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7 Gennaio 2025
11:37

Sapone per le mani liquido: la differenza tra trasparenti e opachi

Il sapone liquido opaco è caratterizzato dalla presenza di cristalli di sapone, formati  durante il processo di saponificazione, che diffondono la luce, conferendo una colorazione opaca. Nella produzione dei saponi trasparenti si aggiungono invece solventi che prevengono la formazione dei cristalli, permettendo così il passaggio della luce.

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Sapone per le mani liquido: la differenza tra trasparenti e opachi
sapone mani liquido trasparente opaco

Il sapone liquido che usiamo per lavarci le mani deriva dal processo di saponificazione in cui oli e grassi vengono combinati insieme all'idrossido di potassio (KOH) per ottenere una formulazione finale liquida con le specifiche caratteristiche di tutti i saponi, tra cui le note azioni pulenti e antibatteriche. Ma perché alcuni saponi liquidi sono opachi, mentre altri sono trasparenti?  La differenza è data dalla diversa composizione chimica: seguendo una ricetta tradizionale, si ottiene una colorazione opaca dovuta alla crescita spontanea di piccoli cristalli del sapone, i quali tenderanno a diffondere la luce.  Per evitare l’aspetto opaco, durante il processo vengono aggiunti dei solventi ausiliari, chiamati anche “agenti trasparenti”, come glicerina, alcol etilico (etanolo) e zucchero (saccarosio). Queste sostanze non solo impediscono la crescita dei cristalli, ma possono anche scioglierli qualora si formassero, garantendo al prodotto finale la trasparenza desiderata.

Perché i cristalli di sapone rendono la colorazione opaca

Seguendo una ricetta classica, una volta avvenuta la reazione di saponificazione, possono restare in sospensione dei  piccoli cristalli di sapone che diffondono la luce portando a un aspetto finale opaco.

Immagine

Questo fenomeno, chiamato diffusione o scattering, si verifica quando la luce entra nella sostanza e “rimbalza” sulla superficie dei cristalli. Uscendo in direzioni diverse da quella di entrata, la luce non permette di vedere attraverso la sostanza. Un comportamento simile si può osservare nelle emulsioni, come latte o succo d’arancia: le microparticelle in sospensione diffondono la luce, rendendo il liquido non trasparente, proprio come i cristalli di sapone nelle formulazioni opache. Al contrario, quando un composto si scioglie completamente, come sale da cucina (NaCl) in acqua, la luce passa senza ostacoli e permette di osservare oggetti attraverso il liquido.

I solventi ausiliari nella produzione dei saponi trasparenti

Nella produzione del sapone liquido trasparente il solvente principale rimane l’acqua, utile nel dissolvere l'idrossido di potassio (KOH) prima di combinarlo con gli oli da saponificare. A differenza del metodo classico, vengono aggiunti i cosiddetti “agenti trasparenti”, rappresentati di solito da glicerina, alcol etilico (etanolo) e zucchero (saccarosio).

glicerina
Glicerina.

Questi vanno aggiunti dopo aver scaldato la miscela e prima di raffreddarla, altrimenti si rischia di non ottenere la trasparenza finale desiderata: i cristalli indesiderati, infatti, si formano proprio nel momento in cui la temperatura si abbassa,. Nonostante ciò, una delle azioni degli additivi ausiliari è anche quella di prevenire la formazione dei cristalli nel momento in cui il sapone entra in contatto con l’aria: è importante che i solventi trattengano l’umidità, impedendo l’evaporazione dell’acqua e l’essiccamento del sapone, che altrimenti riprenderebbe un aspetto opaco. La stessa glicerina svolge molto bene questa funzione.

Oltre a etanolo, glicerina e saccarosio, spesso utilizzati insieme in differenti proporzioni, esistono altre sostanze sfruttate dalle industrie per garantire l’effetto di trasparenza, tra cui glicole propilenico, alcol metilico e sostanze naturali derivate da alcuni tipi di resine.

Il sapone liquido trasparente pulisce "meglio" le mani?

Appurato che tra un sapone liquido per le mani trasparente e uno opaco cambia l’assenza o la presenza dei cristalli e la composizione chimica, ci si potrebbe chiedere se hanno anche una differente azione pulente.

La risposta è no! L’effetto di trasparenza non conferisce una maggiore azione pulente al detergente, visto che questa dipende dalla presenza dei tensioattivi. Il consumatore finale potrà comunque essere maggiormente attratto da una formulazione o dall'altra a seconda del gusto personale. Le nostre mani verranno ben lavate in ogni caso.

Fonti
Richardson, W. D. (1908). Transparent soap – a supercooled solution. In J. Am. Chem. Soc., 30, 414-420
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