Il 3 dicembre 2024 la PlayStation 1, l'iconica console Sony che ha rivoluzionato il mondo dei videogiochi, ha compiuto 30 anni. Nel 1994 infatti, in un’epoca dominata dalle console Nintendo e Sega, Sony decise di entrare in un mercato che conosceva ancora poco, ma lo fece con una visione rivoluzionaria: creare una piattaforma di gioco che non fosse un semplice giocattolo, ma un vero e proprio dispositivo d’intrattenimento per tutte le età. La PlayStation non solo si affermò come un prodotto tecnologicamente avanzato – merito dell’uso della grafica 3D in tempo reale e dell'uso dei CD-ROM – ma divenne anche un fenomeno culturale, supportato da una campagna di marketing aggressiva e da una libreria di giochi iconici che hanno fatto da catalizzatore per il successo di Sony, come Crash Bandicoot, Final Fantasy e Gran Turismo, solo per citarne alcuni. Con oltre 102 milioni di unità vendute tra il 1994 e il 2006, la prima PlayStation è diventata senz'alcun dubbio una delle icone più importanti della cultura pop, nonché una compagna di giochi onnipresente nell'adolescenza di molti di noi.
La nascita della prima PlayStation
Tutto iniziò il 16 novembre 1993, con la nascita della divisione Sony Computer Entertainment (oggi conosciuta come Sony Interactive Entertainment) dell'azienda giapponese Sony, all'epoca considerata una delle principali aziende produttrici di elettronica di consumo che, però, non aveva ancora esplorato il settore dei videogiochi.
La nascita della prima PlayStation, però, non fu affatto lineare. Inizialmente, Sony collaborò con Nintendo per sviluppare una console ibrida chiamata “Nintendo PlayStation”. Questo progetto nacque dall’intenzione di Nintendo di utilizzare la tecnologia CD-ROM di Sony, ma la partnership si interruppe bruscamente a causa di disaccordi commerciali. Fu una rottura che spianò la strada all’ingresso indipendente di Sony nel mercato videoludico. La prima PlayStation arrivò dunque come un prodotto a sé stante e conquistò rapidamente il mercato, raggiungendo 1 milione di unità vendute nei primi 6 mesi solo in Giappone.
Un aspetto spesso poco noto riguarda la simbologia dei pulsanti del DualShock: il triangolo, il quadrato, il cerchio e la croce. Il creatore del controller, Teiyu Goto, attribuì a ciascun simbolo un significato specifico. Il triangolo rappresenta la direzione o il punto di vista, il quadrato simboleggia i menu o i documenti, mentre il cerchio e la croce indicano rispettivamente “Sì” e “No”, invertiti però nei Paesi occidentali rispetto alla controparte giapponese del controller. Questa cura per i dettagli contribuì a rendere forte e distintivo il design iconico del marchio PlayStation.
PlayStation ha rivoluzionato le regole del “gioco”
Il successo della console di Sony fu dovuto in gran parte per l'utilizzo dei CD-ROM, una tecnologia che venne sviluppata negli anni '80 proprio da Sony (congiuntamente con Philips). L'uso dei CD-ROM permise infatti agli sviluppatori di videogiochi di creare titoli più complessi, con storie articolate, grafica di qualità e colonne sonore memorabili, elementi che contribuirono alla creazione di capolavori ancora oggi ricordati come pietre miliari del settore. La console divenne rapidamente sinonimo di videogioco, un marchio che, per molti di noi, è diventato un vero e proprio simbolo della propria infanzia e adolescenza. Ecco perché, a distanza di 30 anni dalla sua presentazione, possiamo dire che la PlayStation ha cambiato le regole del “gioco” e, più in generale, dell'intrattenimento domestico.