In queste settimane sembra che stia prendendo piede su Facebook e Instagram la cosiddetta truffa dei 2 euro, che consiste nel proporre agli utenti l'acquisto di prodotti tecnologici a soli 2 euro (o, talvolta, in altre “varianti” caratterizzate comunque da prezzi fortemente e ingiustificatamente scontanti). Per difendersi è necessario prestare attenzione ad alcuni dettagli che differenziano in modo inequivocabile gli annunci autentici da quelli truffaldini.
In cosa consiste la truffa dei 2 euro su su Facebook e Instagram
Il modus operandi con cui viene perpetrata la truffa dei 2 euro è concettualmente molto semplice: i truffatori creano delle finte pagine social molto simili a quelle ufficiali di catene di elettronica di consumo ben note e affermate (ad esempio MediaWorld, Unieuro, Euronics, etc.) proponendo agli utenti dei “mirabolanti” affari, che solitamente consistono nell'acquisto di prodotti tecnologici dal valore nominale di centinaia di euro, fortemente scontati e ottenibili a soli 2 euro (o, in altre versioni della truffa, a poco più).
Naturalmente, se l'utente abbocca, ad esempio cliccando sui link e fornendo i dettagli di pagamento o, comunque, dei dati personali, la truffa ha difatti raggiunto il suo obiettivo: spillare dei soldi alla malcapitata vittima e/o rubare i suoi dati personali (magari per rivenderli nel Dark Web).
Come riconoscere la truffa dei 2 euro su Facebook e Instagram
Riconoscere la truffa dei 2 euro su Facebook e Instagram, comunque, non è affatto complicato: basta prestare un minimo di attenzione per sgamare i post realizzati dai malintenzionati. Ecco alcuni elementi che potrebbero rientrare nell'ipotetico identikit di un post-truffa, evidenziati anche nello screenshot in fondo.
- Il post ha un tono sensazionalistico: se notate la presenza di tanti punti esclamativi nel testo del post e l'uso smodato di termini sensazionalistici, come “enormi sconti”, “approfitta dell'ultimo prodotto X disponibile” e simili, è probabile che l'annuncio sia truffaldino.
- Il post contiene errori sintattici o grammaticali: talvolta i truffatori potrebbero realizzare il messaggio in una lingua (ad esempio l'inglese) e tradurlo in molte altre (anche in italiano) non badando ai possibili errori sintattici e grammaticali che spesso vengono commessi dai traduttori online.
- La pagina o l'account non è verificato: la “spunta blu” sulla pagina Facebook o sull'account Instagram di un'azienda serve a certificare alla community che quello è un account verificato. In assenza di questo piccolo (ma significativo) dettaglio è praticamente certo che ci si trovi di fronte a un account fake.
- I prodotti pubblicizzati sono scontati senza un motivo valido: dal momento che nessuno regala nulla a nessuno, se un'offerta è troppo bella per essere vera… sicuramente non è vera!
- I post hanno commenti provenienti da account sospetti: per far sembrare più credibile l'annuncio, i truffatori potrebbero creare account fake (solitamente caratterizzati da nomi “sospetti”) con cui commentano i post realizzati. Se nei commenti in questione hanno anch'essi toni sensazionalistici è probabile che siano falsi.
Se doveste incappare in annunci simili a quelli che vi abbiamo descritto, oltre a non cliccare sui link che questi contengono sarebbe saggio segnalare alla piattaforma il post e il relativo account che l'ha pubblicato, così che possano essere presi i dovuti provvedimenti.