;)
Dalle fredde acque dell’Atlantico del nord, sull'isolotto di Háidrangur a più di 7 chilometri dalla costa islandese, emerge uno sperone roccioso su cui a 36 metri di altezzaa torreggia il Thridrangar Lighthouse (Þrídrangaviti in islandese), considerato, non a torto, il faro più isolato dell’intero Pianeta, tanto che è raggiungibile soltanto in elicottero. Ad attribuirgli questo titolo non è tanto la distanza dalle coste abitate, ma la posizione e la conseguente difficoltà di accesso a renderlo un vero e proprio "monumento alla solitudine".
Il sogno di chiunque voglia fuggire dal caos quotidiano, o l’incubo di chiunque soffra le altezze e gli spazi aperti, il Thridrangar Lighthouse, si trova nell’arcipelago di Vestmannaeyjar, nella parte meridionale dell’Islanda. Proprio in questo punto, si innalzano dalle acque oceaniche tre imponenti scogli (in islandese Þrídrangar significa, appunto, “tre scogli”), sul più alto dei quali sorge il famigerato faro.
La realizzazione del Thridrangar Lighthouse sul finire degli anni ‘30 fu davvero un’impresa eroica. Per l’avvio dei lavori furono reclutati alcuni esperti scalatori locali, che dovettero affrontare le verticali pareti del faraglione per aprire la via. Come possiamo benissimo immaginare, la scalata fu tutt’altro che semplice: il forte moto ondoso alla base dello scoglio, le ripide falesie, il vento oceanico e la roccia basaltica levigata e resa umida dall’acqua marina costrinsero gli scalatori a uno sforzo davvero al di fuori del comune e fu solo con l’impiego di trapani, martelli, catene, morsetti e rischiose manovre alpinistiche che fu infine conquistata la sommità. Le dimensioni del Thridrangar Lighthouse sono modeste, tutto compreso, l’edificio raggiunge i 4 metri circa, ma il faro usufruisce della naturale elevazione dello scoglio per favorire la segnalazione luminosa in mare.
La lenta costruzione del faro fu ultimata nel 1939 con l’inizio della Seconda guerra mondiale, tuttavia il conflitto ritardò notevolmente la consegna dell’equipaggiamento necessario all’illuminazione e così il faro entrò in funzione solo nel 1942.
Nell’immediato dopoguerra, il Thridrangar Lighthouse subì alcune modifiche per l’automatizzazione dell’illuminazione e l’installazione di un piccolo eliporto, dal momento che, ancora oggi, l’elicottero rappresenta l’unica via di accesso al vertiginoso faro.