
Se digitiamo su un telefono con sistema operativo Android e tastiera Gboard, la parola "Oggi" e poi completiamo la frase cliccando solo sulle parole suggerite nella barra sopra la tastiera otteniamo qualcosa come: "Oggi non riesco a venire a casa mia e di un po' di tempo per fare la spesa e fare la spesa e fare la spesa e fare…", ma se lo facciamo su un iPhone (iOS) con tastiera predefinita otteniamo qualcosa tipo: "Oggi la gente è molto stanca di questo lavoro che non riesce ad affrontare la situazione in maniera più semplice…". Questo avviene grazie ad una funzione dei nostri smartphone chiamata “predictive text” o “testo/suggerimento predittivo” che consiste nella predizione della parola più probabile all'interno di una frase già a partire dalle prime lettere digitate. Questa funzione può migliorare l'efficienza della scrittura anticipando ciò che l'utente intende digitare. Si basa su algoritmi di apprendimento automatico che predicono la parole più probabili in base alla lingua in cui si sta parlando e a come scrivono gli utenti.
Cos'è e come funziona il testo predittivo della tastiera
Il testo predittivo è una funzione che facilita la scrittura su un dispositivo (smartphone o tablet) suggerendo le parole che l'utente potrebbe voler inserire in un testo. L'utente deve semplicemente toccare la parola suggerita, invece di digitarla.
Esistono due tipi principali di previsioni:
- Completamento automatico: quando il telefono suggerisce il completamento di una parola mentre si inizia a digitarla. Ad esempio, se inizio a scrivere "gr" mi suggerirà "grazie".
- Previsione della parola successiva: quando suggerisce la parola successiva in base al contesto di ciò che si è già digitato. Ad esempio, se ho già scritto "Stasera sto a " probabilmente suggerirà "casa".

Il testo predittivo utilizza algoritmi di apprendimento automatico, cioè di intelligenza artificiale, diversi da un sistema operativo all’altro e da una tastiera all'altra. Quindi, se abbiamo un Samsung o un iPhone, che utilizzano sistemi operativi differenti, anche se la tastiera utilizzata sarà la stessa, i meccanismi con cui verranno suggerite le parole varieranno leggermente.
Se usiamo la tastiera Gboard di Google su Android, per esempio, tenderà a creare più loop (come il “fare la spesa” dell’esempio iniziale) rispetto a quanto avviene su iOS. Quello che però hanno in comune tutti è che analizzano gli schemi linguistici di chi sta scrivendo, le parole usate più frequentemente e il contesto per fare previsioni sulla prossima parola o frase che l'utente potrebbe voler digitare. Le previsioni delle parole più probabili, infatti, si basano sia su quelle che sono le frasi più usate nella lingua in cui si sta scrivendo, sia su come si esprime l'utente.
Ogni utente avrà predizioni differenti perché viene creato un dizionario personalizzato
Ogni sistema di testo predittivo crea un "dizionario personale" composto da parole e frasi usate frequentemente dal singolo utente. Mentre scriviamo, il sistema impara che parole vengono utilizzate più spesso, assegnando un punteggio alle parole in base alla loro probabilità di utilizzo. Ad esempio, se si usa spesso la parola "mannaggia", questa verrà suggerita più spesso di altre parole.
Questo dizionario locale si aggiorna in base alle nostre abitudini di scrittura, e allena e personalizza il sistema predittivo per essere sempre più preciso. Possiamo anche aggiungere le nostre parole più utilizzate andando sulle impostazioni della tastiera, e poi scegliendo General > Keyboard > Text Replacement se stiamo usando un iPhone, oppure Dizionario > Dizionario personale, selezionando la lingua e aggiungendo la parola se utilizziamo Android.

Verrebbe quindi da chiedersi se le case produttrici conoscano tutto ciò che scriviamo: non proprio. Esistono diverse tecniche per personalizzare il sistema predittivo degli utenti, quella usata da Google (e quindi da Gboard) per allenare e aggiornare il proprio modello si chiama Federated Learning e permette di allenare il modello predittivo senza esportare i dati sensibili degli utenti sui server. In questo modo, riesce a mantenerne la privacy: i dati restano solo sui dispositivi degli utenti, ma la tastiera continua a imparare e migliorare per essere sempre più precisa nei suggerimenti.
Se il contesto è troppo generico, vengono ripetute sempre le stesse parole
I sistemi predittivi usano il contesto, cioè le parole scritte prima, per predire l’espressione o la parola successiva. Quindi, se la frase che stiamo scrivendo è poco chiara o le parole sono troppo generiche, l’algoritmo tenderà a proporre parole estremamente comuni, entrando così facilmente in un ripetizioni infinite di successioni di parole generiche, come il “e fare la spesa” dell’esempio iniziale.

Questo accade spesso quando si inizia una frase nuova o quando si accettano troppi suggerimenti dal tasto centrale del predittore, com’è successo nel nostro caso. Se generiamo le frasi usando solo i suggerimenti più probabili, cioè quelli proposti in posizione centrale, il contesto si accorcia e l’algoritmo ripropone sempre lo stesso loop di parole probabili. Quando succede, basta digitare qualcosa manualmente per interrompere il ciclo.