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24 Giugno 2025
12:30

Grande buco coronale sul Sole rivolto verso la Terra, in arrivo tempesta geomagnetica ma non c’è da preoccuparsi

Un buco coronale grande centinaia di migliaia di chilometri rivolto verso la Terra ha consentito la fuoriuscita dal Sole di un flusso di vento solare che colpirà la Terra domani 25 giugno, provocando una tempesta geomagnetica di categoria G2, cioè “moderata”.

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Grande buco coronale sul Sole rivolto verso la Terra, in arrivo tempesta geomagnetica ma non c’è da preoccuparsi
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Il buco coronale sul Sole osservato dalla sonda Solar Dynamic Observatory. Credit: SDO/AIA

Un buco coronale largo centinaia di migliaia di chilometri si è “aperto” nella parte più esterna dell'atmosfera del Sole in posizione allineata verso la Terra, offrendo la via a un flusso di vento solare che – stando alle previsioni dello Space Weather Prediction Center del NOAA, che ha pubblicato l'allerta – potrebbe raggiungere il nostro pianeta nella giornata di domani 25 giugno provocando una tempesta geomagnetica di categoria G2, cioè “moderata” (la categoria massima è G5). La previsione è confermata anche dal portale di meteorologia spaziale SpaceWeather, che specifica come il disturbo del campo magnetico terrestre potrà portare ad aurore polari ad alte latitudini soprattutto nell'emisfero sud, dove con il solstizio di giugno è iniziata la lunga notte polare.

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Il buco coronale sul Sole osservato in falsi colori. Credit: SDO/AIA

A dispetto del nome, un buco coronale non è un vero e proprio buco nell'atmosfera solare: si tratta di una regione della corona solare – la parte più esterna della sua atmosfera – in cui le linee del campo magnetico della nostra stella si “aprono” rendendo la corona più fredda e rarefatta, offrendo dunque un passaggio facilitato per il flusso di particelle cariche emesso dalla nostra stella che prende il nome di vento solare. Sono proprio queste particelle cariche ad alta velocità fuoriuscite dal Sole a disturbare il campo magnetico terrestre provocando una tempesta geomagnetica. Se a questo buco coronale fosse stata associata un'espulsione di massa coronale, cioè un violento trasferimento di energia dal campo magnetico del Sole al plasma che compone la sua corona, ci sarebbe stata la possibilità di una tempesta geomagnetica più intensa. Non essendo successo, le previsioni al momento non vanno oltre una tempesta geomagnetica “moderata”.

Una tempesta geomagnetica di categoria G2 non deve preoccupare: può provocare malfunzionamenti temporanei alle griglie elettriche ad alte latitudini e impedimenti nelle comunicazioni radio ad alta frequenza, oltre che perturbazioni nell'assetto dei satelliti artificiali e disturbi agli animali che sfruttano il campo geomagnetico per le loro migrazioni. Alle nostre latitudini gli effetti saranno con ogni probabilità trascurabili o comunque molto limitati. Anche chi sogna la possibilità di tornare osservare aurore boreali nel nostro Paese dovrà probabilmente aspettare: sotto i 55° di latitudine non sono previsti eventi di questo tipo: secondo il portale SpaceWeatherLive l'indice Kp – che misura il disturbo del campo magnetico terrestre – non supererà il valore 6, considerato insufficiente per generare aurore boreali visibili dall'Italia.

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Previsioni dell’indice Kp per le giornate del 24–25–26 giugno 2025. Fonte: spaceweatherlive.com
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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Ho una laurea in Astrofisica e un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. La prima mi è servita per imparare come funziona ciò che ci circonda, la seconda per saperlo raccontare. Che poi sono due cose delle tre che amo di più al mondo. Del resto, a cosa serve sapere qualcosa se non la condividi con qualcuno? La divulgazione per me è questo: guidare nel viaggio della curiosità e del mistero. Ah, la terza cosa è il pianoforte e la musica in ogni sua forma.
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