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12 Maggio 2023
15:30

10 curiosità sul Lazio: dalla “città che muore” alla prima discarica della storia

Il Lazio è la regione in cui si trovano Roma, la capitale d'Italia, e lo Stato della Città del Vaticano, ed è una terra un cui il patrimonio storico e artistico si fonde con le meraviglie del territorio italiano. Vediamo 10 curiosità geografiche, storiche e culturali che la riguardano.

A cura di Andrea Raboni
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10 curiosità sul Lazio: dalla “città che muore” alla prima discarica della storia
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Con un posto di assoluto rilievo nei grandi eventi geopolitici del mondo occidentale, dall’età classica al Rinascimento e oltre, il Lazio è una meravigliosa terra in cui la Storia, quella con la S maiuscola, ha lasciato una delle sue impronte più profonde. Il Lazio è la regione in cui si trova la capitale d'Italia, Roma, maestoso centro di arte e cultura e sede mondiale della religione cattolica, il Vaticano.

Ma il Lazio non è solo Roma, è anche terra di tradizioni millenarie, di rinomati sapori, di antichi borghi, verdi colline, parchi naturali ed è la terra in cui cultura e arte si sposano con le meraviglie del paesaggio italiano, dall’Appennino al Mar Tirreno. In questo articolo vediamo 10 curiosità geografiche, storiche e culturali sul Lazio.

1. I numeri di Roma Capitale

Roma, capitale d’Italia, capoluogo dell’omonima città metropolitana e della Regione Lazio, è di gran lunga la città più popolosa del nostro Paese. Con i suoi circa 2,8 milioni di abitanti (più di 4 milioni, se consideriamo l’intera area metropolitana), Roma è anche la terza città più popolosa dell’Unione europea, dopo Berlino e Madrid, e la prima città per estensione, con una superficie complessiva di 1.287 chilometri quadrati.

Roma è anche il comune con il tasso di immigrazione più alto in Italia: la città conta infatti più di 300.000 residenti stranieri, che costituiscono circa il 13% della popolazione totale.

i numeri di roma capitale

2. L’enclave della Città del Vaticano

All’interno della città di Roma si trova l’enclave della Città del Vaticano. Con la parola enclave si intende uno Stato il cui territorio è, in parte o interamente, compreso in un altro Stato. In questo caso, lo Stato della Città del Vaticano è interamente racchiuso dal territorio italiano.

Città del Vaticano è a tutti gli effetti uno Stato, o per meglio dire una città-Stato, con una superficie estremamente ridotta: solo 0,4 chilometri quadrati.
Benché, con i suoi circa 800 abitanti, Città del Vaticano non sia uno Stato particolarmente popolato, a causa della limitatissima estensione territoriale è il terzo Paese più densamente popolato del Pianeta, con più di 2.000 abitanti per chilometro quadrato (questa misura è una media e fa riferimento alla densità che questo Stato avrebbe se si sviluppasse su una superficie di almeno un chilometro quadrato).

san pietro vaticano

3. I laghi vulcanici del Lazio

Tracce dell’intensa attività geologica che interessa il nostro Paese sono riscontrabili in lungo e in largo in tutto il territorio italiano. Ma il Lazio, in particolare, comprende diversi laghi di origine vulcanica, cioè laghi che si sono formati all’interno del cratere o della struttura di un vulcano ormai spento o collassato.

Tra questi laghi vi è certamente quello di Bolsena, che con un’area di 114 chilometri quadrati è il lago vulcanico più grande d’Europa. Oltre al Lago di Bolsena, vi sono il Lago di Vico, circondato dai Monti Cimini, e il Lago di Bracciano, cinto dai Monti Sabatini.

Questi laghi, oltre a essere un’importante risorsa turistica per la Regione, sono anche molto importanti dal punto di vista naturalistico: ospitano infatti diversi ecosistemi e una notevole biodiversità.

lago di bolsena

4. Civita di Bagnoregio, "la città che muore"

L’antico e affascinante borgo di Civita (frazione del comune di Bagnoregio) sorge in cima a una collina formata da sedimenti argillosi e materiali tufacei e lavici ed è soprannominato “la città che muore”.

Tutta l’area circostante, a causa delle caratteristiche chimico-fisiche dei materiali che la caratterizzano, è soggetta infatti a importanti fenomeni erosivi che l’hanno modellata nel corso del tempo, dando origine a profondi calanchi.

La stessa collina su cui sorge Civita è pericolosamente soggetta a erosione e deterioramento dei fianchi e le continue frane e i cedimenti del terreno mettono seriamente a rischio la sopravvivenza delle strutture di questo storico centro abitato.

civita di bagnoregio

5. Le necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia

Oltre alle rinomate rovine della civiltà romana, il Lazio conserva anche importanti testimonianze etrusche, come le necropoli di Cerveteri e Tarquinia: un eccezionale estratto della cultura, degli usi e dei costumi delle città-Stato dell’Italia del IX secolo a.C. Queste due necropoli, cioè antichi luoghi di sepoltura, comprendono diverse migliaia di sepolcri e, dal 2004, sono inserite nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

