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Sony (più precisamente la divisione Sony Storage Media Solutions) ha annunciato che interromperà la produzione di supporti di memoria fisici a partire da febbraio 2025. Questo significa che non produrrà più i dischi Blu-ray registrabili (BD-R e BD-RE), i MiniDisc, gli MD Data e le cassette Mini DV per la registrazione. La decisione non influenzerà la produzione di film su Blu-ray e Blu-ray UHD, che continueranno a essere stampati in grandi impianti industriali. In ogni caso, il ritiro di Sony da questo mercato segna un punto di svolta nell'industria dei supporti ottici, lasciando un futuro incerto per questo tipo di tecnologia.
Nel luglio 2024, i media giapponesi avevano già anticipato che Sony avrebbe ridotto del 40% il personale impiegato nella divisione dedicata ai supporti registrabili. L'annuncio ufficiale del ritiro, avvenuto il 23 gennaio 2025, conferma che non ci saranno successori per questi prodotti. Di seguito l'annuncio di Sony:
A partire da febbraio 2025, interromperemo la produzione di tutti i modelli di supporti Blu-ray Disc, MiniDisc per la registrazione, MD Data per la registrazione e cassette Mini DV. Si prega di notare che non ci saranno modelli successivi.
Il ruolo di Sony nella produzione di dischi Blu-ray
Sony ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella diffusione dei supporti ottici. Il Blu-ray Disc, introdotto come successore del DVD, ha rappresentato un grande passo avanti grazie all'uso di un laser blu, che consente di immagazzinare dati con una densità superiore rispetto al laser rosso dei DVD. Con una capacità di archiviazione che poteva raggiungere i 200 GB grazie all'uso di più strati, il Blu-ray ha consentito la distribuzione di contenuti in alta definizione e Ultra HD. L'avvento dello streaming, però, ha portato il mercato dei supporti fisici a un inevitabile e progressivo declino, generando un fisiologico calo delle vendite di DVD, Blu-ray e UHD Blu-ray.
L'origine del nome “Blu-ray” (letteralmente “raggio blu”) è legata alla scelta di evitare la parola “blue”, non registrabile come marchio commerciale. La tecnologia ha fatto il suo debutto con la console di Sony PlayStation 3, mentre il primo lettore Blu-ray fu il Sony BDZ-S77, lanciato in Giappone nel 2003. La competizione con l'HD DVD, il formato rivale sostenuto da Toshiba, si concluse nel 2008 con la vittoria del Blu-ray, supportato dalle principali case cinematografiche e produttori di hardware.
Le prospettive future per i supporti ottici non sono rosee. Già nel 2019, il sito d'informazione FlatpanelsHD in un articolo evidenziava l'improbabilità dello sviluppo di un formato di disco 8K, azzeccando la previsione. La crescente diffusione dello streaming e delle soluzioni di archiviazione cloud ha poi dato la “mazzata” finale ai supporti fisici, rendendoli sempre meno rilevanti per il grande pubblico.
Con il ritiro di uno dei protagonisti storici di questo settore – Sony appunto – il Blu-ray e altri formati simili potrebbero avviarsi verso una progressiva scomparsa, segnando la fine di un'epoca nella distribuzione dei contenuti digitali.
Gli altri supporti di memoria dismessi da Sony
Come avrete notato dall'introduzione dell'articolo, Sony ha fatto riferimento ad altri supporti di memoria che non produrrà più. Li elenchiamo di seguito.
- MiniDisc: è stato un supporto digitale magneto-ottico lanciato da Sony nel 1992. Pensato come successore della musicassetta, il MiniDisc era dotato di una custodia rigida di 7×7 cm che lo proteggeva da urti e polvere, con una capacità di circa 145 MB. Grazie all’algoritmo di compressione ATRAC di Sony, permetteva di registrare tra i 74 e gli 80 minuti di audio, raddoppiabili in modalità mono. Tuttavia, il formato non ha avuto grande diffusione, penalizzato dal successo del CD e, successivamente, dalla diffusione dell’MP3, che offriva maggiore praticità nella gestione dei file audio. Un suo vantaggio distintivo rispetto ai supporti digitali precedenti era la possibilità di essere riscritto più volte, rendendolo molto versatile fino all’arrivo dei lettori MP3, che superarono il MiniDisc in capacità di archiviazione e velocità di trasferimento dati.
- MD Data: dalla tecnologia MiniDisc derivò l’MD Data, un formato sviluppato e standardizzato da Sony nel 1993 per la memorizzazione di video, audio, foto e software, con una capacità iniziale di 140 MB, poi estesa a 650 MB. Nel 2004 Sony introdusse una sua evoluzione, l’Hi-MD, con maggiore capienza. Il supporto MD Data, essendo removibile e riscrivibile, si prestava a diverse applicazioni informatiche.
- DV e Mini DV: nel 1995, venne sviluppato il formato video digitale DV, noto anche nella sua versione miniaturizzata MiniDV, destinato alle videocamere digitali e regolamentato dalle specifiche IEC 61834. Nel 2003 fu introdotta una variante avanzata in alta definizione, denominata High Definition Video, che rappresentò un apprezzabile miglioramento nel settore della registrazione digitale.