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7 Agosto 2025
10:00

Terremoto di magnitudo 3.1 in provincia de L’Aquila, a Villalago: perché la zona è così sismica

Il sisma di magnitudo 3.1 è stato registrato alle 23:56 con epicentro nel piccolo comune di Villalago, in provincia de L’Aquila. La zona è particolarmente sismica a causa della presenza di faglie di tipo distensivo.

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Terremoto di magnitudo 3.1 in provincia de L’Aquila, a Villalago: perché la zona è così sismica
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Scossa di terremoto di M3.1 in provincia de L’Aquila.

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 è stata registrata da Villalago, in provincia de L'Aquila, alle 23:56 del 6 agosto. Come anche confermato dall‘Istituto Nazionale di Geosifica e Vulcanologia (INGV), l'epicentro è stato localizzato a 2 km a ovest dal Comune di Villalago, un piccolo comune parte del Parco Nazionale d'Abruzzo e distante circa 50 km da L'Aquila. L'ipocentro, invece, è stato rilevato a una profondità di 18 km. Alla macroscala, questa zona corrisponde a un margine di placca, motivo per il quale si tratta di un'area sismicamente molto attiva.

La scossa è stata avvertita chiaramente anche nella zona di Sulmona, nell’Alto Sangro, nell’Alta Valle del Sagittario e fino a Pescasseroli: fortunatamente, non sono stati segnalati danni a edifici o a persone, nonostante la preoccupazione degli abitanti della zona.

Già lo scorso 30 maggio era stato registrato uno sciame sismico, con un totale di 6 scosse di magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9, mentre la scossa di terremoto di magnitudo 6.1 del 6 aprile 2009 distrusse gran parte del capoluogo regionale e della sua provincia, causando 309 vittime, 1600 feriti e circa 70 mila sfollati.

Questa sismicità dipende dal fatto che L'Aquila è situata lungo un margine di placca, ossia un'area lungo la quale due placche si scontrano, si allontanano o scorrono l'una rispetto all'altra. Nonostante la formazione degli Appennini sia legata allo scontro tra due placche, all'interno della catena appenninica esistono delle "zone di rilassamento" lungo le quali gli sforzi tettonici si distendono, dando vita a faglie di tipo distensivo (dette anche "normali" o "estensionali").

Tutta la zona dell'aquilano è ricca di faglie proprio di questo tipo – compresa la faglia di Paganica, che si attivò a 9 km di profondità durante il terremoto del 2009. La causa del sisma di ieri, quindi, potrebbe essere ricondotta alla presenza di queste faglie, ma la correlazione non è ancora stata confermata.

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