La necropoli di Cerveteri, chiamata necropoli della Banditaccia, è una delle più importanti necropoli di tutta l’area mediterranea ed è stata realizzata seguendo un vero e proprio piano urbanistico, con strade, piazze e sepolture a tumolo che rappresentano le abitazioni dei defunti. La necropoli di Tarquinia, conosciuta con il nome di Monterozzi, è invece famosa per i suoi sepolcri scavati nella roccia e impreziositi da splendidi affreschi.

necropoli etrusche cerveteri tarquinia

6. Il Sentiero Planetario del Monte Terminillo

Sul Monte Terminillo, a poche decine di chilometri dalla città di Rieti, è possibile immedesimarsi in un fotone e compiere un viaggio tra i pianeti del Sistema Solare. Stiamo parlando del Sentiero Planetario del Monte Terminillo, un itinerario tematico immerso nella natura e lungo quasi 8 chilometri suddiviso in tappe. Ogni tappa, caratterizzata da una piazzola dedicata a un pianeta del Sistema Solare, è disposta lungo il sentiero in modo da richiamare, a grandi linee, la reale proporzione che esiste tra le distanze planetarie.

Ogni piazzola presenta la riproduzione di un pianeta e una serie di informazioni di carattere scientifico a esso correlate. Ad accompagnare gli escursionisti e le escursioniste sono infine presenti diverse citazioni del celebre autore e sognatore francese Jules Verne, a cui il sentiero è dedicato.

monte terminillo

7. La prima discarica della storia

Nell’area centro-meridionale del centro storico di Roma, sulla riva orientale del fiume Tevere, sorge il Monte Testaccio. La collina, alta circa una cinquantina di metri e con forma piramidale, ha un’origine artificiale: il Monte Testaccio è infatti un accumulo di resti di antiche anfore, che dopo il trasporto venivano svuotate e accatastate con cura per essere smaltite nei pressi dello storico porto romano sul fiume Tevere.

La parola Testaccio (Testacium), che compare per la prima volta in un’iscrizione del VII secolo, deriva dal termine latino testae, appunto cocci. A questa vera e propria discarica di epoca romana fu riconosciuta il valore di sito archeologico solo nel XIX secolo, grazie alle ricerche dell’archeologo tedesco Heinrich Drussel.

prima discarica storia

8. La coda alla vaccinara

Tra le ricette tipiche più conosciute della cucina romana vi è senza dubbio la famosa coda alla vaccinara, che, come la stragrande maggioranza dei piatti del nostro Paese, ha origine dalla tradizione più povera.

Questo piatto nasce a Roma, in particolare nel rione Regola, a opera dei vaccinari, umili macellai che si occupavano della scuoiatura dei bovini. I vaccinari spesso venivano pagati con frattaglie, come milza, cuore, trippa, fegato e, ovviamente, la coda, che rivendevano a taverne e osterie e con le quali venivano realizzati piatti più o meno elaborati. Questa ricetta (e le sue poche varianti), in cui la coda viene stufata e servita con verdure, è diventata in poco tempo molto apprezzata anche dalle classi sociali più agiate e si è trasformata in uno dei piatti regionali più famosi d’Italia.

coda alla vaccinara

9. Villa Adriana

Adriano (76 d.C.-138 d.C.) fu uno dei più influenti e stimati regnanti della storia dell’impero romano. Uomo straordinariamente colto, curioso e appassionato di cultura, viaggiò in lungo e in largo studiando e raccogliendo informazioni dagli angoli più remoti dell’impero. L'imperatore si appassionò in modo particolare all’architettura e fece realizzare nei pressi di Tivoli, in un luogo ricco di acqua, una grande e meravigliosa villa: Villa Adriana.

Villa Adriana, più che una villa, era un vero e proprio complesso di edifici e opere architettoniche di grande pregio. Nella realizzazione, Adriano si ispirò ai luoghi più suggestivi visitati durante i suoi viaggi: la villa è infatti un insieme di stili architettonici che richiamo l’arte greca, egiziana e romana. Tra le strutture più evocative ritroviamo il Pecìle, una grande piazza colonnata che richiamava l’agorà di Atene, e il Canopo, un canale artificiale che riproduceva il canale che collegava la città di Canopo ad Alessandria, in Egitto.

Benché Villa Adriana fu abbandonata prima della caduta dell’impero (476 d.C.), i resti che ancora oggi possiamo vedere a Tivoli sono la testimonianza dell’impressionante abilità e delle capacità tecniche degli antichi romani.

villa adriana

10. Roma, la città con più chiese al mondo

Che il patrimonio storico e artistico di Roma sia smisurato non è certo un mistero e ovviamente non possiamo analizzarlo in questa sede, dal momento che avremmo bisogno di almeno un centinaio di articoli solo per indagare gli elementi principali. Tuttavia, in chiusura della nostra rubrica, possiamo soffermarci su un particolare record della capitale: Roma è la città con più chiese al mondo.

La Città Eterna conta, infatti, quasi 1 000 chiese, di cui solo una piccola parte è però oggi consacrata. L’elevatissimo numero di edifici sacri è da attribuire alla lunga e importante storia della nostra capitale, in cui la religione cristiana ha stratificato le proprie tracce per oltre duemila anni.

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