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27 Giugno 2025
10:00

Scoperto in Polonia il boomerang più antico d’Europa (e forse del mondo): ha 42.000 anni

Il ritrovamento del boomerang più antico d'Europa (e forse del mondo) nella grotta di Obłazowa in Polonia dimostra che i primi Homo sapiens europei avevano competenze tecnologiche molto più avanzate di quanto si pensasse finora.

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Scoperto in Polonia il boomerang più antico d’Europa (e forse del mondo): ha 42.000 anni
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Il più antico boomerang d'Europa — e forse del mondo — risale a oltre 42.000 anni fa. Scolpito da una zanna di mammut e lungo 70 cm, è stato trovato nella grotta polacca di Oblazowa. Un nuovo studio coordinato dall'Università di Bologna a riguardo rivela un sorprendente livello di abilità cognitiva e progettazione tecnica già nelle fasi iniziali della presenza dell’Homo Sapiens in Europa.

Il ritrovamento del boomerang nella grotta di Obłazowa

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Il bastone da lancio ricurvo in avorio di mammut rinvenuto nel 1986 nella grotta di Obłazowa. Credit: Talamo et al.

Nella grotta di Obłazowa (Polonia meridionale) nel 1986, gli archeologi hanno rinvenuto un bastone da lancio ricurvo ricavato da una zanna di mammut in condizioni quasi perfette. La grotta di Obłazowa è un contesto archeologico che ha permesso il ritrovamento di molti manufatti ben conservati databili tra il tardo Paleolitico Medio e la parte iniziale del Paleolitico Superiore, un range cronologico lunghissimo che va dai 50.000 ai 40.000 anni fa. Lo strumento si trovava all'interno di uno strato che è stato denominato "strato VIII".  Lungo 72 cm, il boomerang presenta tracce di lavorazione piuttosto avanzata.

Ciò che ha colpito fin da subito gli studiosi è stata l'assenza in questo strato di strumenti in pietra del periodo Gravettiano (una delle fasi in cui si suddivide il Paleolitico Superiore in Europa, tra i 33.000  e i 22.000 anni fa, deducibili da determinati tipi di lavorazione degli strumenti in pietra), una fase di grande sviluppo tecnico di Homo sapiens. Uno strumento così tecnologicamente complesso da realizzare come un boomerang ricurvo sarebbe stato più facilmente associabile a questo periodo.

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Bastoni da lancio dal corredo funerario di Tutankhamon, XIV sec. a. C. Credit: Gunther Bechly

Per risolvere il problema della datazione, gli archeologi hanno scelto di usare la tecnica del radiocarbonio. Tuttavia, per non danneggiare il manufatto in avorio, si è scelto di non prelevare il campione da analizzare dal boomerang stesso, ma da resti animali e umani ritrovati all'interno dello stesso strato in associazione stretta col reperto. Si trattava di quattordici campioni, tra cui una falange sinistra di una mano di un Homo sapiens e diversi frammenti ossei di origine animale, sottoposti anche a analisi del DNA, degli isotopi, infrarossi, e spettrometria di massa.

La datazione calibrata dello strato VIII ha fornito una stima che va dai 42.290 ai 39.280 anni fa, inquadrando il giacimento archeologico nel periodo detto Aurignaziano, immediatamente precedente al Gravettiano. L'Aurignaziano viene solitamente datato tra i 42.000 e i 28.000 anni fa, segnalando come il boomerang sia molto più antico di quanto immaginato dal team di ricerca. A questo periodo viene associata la diffusione in Europa delle prime generazioni di Homo sapiens provenienti dal Vicino Oriente, destinate nei millenni successivi a divenire l'unico gruppo umano nel nostro continente, a seguito dell'estinzione di Homo neanderthalensis, con cui i Sapiens convissero per circa 10.000 anni.

L'uso scrupoloso del metodo del radiocarbonio per lo studio del boomerang di Obłazowa ha permesso di dimostrare le avanzate competenze tecnologiche nella realizzazione di strumenti da parte dei primissimi gruppi della nostra specie giunti in Europa più di 40.000 anni fa.

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La falange umana usata per il campionamento del radiocarbonio. Credit: Talamo et al.

Stando ai dati forniti dal radiocarbonio, il bastone da lancio rinvenuto nella grotta di Obłazowa sarebbe l'arma di questo tipo più antica del mondo. Gli esemplari australiani più antichi sono databili a circa 12.000 anni fa, anche se alcune rappresentazioni di arte rupestre ne dimostrano l'uso nel continente almeno 20.000 anni fa.

Il boomerang non è (solo) australiano

Nonostante di solito si associ il boomerang alla cultura degli Aborigeni Australiani, questo strumento era trasversalmente diffuso presso molte antiche comunità europee e africane. Per quanto riguarda le armi di questo tipo sarebbe più corretto usare il termine "bastone da lancio", lasciando la parola "boomerang" per indicare gli esemplari australiani o quantomeno quelli dalla forma ricurva.

I nativi del continente australiano, infatti, perfezionarono la tecnologia di questa particolare arma da lancio, facendone un'espressione rilevante della propria cultura, e la stessa parola "boomerang" proviene da una delle lingue degli aborigeni. L'uso di strumenti simili per la caccia a volatili o a piccoli animali, però, è attestato in molti contesti ben conosciuti del Vecchio Mondo, sia presso le bande di cacciatori-raccoglitori del Paleolitico sia nell'Antico Egitto.

La datazione di un bastone da lancio ricurvo in avorio di mammut ritrovato all'interno di una grotta in Polonia — eseguita da un gruppo di ricerca internazionale e multidisciplinare coordinato da Sahra Talamo dell'Università di Bologna — potrebbe però farci rivedere quello che credevamo di sapere a proposito delle capacità tecnologiche dei primi Sapiens europei.

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