
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 3.6 ha colpito la provincia di Messina alle ore 23:16 di ieri, 2 dicembre. Secondo quanto registrato dall’INGV, l’epicentro è stato localizzato a Itala, a 7 km a nord di Messina, mentre l’ipocentro è stato rilevato a 49 km di profondità. La scossa è stata avvertita distintamente in tutta la provincia e fino a Reggio Calabria, oltre lo Stretto. Al primo sisma ha fatto seguito un secondo terremoto di magnitudo 2.5 – registrato alle 01:10 del 3 dicembre – e localizzato in mare a una profondità di 120 km, di fronte alla costa siciliana nord orientale.
Al momento, tuttavia, non sono stati segnalati particolari danni a edifici né a persone, nonostante le numerose segnalazioni ricevute dai Vigili del Fuoco e dalle forze dell’ordine.
Dal punto di vista geologico, si tratta di un'area altamente sismica: lo Stretto di Messina – dove potrebbe sorgere il Ponte – si trova infatti in una zona di estensione, il che significa che Sicilia e Calabria si stanno lentamente allontanando sopra un sistema di faglie attive: per capire meglio la geologia dello Stretto, trovate qui sotto il nostro video-articolo dedicato.
L'elevata sismicità dell'area è anche visibile nella mappa qui sotto, che riporta tutti i terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 3.0 registrati nell'area dal 1985 a oggi.
