L'ultima volta che una eclissi solare totale fu visibile in Italia e in Europa risale all'11 agosto 1999, l'ultima grande eclissi dello scorso millennio. La Luna coprì completamente il Sole in una fascia che, nel nostro continente, andava pressappoco da Parigi a Bucarest, passando per la Germania meridionale, l'Austria e la Romania. Il raro evento astronomico in Italia purtroppo non si vide nella sua totalità ma fu parziale, con una copertura del disco solare tra il 65% (nelle isole maggiori) e il 95% (in Alto Adige). La prossima Grande Eclissi dell'8 aprile 2024, che passerà sopra i cieli degli Stati Uniti, sarà l'occasione per milioni di persone di vivere uno spettacolo straordinario.
Dove fu visibile l'eclissi solare totale del 1999
La fascia di totalità, ossia il “corridoio” lungo il quale il disco solare appare completamente coperto dalla Luna, oscurandone la luce e facendo sprofondare il giorno in un crepuscolo innaturale, tagliò in due l‘Europa dalla punta della Gran Bretagna fino alle coste del Mar Nero in Romania e Bulgaria, per poi proseguire in Asia attraverso la Turchia e altri paesi del Medio Oriente, fino a terminare sull'India.
La fascia di totalità ha avuto inizio sull'Oceano Atlantico settentrionale, al largo delle coste degli Stati Uniti, di fronte a New York e Boston, e sotto la penisola della Nuova Scozia, in Canada, alle 9:30 UTC (tempo coordinato universale). L'eclissi fu visibile sopra l'Oceano Atlantico fino a quando arrivò sulla punta della Cornovaglia, in Gran Bretagna. Successivamente la totalità attraversò la Manica, diventando visibile sulla Normandia e in Francia (a nord di Parigi), in Lussemburgo, a Strasburgo, e Monaco di Baviera. In Austria l'eclisse totale si vide da Salisburgo fino a Graz, per poi proseguire in Ungheria e in Romania, compresa la capitale Bucarest, fino a lambire la Bulgaria sulla costa del Mar Nero.
In Asia, la totalità attraversò la Turchia, l'Iraq, l'Iran, il Pakistan e l'India, per poi finire sopra il Golfo del Bengala alle 12:36 UTC. In totale, l'eclisse durò circa 3 ore, ma in ogni località attraversata, la totalità fu al massimo dihttps://www.geopop.it/eclissi-solare-cose-cosa-accade-tipologie/ 2 minuti e 22 secondi vicino al villaggio di Ocnele Mari, in Romania.
Passando sopra alcune delle zone più popolose del pianeta, nel complesso l'eclissi totale fu osservata da più di 70 milioni di persone, il che la rese una delle eclissi più viste della storia, se non la più osservata in assoluto. Purtroppo però il tempo variabile e in molte parti coperto da un velo di nuvole rese l'osservazione difficoltosa in alcune aree dell'Europe occidentale e orientale, costringendo a volte gli spettatori a una rincorsa dell'ultimo minuto alla ricerca di uno squarcio nelle nubi per riuscire a osservare la totalità.
Le osservazioni in Italia dell'eclissi di sole totale del 1999
In Italia sfortunatamente fu possibile osservare solo solo un'eclissi parziale, con una copertura del disco solare crescente da Nord-Est a Sud-Ovest, dal 95% sull'Alto Adige al 65% sopra la Sicilia e la Sardegna, con una media dell'80% a Roma e nel centro Italia.
Pur essendo la copertura più alta dal 1961, anno dell'ultima eclissi totale visibile dall'Italia, il fenomeno era difficilmente osservabile senza supporto di strumenti come occhiali protettivi speciali o proiezioni stenoscopiche, in quanto la porzione del Sole ancora visibile era più che sufficiente per illuminare completamente il cielo, privando gli osservatori sul territorio italiano della possibilità di osservare la corona solare. Questo non vuol dire che non sia stato possibile fare osservazioni interessanti del passaggio della Luna di fronte al disco solare, grazie anche a semplici strumenti, a partire da un foglio di carta forato fino all'utilizzo di oggetti di tutti i giorni come scolapasta, mestoli, setacci, o semplicemente attraverso la chioma degli alberi.
Inoltre, la fascia di totalità in Germania, Austria, e Ungheria si trovava a passare sufficientemente vicina ai confini italiani da essere raggiungibile dal Nord Italia con un percorso di poche ore, cosa che permise a turisti curiosi e appassionati di astronomia di organizzare brevi viaggi per osservare questo straordinario fenomeno (copertura nuvolosa permettendo).