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Il post-vacation blues, o “malinconia da rientro”, è un’espressione nata in ambito popolare e diffusa dai media per descrivere la sensazione comune di tristezza e disagio, spesso accompagnata da manifestazioni fisiche, cognitive e psicologiche spiacevoli (ansia e irritabilità), che molte persone provano al ritorno da una vacanza di fronte alla ripresa delle attività quotidiane. Non si tratta, però, di una vera e propria patologia riconosciuta dalla letteratura scientifica, bensì di un insieme di emozioni nostalgiche e sintomi transitori che tendono a dissolversi spontaneamente nel giro di poche settimane, con il graduale ritorno alla routine quotidiana.
La "sindrome da rientro": cos’è il post-vacation blues
Ammettiamolo: a tutti è capitato, almeno una volta, di provare un certo disagio all’idea di tornare alla routine quotidiana dopo una vacanza. D'altronde, i ritmi frenetici, gli impegni e le responsabilità possono sembrare una montagna insormontabile da scalare dopo una vacanza, soprattutto se paragonati alle giornate distese trascorse tra hobby, relax e gite fuori porta.
Il risultato? Il solo pensiero del rientro dalle ferie può generare malinconia, accompagnata da ansia e scarsa motivazione nell’affrontare la solita routine. Si tratta di un fenomeno piuttosto comune, che è stato ribattezzato con l'espressione post-vacation blues (letteralmente “malinconia post-vacanza”). Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano The Mirror, ne soffrirebbe circa il 57 % degli inglesi al ritorno dalle ferie.
La malinconia da rientro non è una sindrome riconosciuta clinicamente
È importante chiarirlo subito, il post-vacation blues non è un disturbo mentale né una sindrome clinica riconosciuta dalla letteratura scientifica. Si tratta piuttosto di un costrutto popolare, nato dall’esperienza comune e amplificato dai media, per descrivere quel misto di emozioni negative e sintomi fisici (tra cui stanchezza, mal di testa e problemi di digestione) e cognitivi (come difficoltà di concentrazione, mal di testa, nervosismo) che possono emergere alla fine di un viaggio o di un periodo di pausa.
In fondo, è del tutto naturale sentirsi un po’ nostalgici dopo aver “staccato la spina” da lavoro o studio, tornando alle incombenze quotidiane dopo giorni di svago. La buona notizia è che questa “tristezza da rientro” ha in genere una durata limitata: come sottolineano gli esperti, i sintomi tendono a svanire spontaneamente entro poche settimane, via via che ci si riabitua ai ritmi di tutti i giorni.