fuji al Vesuvio, la natura ha ispirato pittori, scrittori e musicisti di ogni epoca. Forme, colori e suggestioni uniche hanno dato vita a opere di Monet, Verne, Turner, Mendelssohn, Warhol e molti altri.

Le scogliere di Etretat in Francia

etretat
Veduta delle scogliere di Ètretat, Claude–Èmile Schuffenecker, 1888; credits: Sailko, CC BY 3.0 via Wikimedia Commons

Siamo in Normandia, sulla costa d’Alabastro, il tratto della Francia occidentale che si affaccia sul canale della Manica, nel dipartimento della Senna Marittima, dove sfocia il fiume che attraversa anche Parigi. Le falesie di Etretat sono spettacolari formazioni calcaree di colore bianco a picco sul mare: la loro bellezza e imponenza hanno ispirato artisti, pittori e scrittori, che hanno ritratto le scogliere nelle loro opere e hanno ambientato qui le loro storie. Tra essi troviamo niente meno che Claude Monet, che dedica a Etretat diverse opere tra cui Etretat, la Manneporte, reflets sur l'eau, dipinto nel 1885 e oggi conservato al Museo d’Orsay a Parigi. Conservato nello stesso museo, e risalente a pochi anni prima, anche La Falaise d'Etretat après l'orage di Gustave Coubert, altro pittore che ha scelto le falesie come soggetti anche per altri dipinti.

Anche Eugène Delacroix e Camille Corot hanno raffigurato Etretat nelle loro tele, che sono finite tra le pagine anche di racconti di Arsenio Lupin, scritti da Maurice Leblanc. In Arsenio Lupin e il segreto della guglia  tra le scogliere, infatti, si nasconderebbero i tesori del Re di Francia, che il ladro gentiluomo più famoso di sempre deve scovare e, per farlo senza essere disturbato, inscena la propria morte.

La grotta di Fingal in Scozia

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George Cuitt il Vecchio – Grotta di Fingal, Staffa – Yale Center for British Art; credits: George Cuitt, CC0, via Wikimedia Commons

Nelle Isole Ebridi, in Scozia, nella Riserva Naturale di Staffa, c’è la grotta marina di Fingal, uno splendore della natura formato da colonne basaltiche di forma esagonale. La grotta si è formata circa 60 milioni di anni fa, quando una colata lavica a contatto con l’acqua fredda si è raffreddata, per poi essere erosa dalla onde per milioni di anni: il risultato è la forma particolarissima delle colonne attraverso le quali danza il vento, creando un effetto acustico davvero unico. Questo luogo così suggestivo ha ispirato opere musicali e letterarie di alcuni dei più grandi artisti di tutti i tempi.

Jules Verne ha ambientato qui la parte finale di Il raggio verde, Montale nomina la grotta nella sua poesia Nubi color magenta, William Turner l’ha dipinta nel 1832 nell’opera Staffa, Fingal’s Cave, oggi conservata a Yale. Ma non solo: Die Hebriden, opera musicale di Felix Mendelssohn, prende spunto dalle sonorità della grotta, così come Gesang aus Ossians Fingal di Brahms. In tempi più recenti, i Pink Floyd hanno composto un brano strumentale, intitolato proprio Fingal's Cave, che doveva essere inserito nella colonna sonora del film di Michelangelo Antonioni Zabriskie Point, ma che alla fine non fu scelto.

Il monte Fuji in Giappone

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Alto 3.776 metri, formatosi circa 100.000 anni fa, il Monte Fuji è un vulcano, oltre che il monte più alto del Giappone. L’ultima eruzione risale al 1707, ma è comunque considerato ancora attivo, ed è infatti costantemente monitorato: amatissimo dai locali e dai turisti, venerato come luogo di spiritualità e di pellegrinaggi, oltre che meta prediletta per viaggi naturalistici ed escursioni.

La sua imponenza, la sua cima innevata, i colori del cielo e dei panorami hanno reso il Monte Fuji soggetto di diverse opere artistiche, come le famosissime 36 vedute del Monte Fuji, realizzate da Katsushika Hokusai tra il 1826 e il 1833, tra cui la celebre Grande onda di Kanagawa. Anche molti altri artisti hanno dipinto il Fuji: si può vedere a questo link una raccolta di opere dedicate a questo vulcano.

Il Vesuvio a Napoli

eruzione vesuvio arte
Pierre–Jacques Volaire – Eruzione del Vesuvio del 1771 o 1779. Olio su tela, 129×260 cm; Napoli, Museo di Capodimonte. Credits: Pierre–Jacques Volaire, Public domain, via Wikimedia Commons

Teatro di uno dei più grandi disastri naturali dell’antichità, la scomparsa di Pompei ed Ercolano, il Vesuvio è riccamente presente nella pittura e letteratura: è soggetto di molti dipinti dal Neoclassicismo in avanti, a seguito della scoperta delle città sepolte, iniziata nel 1738.

Tra gli artisti che hanno raffigurato il Vesuvio, c’è anche Andy Warhol che con Vesuvius, serigrafia realizzata nel 1985, volle omaggiare la città di Napoli.

Dell’affascinante vulcano scrivono poi Goethe in Viaggio in Italia, Leopardi nella Ginestra“sterminator Vesevo” – e anche Emily Dickinson lo cita, scrivendo il meraviglioso verso:

Un gradino di Lava alla volta

Sono propensa a scalare

Un Cratere posso contemplare

Vesuvio in Casa.

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