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Terremoto nelle Marche di magnitudo 4.4, scossa al largo della costa: epicentro tra Fano e Senigallia

Scossa di terremoto oggi nelle Marche, di magnitudo 4.4: l'epicentro è stato localizzato in mare, al largo della costa di Pesaro-Urbino, tra Fano e Senigallia. Il sisma è stato avvertito anche in Emilia-Romagna ed è dovuto all'attivazione della faglia Pesaro mare-Cornelia.

6 Ottobre 2025
12:58
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Terremoto nelle Marche di magnitudo 4.4, scossa al largo della costa: epicentro tra Fano e Senigallia
Video a cura di Andrea Moccia
Geologo e Direttore Editoriale di Geopop
terremoto pesaro

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 è stata registrata oggi alle 12:13 al largo di Pesaro-Urbino, nelle Marche: come riportato dall'INGV, l'epicentro è stato localizzato in mare, al largo della costa tra Fano e Senigallia, a una profondità di 8 km. Il terremoto è stato localizzato a 32 km da Fano e 65 km da Rimini.

Il sisma è stato avvertito distintamente da tutta la popolazione della costa marchigiana, da Ancona fino a Senigallia, così come in alcune aree dell'Emilia-Romagna. Al primo terremoto di magnitudo 4.4 hanno fatto seguito altre tre scosse di assestamento, di magnitudo compresa tra 1.7 e 2.5 e profondità tra i 5,5 e 9,9 km. Al momento, comunque, non sono stati segnalati particolari danni né vittime. Alcune scuole, però, sono state evacuate per precauzione.

Ma a cosa è dovuto il sisma? Il terremoto è dovuto all'attivazione della faglia Pesaro mare-Cornelia, quella rappresentata con una fascia arancione appena al di sotto della graffetta gialla.

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L’immagine della riattivazione della faglia di Pesaro mare–Cornelia che ha provocato la scossa di terremoto di oggi nelle Marche. Credit: DISS / Google Earth.

Va detto, comunque, che si tratta di un'area a bassa sismicità, come evidenziato anche da questa mappa della pericolosità sismica prodotta dall'INGV. Anche le zone a bassa pericolosità sismica, quindi, sono soggette a terremoti: in altri termini, questo terremoto è la dimostrazione che non esistono zone "asismiche".

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La mappa della pericolosità sismica dell’area.Credit: INGV

Se andiamo invece ad analizzare i terremoti storici, è possibile vedere come nell'area siano stati registrati per la maggior parte sismi in linea con quello odierno: i più intensi, infatti, hanno avuto magnitudo attorno a 5.0. Questo lo si vede bene dalla mappa sottostante, nella quale i cerchi azzurri rappresentano i sismi storici nell'area: maggiore è la loro dimensione, più intensa sarà stata la scossa in quel punto. Tutti i terremoti attorno a quello avvenuto oggi 6 ottobre (indicato con una stellina) indicano proprio l'attivazione della faglia sopra citata.

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La mappa dei terremoti registrati tra il 1985 e oggi nell’area interessata. Fonte: INGV
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