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10 Agosto 2025
8:00

Shampoo e balsamo, qual è la differenza? Il primo lava, il secondo ripristina l’equilibrio del capello

Shampoo e balsamo hanno funzioni diverse: il primo contiene tensioattivi come SLS e SLES che rimuovono lo sporco, ma possono anche danneggiare la barriera lipidica naturale di pelle e capelli. Il balsamo, invece, interviene ristabilendo l’equilibrio con molecole che riparano e proteggono il capello.

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Shampoo e balsamo, qual è la differenza? Il primo lava, il secondo ripristina l’equilibrio del capello
shampoo e balsamo differenze

Si tratta di una routine che facciamo quotidianamente, quasi senza pensarci: prima lo shampoo e poi il balsamo. Ma perché facciamo così? Se invertissimo l'ordine, il risultato sarebbe lo stesso? La risposta è no. Shampoo e balsamo hanno funzioni diverse: il primo pulisce, il secondo ravviva e ripristina l'equilibrio del capello. Lo shampoo è predisposto al lavaggio dei capelli: questo passaggio però può alterare il film idrolipidico e rendere il cuoio capelluto secco e danneggiato. Inoltre, durante il lavaggio si possono creare repulsioni elettrostatiche tra le cuticole, generando un capello ruvido, opaco e crespo. A questo punto entra in gioco il balsamo, che ripristina l’equilibrio perso: i suoi componenti riducono l’attrito tra le ciocche, chiudono le cuticole sollevate e migliorano l’aspetto del fusto capillare. Così i capelli tornano morbidi, lucidi e più facili da pettinare.

I componenti dello shampoo servono per eliminare lo sporco

L'obiettivo dello shampoo è quello di pulire i capelli. Nella formulazione di questi prodotti sono infatti presenti dei tensioattivi , cioè molecole dotate di una estremità idrofoba, in grado di legare lo sporco di natura lipidica (grassa, per intenderci) e una estremità idrofila per interagire con l'acqua e poter trasportare via la sporcizia durante il risciacquo. Se giriamo la confezione di uno shampoo e iniziamo a leggere l'INCI, è probabile che ci imbatteremo in due diciture particolari, SLS (sodio lauril solfato) e SLES (sodio lauriletere solfato), che sono i tensioattivi anionici (cioè posseggono una carica negativa) più utilizzati in questi prodotti. Il loro nome, che può risultare abbastanza complesso, deriva dalla loro struttura chimica: si tratta infatti dell'unione tra l'acido laurico, un acido grasso a 14 atomi di carbonio (la coda idrofoba) e delle strutture anioniche, cioè contenenti una carica negativa, contenenti un gruppo solfato o un suo derivato (la testa idrofila).

tensioattivi sls e sles
In blu è evidenziata la testa idrofila; in rosso la coda idrofoba

Diversi studi hanno dimostrato come questi tensioattivi comuni, seppur molto efficaci nella rimozione dello sporco, possano rimuovere anche i lipidi naturali che costituiscono il film idrolipidico dell'epidermide e del capello. Questo film è una barriera fondamentale per mantenere la pelle idratata, protetta e in equilibrio: la sua alterazione può portare infatti a secchezza o irritazione. Questa impossibilità di distinguere i grassi "da eliminare", come il sebo in eccesso e lo sporco, da quelli che fanno parte naturalmente della pelle e dei capelli porta a un effetto detergente molto potente, ma potenzialmente aggressivo, soprattutto in caso di uso frequente o su pelli sensibili.

Il balsamo contiene sostanze per ricompattare il capello

L'eccessiva detersione promossa dai tensioattivi anionici e l'azione meccanica che esercitiamo strofinando i capelli durante il lavaggio può portarli ad avere un aspetto secco e danneggiato. I motivi di questo fenomeno sono diversi, come la rimozione della sottile membrana lipidica del capello, costituita principalmente da 18-MEA (acido metileicosanoico, un acido grasso); o come la formazione di repulsioni elettrostatiche che avvengono tra le cariche negative delle cuticole – ovvero le "scaglie" che rivestono esternamente il fusto del capello. In pratica, le cuticole si caricano negativamente e si respingono l'una con l'altra, sollevandosi: il risultato sono capelli crespi e dal colore più spento.

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Cuticole sollevate e separate causano capelli dall’aspetto spento e scolorito

Le molecole contenute all'interno dei balsami, come i siliconi o i sali d'ammonio quaternari, conferiscono ai capelli il loro aspetto originale attraverso diversi meccanismi d'azione: possono per esempio formare una barriera protettiva sulla superficie del capello riducendo la frizione tra le ciocche, oppure possono agire a livello elettrostatico grazie all'uso di tensioattivi cationici (cioè carichi positivamente) che aderiscono alle zone danneggiate del capello (caricate negativamente) neutralizzando le cariche e aiutando ad abbassare le cuticole sollevate, sigillandole. In questo modo il fusto del capello torna compatto e uniforme.

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