
Nel cuore del nord dell’Albania, vicino a Strikçan, a poca distanza dal confine con la Macedonia del Nord, gli archeologi hanno riportato alla luce una tomba monumentale di epoca romana di 6 metri per 9 di superficie, unica nel suo genere nei Balcani. Con le sue iscrizioni bilingui e una dedica al dio Giove, il corredo prezioso e un frammento di tessuto in oro, il sepolcro getta nuova luce sul rango e la vita di Gelliano, l'uomo che vi fu deposto. L'annuncio è stato fatto sul profilo Facebook del ministro albanese dell'economia, della cultura e dell'innovazione, Blendi Gonxhja.

La tomba consiste in una grande camera sotterranea di 2,40 metri di altezza, e 6 metri per 9 di superficie, in blocchi di calcare. Su molti di questi blocchi sono presenti iscrizioni bilingui, in latino e in greco che devono ancora essere schedate e tradotte (questo perché la parte orientale dell'Impero Romano è sempre sta ellenofona, in altre parole si parlava lingua greca). Il sepolcro, datato tra il III e il IV secolo d.C., apparteneva a un certo Gelliano – il suo nome compare in una delle iscrizioni – il quale, vista la monumentalità della struttura, doveva essere un uomo ricco. In un'altra iscrizione vi è una invocazione al dio Giove.

I materiali ritrovati all'interno del sepolcro monumentale sembrano confermare lo status sociale del defunto. Purtroppo sono stati parzialmente compromessi da due distinti episodi di violazione e saccheggio: uno avvenuto anticamente, un altro in epoca moderna addirittura utilizzando un mezzo meccanico per scoperchiare uno dei blocchi che fungeva da copertura. La segnalazione agli archeologi è giunta infatti dalla locale comunità che a grandi linee conosceva l'ubicazione del sito. Oltre a resti ossei appartenenti ad almeno due individui, è stato ritrovato un corredo composto da oggetti in vetro e ceramica, e soprattutto, conservatosi in maniera straordinaria, un pezzo di tessuto ricamato in filo d'oro, un ritrovamento eccezionale. Le autorità confermano che il sito sarà reso fruibile al pubblico quanto prima.
