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L'eclissi solare parziale del 21 settembre 2025 è uno degli appuntamenti astronomici più attesi di quest'anno, anche per via del fatto che accadrà a ridosso dell'equinozio d'autunno che è atteso per il giorno successivo. Sfortunatamente lo spettacolo dell'eclissi solare sarà visibile in una parte del mondo poco abitata: la copertura massima del disco solare dell'80% avverrà al largo delle coste sud della Nuova Zelanda, a metà strada tra la nazione dell'Oceania e l'Antartide.
Saranno circa 16,6 milioni le persone che assisteranno almeno a una parte del fenomeno astronomico, ma appena 409.000 quelle che vedranno una copertura superiore al 70%, prevalentemente nella parte meridionale della Nuova Zelanda (ma anche nell'avamposto italiano in Antartide, la stazione Marco Zucchelli). Chi non potrà assistere all'eclissi di persona potrà comunque vederla a distanza tramite le numerose dirette online, come quella del portale di riferimento timeanddate.com.
La copertura del disco solare comincerà quando in Italia saranno le 19:29. Per osservare il momento migliore dell'eclissi bisognerà però aspettare le 21:41 italiane, momento in cui si raggiungerà la Luna coprirà la massima superficie del disco solare (circa l'80%). La fine definitiva dell'eclissi sarà alle 23:53 italiane.
Il fenomeno dell'eclissi solare avviene quando Sole, Luna e Terra sono allineate, con il nostro satellite tra il nostro pianeta e la nostra stella. A seconda di quanto è preciso l'allineamento e quanto la Luna è distante da noi si possono verificare tre tipologie di eclissi: totale (in cui tutto il disco solare è coperto), anulare (in cui l'allineamento è preciso ma la Luna è più distante da noi e quindi ci appare troppo piccola per coprire per intero il Sole) e parziale (in cui l'allineamento non è abbastanza preciso affinché la Luna copra completamente il Sole). La prossima eclissi solare totale è attesa per il 12 agosto 2026, anche se la totalità sarà visibile solo in Spagna (qui in Italia sarà un'eclissi parziale). Sarà comunque la prima eclissi totale in Europa dopo quella del 1999.