Dopo il divieto alle importazioni di greggio russo, da domenica 5 febbraio in Europa scatterà un nuovo embargo.
L'Unione Europea chiuderà le porte anche ai prodotti raffinati provenienti da Mosca.
Il petrolio russo, con il suo basso contenuto di zolfo, è usato soprattutto per la produzione di gasolio.
Le ripercussioni sul mercato Europeo e gli effetti sul prezzo del carburante, in particolare del diesel, sono incerte, ma i listini potrebbero raggiungere nuovi rialzi.
Il mercato del gasolio in Europa
In base ai dati UNEM, attualmente la quantità di gasolio importato dalla Russia nei paesi dell'Unione Europea si attesta intorno al 30 percento del totale, con 25 milioni di tonnellate annue.
La situazioni dei Paesi europei non è però uniforme, con alcuni Paesi più esposti al mercato russo di altri. Germania, Francia e Regno Unito risultano dipendenti dal carburante russo con percentuali che si attestano tra il 27 e il 30 percento, mentre i Paesi Baltici importano dalla Russia un 50 percento del gasolio totale.
Le ripercussioni dell'embargo sull'Italia
La situazione in Italia appare più rosea. Il Paese è infatti il meno esposto: fino al giugno 2022 la quota di diesel russo importato era del 5 percento. Dal luglio 2022, l'Italia ha praticamente ridotto a zero l'importazione, a fronte di un consumo annuo di prodotti raffinati pari a 55 milioni di tonnellate.
Inoltre, sul territorio italiano sono attivi 13 siti di raffinazione, che riescono a lavorare circa 71 milioni di tonnellate di greggio all'anno. L'Italia copre quindi la domanda interna di gasolio e riesce a produrre un surplus.
Gli effetti sul prezzo del diesel in Italia
Nonostante l'Italia sia coperta nel suo fabbisogno annuo di gasolio, potrebbero esserci delle ripercussioni sul prezzo del diesel.
Le cause sono molteplici. Da una parte, potrebbe esserci un aumento della domanda del gasolio proveniente dall'Italia da parte degli altri Paesi Europei fino ad oggi maggiormente dipendenti dalla Russia, Germania in primis. Questo causerebbe un aumento dei prezzi.
In secondo luogo, molti Paesi Europei acquisteranno i prodotti raffinati in quantità maggiori dai Paesi del Golfo. Il costo del trasporto della materia prima sarà più alto, determinando un aumento.
Segnali di ottimismo arrivano comunque dal mercato, che sta registrando un andamento dei prezzi in lieve discesa. Gli operatori poi hanno fatto negli ultimi mesi una "corsa all' acquisto", rimpinguando le scorte di gasolio.
Vedremo nei prossimi giorni quale sarà l'effettivo effetto sui prezzi del carburante dell'embargo sui prodotti raffinati russi.