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L'Enciclopedia suggerisce che “vattelappesca” – vat|te|la|pé|sca – significhi «va’ a trovarlo; va a indovinarlo; va’ a saperlo», e quindi «chi lo sa!». Questa locuzione, molto frequente in contesti informali e familiari, è irriverente, apparentemente sgrammaticata, ironica e curiosa.
Si tratta di una forma chiaramente contratta dell'espressione "vattelo a pescare” la cui etimologia, secondo il Dizionario Italiano De Mauro, risale alla locuzione popolare "vattelo a pesca", che significa letteralmente "vai a pescare" . L’espressione, attestata intorno al 1850, unisce l’imperativo “va' a” all’azione del pescare, e la si usa per esprimere assoluta ignoranza riguardo a qualcosa. La pesca, come azione aleatoria e incerta, rappresenta bene l’idea di qualcosa che non si può prevedere con certezza, proprio come non si sa mai cosa si tirerà su dal fiume o dal mare. Questa espressione è particolarmente efficace nel comunicare un senso di rassegnazione o impossibilità nel trovare una risposta precisa, sebbene l’espressione si usi soprattutto per indicare ignoranza su qualcosa, a uno sguardo più attento si nota che viene anche utilizzata quando non si sa più dove si trovi qualcosa o qualcuno.
Un esempio? Mettiamo che un amico si sia trasferito e non conosciate il nuovo indirizzo. Si potrebbe utilizzare la frase:
“Ora abita a vattelappesca”.
nel senso di “vai a sapere dove”.
Rispetto a molte locuzioni della lingua italiana, più alte e auliche questa si caratterizza sicuramente per un registro più basso e informale, ma mantiene un certo “lirismo” e retorica intrinseca. Quanto alla sua forma, esistono alcune varianti: alcuni dizionari accettano la versione “vattelapesca” con una sola "p", ma l’uso con doppia "p" è sicuramente il più comune e corretto.