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18 Dicembre 2023
12:37

Stufe a pellet: come funzionano, vantaggi e svantaggi

Le stufe a pellet sono uno dei metodi più usati per il riscaldamento domestico. Il pellet è economico, efficiente e sicuro, ma la sua installazione può essere costosa e richiede manutenzione periodica.

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Stufe a pellet: come funzionano, vantaggi e svantaggi
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Tra  le soluzioni offerte dal mercato degli impianti termici ci sono le stufe a pellet. Il pellet è un combustibile naturale composto di polvere di legno (segatura) essicata e pressata in piccoli cilindri. Rispetto alle stufe tradizionali, quelle a pellet si differenziano per le modalità di distribuzione del calore prodotto. Le tipologie più diffuse sono le stufe a pelleet ventilate e quelle canalizzate. Contrariamente a quello che spesso si sente, non esistono stufe a pellet senza canna fumaria, dal momento che la combustione del pellet produce fumi. Vediamo come funziona una stufa a pellet e quali sono i suoi vantaggi e svantaggi.

Come è fatta una stufa a pellet

Passiamo in rassegna i componenti principali di una stufa a pellet.

  • Serbatoio: in cui viene conservato il pellet per alimentare la nostra stufa; a seconda dei modelli, la sua capacità varia anche tra 10 e 50 kg.
  • Coclea: un elemento meccanico costituito da una vite rotante in un cilindro, proprio come quella del elebre Archimede.  La coclea preleva il pellet dal serbatoio e lo trasporta alla camera di combustione.
  • Camera di combustione: qui avviene effettivamente la combustione del pellet. Rappresenta, effettivamente, la “pancia” della nostra stufa, realizzata in modo da essere resistente al calore e alle fiamme.
  • Candeletta di accensione: rappresenta l’innesco necessario ad accendere il pellet.
  • Ventola: questo componente permette di diffondere il calore generato dalla stufa nell’ambiente circostante. oltre a questa, sempre in base al modello di stufa, possono essere presenti i tubi di scambio-calore. Grazie a questi componenti, si può trasferire il calore generato dalla combustione del pellet ad altri ambienti o all'acqua.
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Impianto di ventilazione di una stufa a pellet. Credits: Air fans, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

Come funziona una stufa a pellet

Il funzionamento è relativamente semplice e si basa su un ciclo a combustione continua. Il pellet viene prelevato dal serbatoio e trasportato alla camera di combustione da una coclea. Una volta nella camera di combustione, il pellet viene acceso da una candeletta elettrica e inizia a bruciare. La combustione dei cilindretti di pellet avviene in modo continuo e controllato: un sistema di regolazione elettronico, infatti, monitora costantemente la temperatura regolando la quantità di pellet in camera di combustione. Nei modelli di più moderni e di fascia alta di stufe a pellet, inoltre, non è raro trovare anche dei controlli wifi integrati per poter regolare la quantità dicalore desiderato via app dallo smartphone.

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Esempio di sistema di canalizzazione del calore tramite scambio termico tubi – aria. Credits: leroymerlin.it.

Infine, il calore generato dalla combustione viene poi diffuso nell'ambiente circostante da una ventola o da tubi di scambio-calore. Le stufe a pellet possono essere utilizzate per riscaldare un ambiente singolo o più ambienti, a seconda del modello e del tipo di impianto termico scelto.

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Esempio di sistema di canalizzazione del calore tramite scambio termico tubi – acqua. Credits: leroymerlin.it.

Pro e contro

Gli aspetti più vantaggiosi nella scelta delle stufe a pellet sono:

  • convenienza: sebbene gli ultimi mesi siano stati caratterizzati da importanti rincari in tutti i settori, il costo del pellet è generalmente inferiore a quello di altri combustibili (gas metano o la legna), oltre alla facilità di stoccaggio del materiale combustibile;
  • efficienza: le stufe, soprattutto le più moderne, sono progettate per garantire un'efficienza energetica elevata, minimizzanzo gli sprechi;
  • sicurezza: le stufe moderne sono dotate di sistemi di sicurezza che garantiscono un funzionamento sicuro.

Tra gli svantaggi, ricordiamo:

  • installazione: l'installazione di un impianto a pellet può essere più costosa rispetto a quella di altri sistemi di riscaldamento, soprattutto nelle realizzazioni di impianti più complessi;
  • manutenzione: le stufe a pellet, come tutti gli impianti termici, richiedono una manutenzione periodica, che comporta dei costi;
  • odore: la combustione del pellet può produrre un odore caratteristico, non particolarmente tollerato da tutti;
  • il pellet: ovviamente, occorre prepararsi all'inverno, per cui è necessario procurarsi e stoccare il combustibile;
  • qualità: la scelta di pellet di alta qualità massimizza il rendimento termico della stufa. Andranno ovviamente presi in considerazione anche questi costi.

Un discorso a parte va fatto per la questione ecologica: il pellet è principalmente prodotto da materiali naturali di scarto, tuttavia ha comunque un impatto ambientale. Come tutte le risorse, va impiegato in modo oculato minimizzando gli sprechi. Ciascuna regione, infine, ha le proprie linee guida per la regolamentazione di impianti termici definiti a biomassa tra i quali, ovviamente, ricade anche il pellet.

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