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Roland Garros, nato sull’isola di Réunion nel 1888 e morto nel 1918, è stato uno dei più celebri aviatori francesi. Iniziò a pilotare da giovanissimo, stabilendo anche alcuni primati e guadagnandosi una grande popolarità. Durante la Prima Guerra Mondiale si arruolò nell’aviazione francese, ma dopo pochi mesi fu catturato dai tedeschi, e trascorse quasi tre anni in prigionia. Fuggito nel 1918, rientrò in Francia e riprese subito il suo servizio, ma nell'ottobre dello stesso perse la vita in uno scontro con un aereo nemico.
Ma perché un torneo di tennis come l'Open di Francia è stato intitolato a un aviatore? Dopo la sua morte, la Francia ha celebrato Garros come eroe nazionale, e quando nel 1928 la Federazione Francese di Tennis costruì un nuovo stadio a Parigi per ospitare la finale di Coppa Davis contro gli Stati Uniti, decise di dedicare a lui il complesso, come simbolo di audacia e patriottismo. Oggi il prestigiosissimo torneo di tennis Roland Garros (che ufficialmente si chiama "Internationaux de France de Tennis"), che ogni anno si disputa da fine maggio a inizio giugno, è uno dei 4 tornei del Grande Slam di tennis, a cui partecipano i migliori tennisti e tenniste del mondo.
Roland Garros: la nascita e l’inizio della carriera di aviatore
Eugène Adrien Roland Georges Garros, meglio noto come Roland Garros, è nato il 6 ottobre 1888 a Saint Denis, nell’isola di Réunion, un possedimento francese nell’Oceano Indiano. Da giovane Garros praticò diversi sport, tra i quali il rugby nella squadra parigina Stade Français. La sua passione principale, però, era l’aviazione, alla quale si avvicinò da giovanissimo. Va ricordato che all’epoca gli aerei erano ancora agli inizi della loro storia: il primo velivolo era stato costruito nel 1903 dai fratelli Wright, ma era ancora molto "primitivo", e anche gli aerei degli anni successivi, nonostante i progressi, erano mezzi rudimentali, poco sicuri e molto diversi dai velivoli attuali.
Garros pilotò per la prima volta un aereo nel 1909, mostrandosi subito un aviatore abile e audace. Negli anni successivi prese parte a diverse competizioni (all’epoca l'aeronautica era considerata anche uno sport), tra i quali la corsa Parigi-Madrid del 1911 e il Circuito d’Europa, sul percorso Parigi-Londra-Parigi, dello stesso anno.
Nel 1913 stabilì il record mondiale di altitudine, volando prima a 3 950 metri e in seguito, dopo che il record era stato battuto da un altro pilota, a ben 5 610 metri. Fu inoltre il primo aviatore ad attraversare il Mediterraneo con un volo senza scalo, dal comune francese di Frejus alla città tunisina di Biserta.

Roland Garros durante la Prima guerra mondiale
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Garros si arruolò volontario nelle forze armate francesi. Nell’agosto del 1914, poco dopo l’inizio delle ostilità, si diffuse la notizia che fosse morto in uno scontro con un dirigibile tedesco in quella che sarebbe stata la prima battaglia aerea della storia. La notizia si rivelò falsa, ma era vero che Garros aveva messo le sue capacità di pilotaggio al servizio delle forze armate francesi.
Garros partecipò infatti a numerose missioni di ricognizione e diede anche un gran contributo allo sviluppo tecnico degli aerei da caccia, progettando un nuovo sistema per sparare con la mitragliatrice.

Nell’aprile del 1915, a bordo del suo aereo Morane-Saulnier «Parasol», riuscì ad abbattere vittoriosamente tre aerei tedeschi. Il 18 aprile 1915, però, fu costretto ad atterrare dietro le linee nemiche dopo essere stato colpito e fu catturato dai tedeschi. Per quasi tre anni fu detenuto in Germania in campi per prigionieri di guerra. Il 18 febbraio 1918 finalmente riuscì a fuggire con un altro aviatore francese e, passando attraverso l’Olanda e il Regno Unito, poté tornare in Francia.
Rientrò subito in servizio come pilota e il 2 ottobre abbatté altri due aerei tedeschi (fu confermato, però, un solo abbattimento). Tre giorni più tardi, toccò a Garros quella stessa sorte: il suo aereo fu colpito da un velivolo nemico nei pressi del paese di Vouziers, nelle Ardenne, e precipitò senza vedere ombra di salvezza. Avrebbe compiuto 30 anni il giorno successivo.
Perché l’Open di Francia è chiamato “Roland Garros”
In Francia, Roland Garros divenne ben presto un mito. Non era un «asso» dell’aviazione — questo termine era riservato ai piloti che avessero abbattuto almeno cinque aerei nemici, e Garros ne aveva abbattuti solo quattro — ma era ugualmente una figura così tanto popolare che nel 1928 la Federazione Francese di Tennis decise di intitolargli il nuovo circuito tennistico di Parigi, chiamato in suo onore Stade Roland Garros.

L’impianto, costruito su un terreno messo a disposizione dalla società Stade Français nella quale Garros aveva militato, fu costruito per ospitare gli Internazionali di Francia di tennis. Col tempo, per estensione, il nome dell'aviatore è passato a indicare il torneo stesso, che tutto il mondo conosce come "Torneo Roland Garros". Questo è uno dei 4 tornei del Grande Slam di tennis, ed è l’unico Slam disputato su terra rossa, una superficie lenta che richiede resistenza, pazienza e grande tecnica. È proprio il caso di dire che Roland Garros è il nome perfetto per una competizione così audace e adrenalinica.