Ebbene sì: all'interno del meraviglioso Parco Nazionale dello Yellowstone, negli Stati Uniti d'America, esiste un'area di 130 km2, definita “Zona della morte” o “Zone of Death”, che presenta un “conflitto” di giurisdizione a causa del quale si potrebbe in via teorica commettere un crimine – perfino un omicidio – senza essere perseguibili penalmente. Ma andiamo per gradi. Partiamo dal contesto: il Parco.
Il Parco Nazionale dello Yellowstone
Il Parco Nazionale dello Yellowstone è un parco naturalistico che si estende in larga parte nella parte nord-occidentale dello Stato del Wyoming e in alcune parti di Montana e Idaho. Si tratta di una zona protetta, parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO e prende il suo nome dal fiume omonimo, lo Yellowstone, che veniva chiamato “roccia gialla”, anche forse a causa del colore delle rocce del Grand Canyon di Yellowstone. Il Parco, che ha un’estensione di quasi 9.000 km quadrati, dal punto di vista naturalistico presenta al proprio interno un paesaggio molto variegato: fiumi, canyon, laghi e perfino catene montuose, con un grande vulcano inattivo.
Zone of Death: com’è possibile non essere perseguibili penalmente?
All'interno del Parco, come dicevamo in apertura, esiste la cosiddetta Zone of Death. L’area in questione, di 130 km quadrati, fa parte della sezione del Parco all’interno dello Stato di Idaho – quindi una persona accusata di un crimine commesso in quest’area dovrebbe essere giudicata lì – anche se dal punto di vista legale la Corte distrettuale competente è quella dello Stato del Wyoming. Il nodo giuridico che crea un impasse risiede nel Sesto Emendamento della Costituzione statunitense, secondo cui ogni individuo ha diritto a essere processato con una giuria composta da cittadini dello Stato competente e del Distretto dove il crimine è stato commesso. La particolarità di questa parte dello Yellowstone in Idaho è che non ha residenti permanenti: l'ultimo censimento effettuato era infatti pari a 0. Dunque, in caso di crimine e processo, ci sarebbe l'impossibilità di formare una giuria. È tramite questa scappatoia legale che un ipotetico imputato potrebbe sfuggire all’accusa, anche in caso di crimini gravi come l’omicidio. Questa particolarità è stata scoperta nel 2005 dal professore di legge della Michigan State University Brian Kalt, durante una ricerca sulle cosiddette “zone grigie” della legge americana, in particolare con riferimento al Sesto Emendamento. Kalt pubblicò un articolo dal nome The perfect crime, non prima di aver informato ed allertato il Congresso e gli organi giudiziali competenti. Nei fatti, però, quella dell'impunibilità della Zona of Death è un’ipotesi molto lontana, in primis perché la “Zona della morte” è un’area molto remota e quasi inaccessibile, priva di strade.
Cosa dice la Costituzione americana e il Sesto Emendamento
Secondo la legge statunitense, l’amministrazione della giustizia è divisa in distretti federali, ossia delle aree corrispondenti a uno Stato con un proprio sistema di tribunali. I crimini commessi vanno giudicati e processati all’interno dello Stato in cui sono commessi. Il Sesto emendamento della Costituzione, però, aggiunge un punto importante: ogni cittadino ha diritto ad una giuria, formata da cittadini residenti in quello Stato e nel distretto in cui il crimine è stato commesso.
“In ogni processo penale, l’accusato avrà il diritto ad un procedimento pubblico e sollecito, con una giuria imparziale di persone dello Stato e del distretto in cui il delitto sia stato commesso; il quale distretto dovrà essere previamente determinato dalla legge; e avrà il diritto di essere informato della natura e del motivo dell’accusa; Di esser posto a confronto coi testi a suo carico; Di avere strumenti cogenti per ottenere testimonianze in proprio favore, e di avere l’assistenza di un avvocato per la sua difesa.”
E proprio su questo si costruisce il nodo e la "zona grigia" del Parco di Yellowstone.
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