
Si scrive “a fianco” o “affianco”? "Sotto forma" o "sottoforma"? “A posto” o “apposto”? Al di là o aldilà? Spesso e volentieri capita che a molti italiani vengano dubbi riguardo allo scrivere o meno due termini separandoli (o interponendo un apostrofo tra essi), e gli errori grammaticali sono all'ordine del giorno. Le cause sono da ricercare in primis nell'evoluzione della lingua: un tempo, infatti, molte parole erano separate, e solo successivamente sono state unite. Poi c'è l'aspetto della percezione fonetica: le parole pronunciate velocemente possono infatti sembrare un'unica parola.
In questo articolo quindi facciamo chiarezza su una serie di parole che sbagliamo più spesso a scrivere, spiegando quando vanno unite, quando separate e perché.
Le parole che si scrivono unite
Nella nostra lingua esistono alcune parole composte che, avendo subito un processo di univerbazione (ossia l'unione di due parole in un'unica unità lessicale) non prevedono separazione, pena l'errore ortografico. Ne sono un esempio le parole laddove, ebbene, finché (fin che è una forma arcaica), finora, oppure, nondimeno, siffatto, tuttora, talora (che alcuni di noi separano, erroneamente, con gli apostrofi), talvolta, innanzi e sottofondo.
Le locuzioni avverbiali e congiuntive, quindi, generalmente vanno unite: nemmeno, neppure, sebbene, semmai, seppure.
Le parole che vanno scritte staccate
Esistono poi parole che vanno tassativamente separate, nonostante ci sembri, pronunciandole, che vadano unite.
Ne sono un esempio le parole: al di sopra, al di sotto, a fianco, a posto, buon senso, d'altronde, d'accordo, sotto forma, tutt'uno e tutt’al più.
Le espressioni la cui grafia è corretta in entrambi i casi
Ci sono poi espressioni che sono accettate sia unite che separate, come ad esempio cosicché e così che, dopotutto e dopo tutto (la prima forma è più comune), oltremodo e oltre modo (la prima forma è più comune), tanto meno e tantomeno (la prima forma è più comune), peraltro e per altro o per lo più e perlopiù.
Esiste poi la locuzione avverbiale al di là (che significa "dall'altra parte" o indipendentemente da") e che è del tutto diversa dal sostantivo aldilà, che indica il mondo oltre la morte.