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6 Agosto 2025
7:00

Bomba atomica e bomba nucleare non sono la stessa cosa: cosa cambia e quali sono le differenze

Nel linguaggio quotidiano, i termini "bomba nucleare" e "bomba atomica" sono frequentemente utilizzati in modo intercambiale o confusi tra loro; tuttavia, nel contesto tecnico-scientifico essi designano categorie distinte di armamenti, differenziati da specifici meccanismi di funzionamento e tecnologie associate.

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Bomba atomica e bomba nucleare non sono la stessa cosa: cosa cambia e quali sono le differenze
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Negli ultimi giorni si è registrata una marcata escalation del conflitto aperto tra Iran e Israele, con quest'ultima che ha condotto raid aerei mirati su Teheran e su molteplici obiettivi strategici iraniani, tra cui basi militari e impianti nucleari. L'operazione è finalizzata al totale smantellamento del programma iraniano di arricchimento dell'uranio, considerato dalle autorità israeliane volto allo sviluppo di ordigni atomici per uso bellico, ritenuti una minaccia critica per la sicurezza nazionale di Israele. In questi contesti,  i termini "bomba atomica" e "bomba nucleare" talvolta vengono impiegati in modo improprio come sinonimi, pur riferendosi a categorie distinte di ordigni, ciascuna caratterizzata da specifiche tecniche peculiari.

Che cosa si intende per bomba nucleare?

Il termine "bomba nucleare" (o arma nucleare) si riferisce genericamente a qualsiasi dispositivo esplosivo che sfrutta reazioni nucleari controllate, quali la fissione e/o la fusione, per rilasciare una quantità estremamente elevata di energia in un intervallo temporale molto breve. La potenza esplosiva di tali ordigni viene espressa in kiloton (kT), dove 1 kiloton corrisponde all'energia liberata dall'esplosione di mille tonnellate di tritolo equivalente (TNT). La capacità distruttiva delle armi nucleari varia da frazioni di kiloton fino a diverse centinaia di megaton, senza limiti teorici per quelle a fusione.

Oltre alla natura delle reazioni nucleari impiegate, le bombe nucleari possono esser classificate in relazione al contesto operativo del loro utilizzo:

  • Le armi nucleari tattiche sono progettate per un impiego diretto sul campo di battaglia, con l'obiettivo di neutralizzare specifici target militari in aree territorialmente circoscritte. Generalmente presentano una potenza compresa entro un intervallo massimo di 100-200 kiloton e sono caratterizzate da un raggio d'azione limitato;
  • Le armi nucleari strategiche sono invece sviluppate per colpire obiettivi di rilevanza critica, come basi militari e infrastrutture essenziali. Questi ordigni possiedono una capacità esplosiva variabile da alcune centinaia di kiloton fino a oltre un megaton e dispongono di un raggio d'azione esteso che permette di raggiungere bersagli situati a notevoli distanze all'interno del territorio nemico. Tali caratteristiche tecniche qualificano le armi nucleari strategiche come strumenti di deterrenza, finalizzati a dissuadere attacchi nucleari su larga scala mediante la minaccia di una risposta distruttiva e proporzionata

Che cos'è la bomba atomica?

La bomba atomica è un dispositivo esplosivo appartenente alla categoria delle armi nucleari, la cui energia è prodotta esclusivamente da una reazione di fissione nucleare. Il suo funzionamento si basa sulla scissione del nucleo di un isotopo pesante fissile, come l'uranio-235 (235U) o il plutonio-239 (239Pu), indotta dall'urto con un neutrone libero. Questa scissione libera un'elevata quantità di energia e genera neutroni secondari che a loro volta provocano la fissione di ulteriori nuclei fissili, innescando una reazione a catena che si propaga rapidamente all'interno della massa critica di materiale fissile. La massa critica rappresenta la quantità minima di materiale fissile (235U o 239Pu) necessaria affinché la reazione a catena di fissione possa ampliarsi autonomamente. Se la massa di materiale fissile è inferiore a tale soglia, i neutroni secondari possono disperdersi senza provocare ulteriori eventi di fissione, interrompendo così l'auto-sostenimento del processo

In contesti bellici, la bomba atomica costituisce un'arma di distruzione di massa in grado di causare devastazione immediate ed effetti a lungo termine derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti. La potenza esplosiva di tali dispositivi varia tipicamente da circa 0.5 kiloton fino a 500 kiloton, con un limite teorico stimato a 10 megaton. Gli ordigni sganciati su Hiroshima e Nagasaki, noti rispettivamente come "Little Boy" e "Fat Man" erano entrambi basati su reazioni di fissione nucleare, con una potenza esplosiva di circa 15 e 21 kiloton.

La bomba all'idrogeno, o arma termonucleare: come funziona

La bomba termonucleare, nota anche come "bomba all'idrogeno", rappresenta una tipologia avanzata di arma nucleare e si basa tecnicamente sul processo di fusione nucleare. In questo meccanismo, nuclei più leggeri come il deuterio e il trizio (isotopi dell'idrogeno) si combinano per formare un nucleo più pesante, generalmente elio, rilasciando un quantitativo di energia per unità di massa nettamente superiore rispetto a quella prodotta dalla fissione nucleare. Quest'arma è progettata secondo un principio a "due stadi": una prima detonazione basata sulla fissione genera condizioni estreme di pressione e temperatura (fino a circa 100 milioni di gradi Celsius), necessarie per innescare le successive reazioni di fusione. L'assenza di massa critica rimuove qualsiasi limite teorico relativo alla quantità di combustibile utilizzabile, permettendo la realizzazione di ordigni con potenza esplosiva sostanzialmente illimitata. Inoltre, la tecnologia termonucleare assicura un rapporto potenza/peso ottimale, consentendo una significativa riduzione volumetrica delle testate, un incremento dell'efficienza energetica per unità di massa e una miniaturizzazione avanzata.

La Tsar Bomb, dispositivo termonucleare sviluppato dall'Unione Sovietica, rappresenta la più potente detonazione nucleare mai effettuata nella storia umana. L'energia rilasciata è stata stimata in 50 megaton, corrispondente circa 1570 volte la potenza combinata delle bombe atomiche statunitensi impiegate durante la Seconda Guerra Mondiale. La detonazione avvenne il 30 ottobre 1961 sull'arcipelago artico di Novaya Zemlya, causando una distruzione totale entro un raggio di 35 km e generando una nube di calore e radiazioni termiche di proporzioni eccezionale. Questo test risultò unico nel suo genere, poiché le dimensioni e la massa dell'ordigno ne rendevano impraticabile l'impiego in un contesto militare operativo.

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