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6 Maggio 2025
18:30

Come combattere l’allergia ai pollini: i rimedi pratici e scientifici per prevenire e curare i sintomi

Per combattere l'allergia ai pollini proteggersi fisicamente con mascherina e occhiali è il rimedio migliore. In casa puoi usare purificatori d'aria per mantenere bassa la concentrazioni di pollini. Vediamo tutte le tecniche pratiche.

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Come combattere l’allergia ai pollini: i rimedi pratici e scientifici per prevenire e curare i sintomi

rimedi efficaci allergia pollini

La stagione primaverile per molti può significare l'arrivo dei fastidiosi sintomi da allergia ai pollini, a cui, fortunatamente, si possono trovare efficaci rimedi. Lacrimazione, starnuti, prurito agli occhi e congestione nasale sono solo alcuni dei disagi che affliggono chi soffre di rinite allergica. Ma come possiamo affrontare efficacemente questi fastidi? Esistono diverse tecniche e accorgimenti, come mascherine e antistaminici, che possono aiutare a gestire al meglio l'allergia, ed è proprio su queste che vogliamo concentrarci.

Disclaimer: le informazioni contenute in questo articolo sono a scopo unicamente divulgativo. Per qualsiasi esigenza medica è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante.

Prevenire il contatto con il polline: il rimedio più efficace contro l'allergia

Secondo quanto riportato dalll'Istituto Superiore di Sanità, il metodo più efficace per combattere l'allergia ai pollini è "evitare il contatto con l'allergene stesso". Ma come possiamo farlo, considerando che i pollini sono ovunque in primavera? La risposta è semplice: proteggendoci fisicamente. Se dobbiamo uscire all'aperto, l'uso di una mascherina (preferibilmente FFP2) è fondamentale per filtrare le particelle di polline presenti nell'aria. Anche se possa sembrare una soluzione poco elegante, è certamente la più efficace per limitare il contatto diretto con il polline.

Gli occhiali da sole poi sono un altro strumento utile, ma per una protezione totale gli occhialini da piscina possono coprire meglio l'area intorno agli occhi, bloccando ogni possibilità di contatto con le particelle. La scienza non pensa all'estetica, valutate voi se ne vale la pena.

occhiali e mascherina

Come proteggersi in casa dai pollini

Durante la stagione allergica, è fondamentale evitare che i pollini entrino in casa. Quando si apre la finestra per cambiare l'aria, è consigliabile farlo per non più di 10-15 minuti al mattino, e poi richiuderla immediatamente proprio per evitare che la concentrazione di pollini in casa aumenti.

L'uso di "purificatori d'aria" con filtri HEPA è un'altra misura che può aiutare a ridurre la presenza di polline all'interno della casa. Questi dispositivi sono progettati per filtrare le particelle microscopiche, inclusi i pollini. È importante ricordarsi di pulire regolarmente i filtri per mantenerne l'efficacia.

Un'altra cosa da considerare è la pulizia personale. Poiché il polline si attacca facilmente ai vestiti e ai capelli, è consigliabile lavarsi e cambiare i vestiti ogni volta che si torna a casa dopo essere stati all'aperto. Un lavaggio nasale con l'acqua fisiologica può anche essere utile per eliminare i pollini che si sono depositati sulle mucose nasali.

purificatori d'aria

Come calmare l’allergia al polline: quando e perché usare gli antistaminici

Piccola premessa: prima di assumere qualsiasi farmaco, è sempre consigliabile consultare il proprio medico, che può prescrivere la soluzione più adatta al caso specifico.

Gli antistaminici sono una delle soluzioni più comuni per combattere i sintomi dell'allergia ai pollini. Questi farmaci bloccano l'azione dell'istamina, una sostanza chimica prodotta dal nostro corpo in risposta all'allergene, che provoca infiammazione e irritazione delle mucose. Esistono diverse tipologie di antistaminici, che si suddividono in due categorie principali:

  • Antistaminici di prima generazione: questi farmaci sono molto efficaci, ma hanno l'effetto collaterale di provocare sonnolenza, poiché possono attraversare la barriera ematoencefalica e agire anche sui recettori del sonno nel cervello.
  • Antistaminici di seconda generazione: hanno una struttura chimica diversa che riduce la possibilità di attraversare la barriera ematoencefalica, quindi tendenzialmente non causano sonnolenza e sono generalmente preferiti per l'uso quotidiano.

In casi gravi, il medico può consigliare un trattamento di immunoterapia (ipo-sensibilizzazione o desensibilizzazione) che prevede l'assunzione di piccole quantità di allergene (come il polline) per aumentare gradualmente la tolleranza dell'organismo. Questo trattamento può essere effettuato tramite iniezioni sottocutanee o compresse sublinguali, ma richiede un lungo periodo di tempo per ottenere risultati.

Sono un appassionato del mondo microscopico, a partire dalle molecole fino agli artropodi. La laurea magistrale in chimica mi ha permesso di avere gli strumenti necessari per comprendere il funzionamento del mondo, ma soprattutto ha saziato la mia fame di risposte. Curioso, creativo e con idee folli: date una videocamera, un drone o una chitarra al DeNa e lo renderete felice.
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