
Prosegue la relativa tranquillità sismica ai Campi Flegrei, dove nell'ultima settimana si sono registrate 35 scosse di terremoto con magnitudo massima 2.1, in linea con la settimana precedente: ad affermarlo è l'ultimo bollettino dell'Osservatorio Vesuviano dell'INGV relativo al periodo dal 15 al 21 settembre. Non si segnalano variazioni significative nemmeno per quanto riguarda il sollevamento del suolo dovuto al bradisismo, stabile con un tasso di 15 ±3 mm al mese, e nei parametri geochimici dell'area, con la fumarola di Pisciarelli che fa registrare una temperatura media di 94 °C.
La situazione dei Campi Flegrei su terremoti e geochimica: i dati del bollettino
Le 35 scosse di terremoto registrate dall'Osservatorio Vesuviano nei Campi Flegrei hanno avuto una magnitudo compresa tra 0.0 e 2.1, di cui 4 con magnitudo superiore a 1.0. Si è trattato quindi di scosse deboli e difficilmente avvertibili dalla popolazione, nonostante la ridotta profondità tipica della sismicità bradisismica che ha origine dalla risalita del suolo e non dall'attivazione di faglie. In particolare, la profondità massima degli ipocentri è stata di circa 3 km.

Anche la geochimica dell'area flegrea si è rivelata in linea con i trend della zona, sia a livello di flussi di gas emessi sia in termini di temperatura delle fumarole: stabile Pisciarelli con un valore medio di 94 °C.
Prosegue senza variazioni il sollevamento del suolo bradisismico
La velocità media di risalita del suolo rimane invariata con un tasso di 15±3 millimetri al mese, stabile dagli inizi di aprile. Si tratta di una diminuzione netta rispetto ai 30 millimetri al mese medi registrati tra metà febbraio e fine marzo ma un aumento rispetto ai 10 millimetri al mese rilevati a cavallo tra gli ultimi mesi del 2024 e l'inizio del 2025.
Da gennaio 2024 Rione Terra, al centro della caldera vulcanica, si è alzato di 33,5 centimetri.

La sintesi del bollettino INGV del 16 settembre sui Campi Flegrei
L'ultimo bollettino settimanale di monitoraggio dei Campi Flegrei non evidenza segnali di evoluzione a breve termine della situazione nell'area. In particolare:
- sismicità stabile con 35 terremoti e magnitudo massima 2.1, di cui 4 con magnitudo superiore a 1.0, in linea con la settimana precedente e in diminuzione rispetto a periodi in cui si sono registrate scosse più intense.
- sollevamento del suolo stabile a 15 ± 3 mm al mese, un valore che si mantiene costante da inizio aprile.
- geochimica stabile senza variazioni di rilievo rispetto ai trend già noti di riscaldamento e aumento dei flussi di gas emessi dal sottosuolo.