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8 Aprile 2025
17:33

Ai Campi Flegrei confermato il calo di velocità del sollevamento del suolo: l’ultimo bollettino INGV

Secondo l'ultimo bollettino INGV sui Campi Flegrei pubblicato oggi 8 aprile, dopo le forti scosse di terremoto di metà marzo la velocità di sollevamento del suolo è diminuita rispetto ai mesi precedenti e si mantiene stabile sui 20 millimetri anche durante il mese di aprile. Nell’ultima settimana si sono registrati 28 eventi sismici di lieve intensità e non ci sono variazioni significative nell'attività nell’area.

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Ai Campi Flegrei confermato il calo di velocità del sollevamento del suolo: l’ultimo bollettino INGV
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Il nuovo bollettino settimanale sui Campi Flegrei rilasciato oggi 8 aprile 2025 dall'Osservatorio Vesuviano dell'INGV e riferito alla settimana dal 31 marzo al 6 aprile, conferma la velocità di sollevamento del suolo dovuta al bradisismo registrata nelle ultime settimane (circa 20 millimetri al mese, diminuita rispetto ai 30 millimetri al mese dei mesi precedenti), diminuita dopo i forti terremoti di metà marzo.

Il bollettino registra 28 terremoti di lieve intensità (magnitudo comprese tra 0.0 e 2.0) contro i 33 della settimana precedente. La geochimica dell'area rimane pressoché invariata: la temperatura media alla fumarola di Pisciarelli staziona attorno ai 96 °C e le emissioni gassose non mostrano variazioni significative. Secondo il bollettino, non ci sono indizi che segnalano la possibilità di un'evoluzione nel breve termine.

Bradisismo, il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei diminuisce rispetto ai mesi precedenti e resta stabile

La rete di monitoraggio GNSS conferma il trend di sollevamento del suolo flegreo iniziato dopo la forte scossa di magnitudo 4.6 del 13 marzo: la velocità di risalita a Rione Terra si mantiene sui 20 millimetri al mese, con un sollevamento cumulativo di 25,5 cm da gennaio dello scorso anno.

Nelle settimane precedenti al sisma del 13 marzo la velocità di sollevamento del suolo era di 30 millimetri al mese, quindi più alta. Tra l'estate del 2024 e febbraio 2025 la velocità di sollevamento si fermava a 10 millimetri al mese circa.

Sismicità e geochimica: in diminuzione i terremoti, stabile la CO2

I terremoti registrati nella settimana di riferimento hanno tutti avuto ipocentri tra 1 e 5 km di profondità, come ci si aspetta dal comportamento bradisismico della zona. Il numero di scosse è calato rispetto alla settimana precedente, ma la magnitudo massima (M2.0) è superiore a quella registrata dei 7 giorni precedenti (M1.3).

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Mappa degli epicentri e degli ipocentri dei terremoti registrati nei Campi Flegrei nella settimana dal 31 marzo al 6 aprile 2025. Credit: INGV

Il sistema idrotermale nel sottosuolo dell'area di Pisciarelli rimane attivo ma stabile: tutti i parametri di riferimento, compresa la temperatura delle fumarole, non mostrano variazioni significative rispetto alle ultime settimane e si mantengono in linea con i trend pluriennali tipici del bradisismo positivo nei Campi Flegrei.

Sintesi del bollettino INGV del 1° aprile 2025 

L'ultimo bollettino settimanale segnala che l'attività nell'area dei Campi Flegrei è rimasta sostanzialmente immutata rispetto alle ultime settimane. L'INGV continua comunque a monitorare con attenzione la zona, che è caratterizzata da una dinamica geologica sicuramente complessa. Ecco la sintesi dei riscontri emersi dal bollettino INGV:

  • Sismicità: attività sismica scarsa (28 eventi) e di intensità lieve (magnitudo massima 2.0), con un leggero calo nella frequenza rispetto alla settimana precedente.
  • Deformazioni del suolo: si conferma il trend di sollevamento del suolo dopo la sequenza sismica di metà marzo con una velocità di risalita inferiore a quella che si registrava nelle settimane pre-sequenza.
  • Geochimica: rimangono stabili dei parametri monitorati nell'area della fumarola principale di Pisciarelli, in linea con i trend di lungo periodo e senza variazioni significative rispetto alle ultime settimane.
Fonti
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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Ho una laurea in Astrofisica e un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. La prima mi è servita per imparare come funziona ciò che ci circonda, la seconda per saperlo raccontare. Che poi sono due cose delle tre che amo di più al mondo. Del resto, a cosa serve sapere qualcosa se non la condividi con qualcuno? La divulgazione per me è questo: guidare nel viaggio della curiosità e del mistero. Ah, la terza cosa è il pianoforte e la musica in ogni sua forma.
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