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27 Dicembre 2025
6:00

Si scrive tutto attaccato o separato? Da “buon giorno” a “a posto”: le parole che sbagliamo più spesso

Non sapete se alcune parole vanno unite o separate? Facciamo chiarezza sui dubbi ortografici più comuni e su come non incontrarli più.

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Si scrive tutto attaccato o separato? Da “buon giorno” a “a posto”: le parole che sbagliamo più spesso
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Si scrive “a fianco” o “affianco”? "Sotto forma" o "sottoforma"? “A posto” o “apposto”? Al di là o aldilà? Spesso e volentieri capita che a molti italiani vengano dubbi riguardo allo scrivere o meno due termini separandoli (o interponendo un apostrofo tra essi), e gli errori grammaticali sono all'ordine del giorno. Le cause sono da ricercare in primis nell'evoluzione della lingua: un tempo, infatti, molte parole erano separate, e solo successivamente sono state unite. Poi c'è l'aspetto della percezione fonetica: le parole pronunciate velocemente possono infatti sembrare un'unica parola.

In questo articolo quindi facciamo chiarezza su una serie di parole che sbagliamo più spesso a scrivere, spiegando quando vanno unite, quando separate e perché.

Le parole che si scrivono unite

Nella nostra lingua esistono alcune parole composte che, avendo subito un processo di univerbazione (ossia l'unione di due parole in un'unica unità lessicale) non prevedono separazione, pena l'errore ortografico. Ne sono un esempio le parole laddove, ebbene, finché (fin che è una forma arcaica), finora, oppure, nondimeno, siffatto, tuttoratalora (che alcuni di noi separano, erroneamente, con gli apostrofi), talvolta, innanzi e sottofondo.

Le locuzioni avverbiali e congiuntive, quindi, generalmente vanno unite: nemmeno, neppure, sebbene, semmai, seppure.

Le parole che vanno scritte staccate

Esistono poi parole che vanno tassativamente separate, nonostante ci sembri, pronunciandole, che vadano unite.

Ne sono un esempio le parole: al di sopra, al di sotto, a fiancoa posto, buon senso, d'altronde, d'accordo, sotto forma, tutt'uno e tutt’al più.

Le espressioni la cui grafia è corretta in entrambi i casi

Ci sono poi espressioni che sono accettate sia unite che separate, come ad esempio cosicché e così che, dopotutto e dopo tutto (la prima forma è più comune), oltremodo e oltre modo (la prima forma è più comune), tanto meno e tantomeno (la prima forma è più comune), peraltro e per altro o per lo più e perlopiù.

Esiste poi la locuzione avverbiale al di là (che significa "dall'altra parte" o indipendentemente da") e che è del tutto diversa dal sostantivo aldilà, che indica il mondo oltre la morte.

Fonti
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Veronica Miglio
Storyteller
Innamorata delle parole sin da bambina, ho scelto il corso di lingue straniere per poter parlare quante più lingue possibili, e ho dato sfogo alla mia vena loquace grazie alla radio universitaria. Amo raccontare curiosità randomiche, la storia, l’entomologia e la musica, soprattutto grunge e anni ‘60. Vivo di corsa ma trovo sempre il tempo per scattare una fotografia!
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