
Oggi, venerdì 7 febbraio 2025 alle ore 16:19, si è verificata una scossa di magnitudo 4.8 al largo delle coste siciliane, all'interno dell'arcipelago delle Isole Eolie. Nello specifico, il sisma ha fatto registrare un'epicentro a poca distanza tra le isole di Alicudi e Filicudi, a una profondità di 16 km circa. Nonostante al momento non siano stati segnalati particolari danni, la scossa è stata avvertita distintamente non solo nelle Eolie ma anche nelle città di Messina, Reggio Calabria, Catania e Palermo. Tra le zone dove è stata avvertita maggiormente è necessario segnalare anche Cefalù e Capo d'Orlando, sulla costa settentrionale della Sicilia. Al momento il sisma è stato seguito da altre tre scosse di magnitudo superiore a 2.
Ma quali sono le cause di questa scossa? Per fare chiarezza, prendiamo come riferimento l'immagine sottostante estrapolata dal database DISS (Database of Individual Seismogenic Sources).

Come ben visibile, il punto evidenziato in giallo indica la posizione dell'epicentro, situato in prossimità di due aree di colore arancione: questi sono sistemi di faglie del Tirreno meridionale, la cui profondità è compresa tra i 2 e i 18 km – dunque coerenti con la profondità di 16 km registrata dall'INGV.
Dal punto di vista storico l'area non è certo nuova a terremoti: osservando l'immagine sottostante notiamo che nel corso dei secoli sono stati registrati diversi sismi in questa porzione del Tirreno, anche se sicuramente si tratta di una situazione non paragonabile a quella del messinese. Proprio qui infatti nel 1908 si è verificato uno tra i più violenti terremoti mai registrati nella storia italiana. In quell'occasione una scossa di magnitudo 7.1 e il conseguente maremoto rasero quasi totalmente al suolo le città di Messina e Reggio Calabria, oltre che a numerosi borghi nelle rispettive province, causando circa 80.000 vittime.
