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L'Aeroporto di Bergamo – Orio al Serio ha interrotto le operazioni di volo per circa due ore durante la mattinata di oggi, 8 luglio: secondo quanto riportato dalla SACBO (la società che gestisce lo scalo), tra le 10:20 e le 12:00 i voli sono stati sospesi a causa «di un inconveniente verificatosi sulla via di rullaggio, le cui cause sono in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine».
Anche se non ancora confermato dalle autorità, secondo le prime ricostruzioni una persona sarebbe stata risucchiata da un motore mentre correva incontro a un velivolo in fase di rullaggio, aggirando così tutte le norme di sicurezza stabilite a livello europeo (tramite il Regolamento UE n.139/2014) con l'obiettivo di evitare incidenti di qualsiasi natura all'interno degli aeroporti.
Ogni pista, infatti, è suddivisa in diverse sezioni, dall'area di manovra alla via di rullaggio, dalla pista di volo (predisposta per l’atterraggio e il decollo degli aeromobili) al piazzale di sosta (APRON). Tra queste, esistono anche delle aree di sicurezza, pensate anche per evitare le cosiddette runway incursions (incursioni di pista), ossia l'erronea presenza di un aeromobile, veicolo o persona nell’area protetta della superficie destinata per l’atterraggio e per il decollo dell’aereo.
Sostare nei pressi del motore di un aereo è estremamente pericoloso: ecco perché, secondo le linee guida dell'ENAC, gli operatori di terra devono mantenere una distanza di sicurezza dai motori di un aereo di almeno 10 metri, che può arrivare fino a 15 metri in caso di motori di grandi dimensioni, che quindi hanno una pressione di aspirazione maggiore.
Si può essere risucchiati da una turbina? Le distanze di sicurezza stabilite dall'ENAC
All'interno di una pista aeroportuale, è fondamentale anche rispettare una serie di distanze di sicurezza: secondo le linee guida riportate dall'ENAC, la distanza di sicurezza da un motore in moto, fermo al piazzale di parcheggio, deve essere di almeno 10 metri. In generale, però, più grande è il motore, maggiore deve essere anche la distanza da quest'ultimo: in questo caso, la distanza di sicurezza può quindi arrivare fino a 15 metri, salendo ulteriormente nel caso in cui il motore sia a regime più alto. A seconda del tipo di motore, quando la turbina gira al minimo (e quindi l'aereo è ancora fermo) la velocità di ingresso dell'aria può infatti superare i 150 km/h. Questo significa che una persona che si trova a meno di un metro dalla turbina è a forte rischio di essere risucchiata.
Nel caso delle distanze da mantenere tra due velivoli, se i motori sono al minimo, i piloti sono obbligati a rispettare una distanza pari ad almeno l'intera lunghezza dell’aeromobile, mentre se i motori sono in partial power, la distanza deve essere almeno almeno il doppio della lunghezza dell’aeromobile precedente.
Quali sono le aeree di sicurezza di una pista aeroportuale
In generale, la pista di un aeroporto è suddivisa in diverse aree, molte delle quali sono ideate per aumentare il livello di sicurezza dello scalo ed evitare potenziali incidenti all'interno della pista o al di fuori di quest'ultima. Ma, nello specifico quali sono queste aree di sicurezza?
La striscia di sicurezza della pista (Runway Strip)
Si tratta di un'area che comprende l'intera pista e la stopway (ovvero la zona situata alla fine di una pista e progettata per permettere l'arresto sicuro di un aereo in caso di decollo interrotto). Nello specifico, la Runway Strip svolge due funzioni essenziali:
- ridurre il rischio di danni ad un aeromobile che esce di pista, anche grazie a specifici requisiti che riguardano le pendenze longitudinali e trasversali e la portanza;
- proteggere gli aeromobili in volo sopra di essa durante atterraggi, decolli, atterraggi e decolli abortiti, fornendo ai velivoli un’area priva di ostacoli, ad eccezione di alcuni aiuti necessari alla navigazione aerea.
L'estensione di queste strisce di sicurezza dipende dalle caratteristiche proprie della pista stessa: in genere, la lunghezza delle Runway Strips varia dai 30 ai 60 metri oltre il fine pista, mentre la larghezza può arrivare fino ai 150 metri.

La Aircraft Safety Area (ASA)
Si tratta dell'area che delimita un velivolo quando si trova nel piazzale di sosta: per garantire la massima sicurezza, questa zona deve essere libera da persone, veicoli o attrezzature durante la manovra di ingresso e di uscita dell'aeromobile dalla piazzola. In particolare, secondo quanto riportato dall'ENAC, in queste zone il personale addetto deve trovarsi a una distanza minima dall'aeromobile di 7,5 metri, come anche riportato nell'immagine qui sotto.

Area di sicurezza di fine pista (RESA)
L'area di sicurezza di fine pista (RESA), invece, è una zona adiacente alla fine della striscia di sicurezza (Runway Strip), e pensata per ridurre il rischio di danni agli aeromobili (e ai suoi passeggeri), nel caso in cui dovessero atterrare troppo corti o uscire oltre la fine pista in decollo o in atterraggio.
La RESA è simmetrica rispetto all’asse pista e deve avere una larghezza minima pari al doppio della larghezza della pista. La superficie della RESA deve quindi favorire la decelerazione degli aeromobili, senza però ostacolare o ridurre l'efficacia delle operazioni di soccorso, né costituire un pericolo per gli aeromobili nel caso di atterraggi corti o lunghi o uscite di pista durante la fase di decollo.