L'aereo cinese Comac C919, un aero capace di trasportare 150-200 passeggeri e che appartiene alla stessa categoria dei diffusissimi B737 della Boeing e A320 dell'Airbus. Scendendo nel dettaglio tecnico, si tratta di un aero a corridoio singolo della categoria 150-200 passeggeri sul medio raggio. Ha un'apertura alare di 35,8 metri per una lunghezza di 38,90 metri e può raggiungere una velocità di crociera in regime transonico pari a poco più di 800 km/h. Viste la caratteristiche tecniche, il suo costo contenuto e lo stato della produzione di velivoli a scala mondiale, il C919 – presentato nel novembre 2015 – c'è il “rischio” che possa rompere il duopolio dei due colossi dell'aviazione civile ed aprire un nuovo fronte per l'industria aeronautica. Inoltre, la presenza a bordo di molta tecnologia occidentale lo rende interessante a livello di confidenza sul mercato.
Come anticipato, il mezzo è prodotto dalla Comac (Commercial Aircraft Corporation of China), un'azienda statale che opera nel settore aerospaziale e fondata a Shanghai nel 2008. Grazie agli ingenti fondi statali ed ad accordi di fornitura con aziende del settore su scala mondiale, si sta affacciando prepotentemente sul mercato mondiale, spostando gli equilibri dell'industria aeronautica civile, fino ad oggi fissata sull'asse USA-Francia. Al momento sono in servizio solo 4 velivoli sul territorio cinese per la China Eastern Airlines, anche se nel recente Airshow di Singapore è stato annunciato un ordine di 50 aerei da un vettore tibetano.
Un aspetto del quale è necessario tenere conto è che attualmente il C919 ha il permesso di volare solamente al di sopra del territorio cinese ma i punti a favore per questo velivolo per diffondersi sul mercato mondiale sono essenzialmente due: il costo (di qualche decina di milioni meno caro dei concorrenti) e le linee di assemblaggio della Boeing e dell'Airbus sature per i prossimi anni. I vari vettori nel mondo quindi potrebbero dirigersi verso questa nuova macchina e sollecitare gli enti dell'aviazione civile locale (tipo la EASA europea o la FAA americana) a qualificarlo per volare nei propri cieli.