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19 Gennaio 2025
18:29

Christiania, storia e caratteristiche del quartiere autogestito senza leggi di Copenaghen

Christiana è un quartiere autogestito di Copenaghen in Danimarca, con circa 1000 residenti che seguono regole autoimposte e ideali di vita nonviolenti e anticonformisti. È però anche un luogo con problemi seri di ordine pubblico, soprattutto nella famosa Pusher Street, ora in via di smantellamento. È liberamente visitabile dai turisti.

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Christiania, storia e caratteristiche del quartiere autogestito senza leggi di Copenaghen
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Christiania è un quartiere autogestito all'interno della città di Copenaghen, in Danimarca. Esiste dal 1971, quando un gruppo di hippies occupò la zona e fondò una comunità. Il governo danese ha tollerato la presenza del quartiere senza leggi e nel corso degli anni ha trovato vari compromessi con gli abitanti. Questi ultimi hanno stabilito regole diverse da quelle vigenti in Danimarca. Per esempio, sono vietate le automobili private ma è ammessa la vendita di droghe leggere.

Il controllo del mercato degli stupefacenti ha creato seri problemi e gli abitanti hanno dovuto chiedere l’aiuto delle autorità per combattere le bande criminali. Di recente Pusher Street, la strada principale, è stata chiusa, senza che questo facesse perdere a Christiania le sue caratteristiche di quartiere autogestito.

Cos’è Christiania

La Libera città di Christiania è un quartiere di Copenaghen parzialmente autogestito dalla comunità che lo abita. Il quartiere occupa una superficie di 7,7 ettari del distretto di Christianshavn e include una parte dei bastioni di Copenaghen e una ex area militare.

Localizzazione di Christiania
Localizzazione di Christiania

Il quartiere conta tra 850 e 1.000 abitanti ed è amministrato sulla base di un’ideologia anarchica e pacifista, e non riconosce le leggi dello Stato danese. Gli abitanti osservano delle regole che loro stessi si sono dati, tra le quali la libertà di vendere droghe leggere, ma anche il divieto delle droghe pesanti, delle armi e delle automobili private.

Le controculture giovanili alle origini di Christiania

Le origini di Christiania vanno rintracciate nelle controculture giovanili degli anni ’60, come quella degli hippies, nati negli Stati Uniti e diffusasi poi in molti altri Paesi. Gli hippies adottavano uno stile di vita anticonformista: facevano uso di droghe, predicavano il ritorno alla natura e la vita comunitaria. Non riconoscevano, inoltre, i valori della società “borghese” e, in un periodo di forti tensioni internazionali, coltivavano ideali pacifisti, sintetizzati nei motti “mettete dei fiori nei vostri cannoni” e “fate l’amore non fare la guerra”.

Ragazza hippie a Roma
Ragazza hippie a Roma

Accanto a quella degli hippies, nacquero altre controculture con ideali simili. Una delle più diffuse era quella dei provos, letteralmente “provocatori”, nata nel 1965 nei Paesi Bassi. I provos si caratterizzavano per la prassi di indurre le forze dell’ordine a reagire con violenza ad azioni non violente. Nell’ambito di queste controculture giovanili nacque Christiania.

La fondazione di Christiania e la reazione del governo danese

La Libera città di Christiania fu fondata il 26 settembre 1971 da un gruppo di giovani guidati dal provo Jacob Ludvigsen. Il gruppo occupò la caserma Bådsmandsstræde e annunciò la nascita della comunità. L’iniziativa ebbe successo e da vari Paesi arrivarono hippies e altri giovani intenzionati a stabilirsi nel quartiere.

Il governo danese, pur non riconoscendo l’occupazione, di fatto la tollerò. Nel 1976 il ministero della difesa denunciò gli occupanti, ma decise di non intervenire prima di aver preparato un piano per la riqualificazione della zona, di fatto consentendo agli abitanti di restare nell’area che avevano occupato.

L'ingresso di Christiania
L’ingresso di Christiania

I residenti, dal canto loro, non riconoscevano le leggi dello Stato danese, ma si diedero regole proprie. La differenza più evidente è la tolleranza verso le droghe, che sono vietate dalla legge danese ma a Christiania sono vendute liberamente, al punto che la loro presenza è una delle caratteristiche distintive del quartiere.

Tuttavia, nel 1979, in seguito alla morte per overdose di eroina di alcuni cittadini, gli abitanti decisero di bandire le droghe pesanti e per circa quaranta giorni pattugliarono le strade alla ricerca degli spacciatori, senza però riuscire a eliminare completamente l’eroina.

Il commercio di cannabis e hashish è invece continuato liberamente, in particolare intorno alla strada centrale di Christiania, nota come Pusher Street.

Pusher Street
Pusher Street

Le lotte tra bande

Gli abitanti di Christiania hanno dovuto far fronte a vari problemi di ordine pubblico, in particolare perché alcune bande hanno cercato di assumere il controllo del mercato della droga.

Negli anni ’80 il quartiere fu teatro della lotta tra due gang di motociclisti, i Bullshit e gli Hells Angels. I primi riuscirono a prendere il controllo del mercato degli stupefacenti nel 1984, ma tre anni più tardi, dopo il ritrovamento del cadavere di un uomo, i residenti reagirono e, insieme alla polizia, riuscirono a espellere il gruppo. A Christiania fu introdotta una nuova regola: le bande di motociclisti furono vietate.

Le vicende degli ultimi anni

I rapporti di Christiania con il governo danese sono stati altalenanti. Nel 2002 ebbe luogo una vicenda farsesca: il governo chiese di rendere meno visibili i chioschetti di Pusher Street che vendevano cannabis e i gestori, ironicamente, li coprirono con teli mimetici.

La vendita di stupefacenti è continuata, ma ha creato seri problemi perché gli abitanti non sono riusciti a sgominare le bande che intendono controllare il mercato. Nel 2005 un uomo è stato ucciso a colpi di pistola in una sparatoria legata al commercio di stupefacenti.

Nel 2007 hanno invece avuto luogo scontri violenti tra abitanti e polizia. I poliziotti entrarono nel quartiere per demolire un edificio e furono accolti dalla dura reazione dei residenti, che innalzarono barricate per difendersi. La vicenda rafforzò la posizione delle forze politiche che chiedevano lo smantellamento di Christiania. Nel 2011, però, fu raggiunto un nuovo compromesso tra il governo e i residenti, i quali hanno parzialmente acquistato, attraverso un apposito fondo, il terreno sul quale sorge il quartiere.

Cartello con le regole di Christiania
Cartello con le regole di Christiania

Christiania oggi

Una vicenda recente ha modificato il volto di Christiania. Nell’agosto del 2023 un uomo è stato ucciso e altri sono rimasti feriti in una sparatoria. Gli abitanti, in accordo con le autorità danesi, hanno deciso di chiudere e smantellare Pusher street. La demolizione è iniziata nell’aprile del 2024.

Christiania, però, non ha perso le sue caratteristiche e oggi è un colorato quartiere, che si contraddistingue anche per la presenza di opere d’arte sulle strade. La vendita di droghe leggere continua a essere tollerata. Anche per questa ragione, Christiania attrae molti turisti, al punto da essere il quarto sito danese più visitato. Nel quartiere, pieno di locali e club musicali, si produce anche birra, inclusa quella al gusto di cannabis.

Le regole che vietano le automobili, le droghe pesanti e la violenza sono ancora in vigore e Christiania continua a essere un esperimento sociale pressoché unico, sebbene gli abitanti debbano scendere spesso a compromessi con le autorità danesi.

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