La diga di Hoover (in inglese Hoover Dam) è una diga in calcestruzzo situata nel Black Canyon, lungo il fiume Colorado, al confine tra l'Arizona e il Nevada. È lunga 201 m alla base e 379 alla sommità, per 221 m di altezza e uno spessore che va dai 200 m alla base ai 14 m su in cima, e quando fu costruita era la diga più alta degli Stati Uniti. È di tipo arco-gravità, con la curvatura rivolta verso il bacino in modo da scaricare le pressioni sulle pareti del canyon. La sua costruzione cominciò agli inizi del 1931, durante la Grande Depressione, e terminò ufficialmente il 1 marzo 1936, con due anni d’anticipo sul programma.
Il progetto della diga di Hoover
Il progetto di una diga che sfruttasse l'energia del fiume Colorado, uno dei più lunghi degli Stati Uniti, era stato a lungo dibattuto. A spaventare le diverse amministrazioni erano soprattutto i costi molto elevati dell’opera e la grande distanza dai centri abitati, in un’epoca in cui le tecnologie per la distribuzione dell’energia elettrica non erano ancora quelle di oggi. Ma i danni causati dalle piene del Colorado (e dai frequenti periodi di siccità) convinsero il governo degli Stati Uniti ad approvare il progetto di una grande diga per controllare il flusso del fiume. Il progetto fu descritto minuziosamente in una relazione lunga 100 pagine, accompagnata da ulteriori 76 pagine di soli disegni tecnici.
Il progetto prevedeva una durata dei lavori di sette anni: in caso di ritardi, la ditta appaltatrice avrebbe dovuto pagare una penale di più di 3.000 dollari per ogni giorno di ritardo. Come se non bastasse, il governo pose anche un deposito cautelativo di 2 milioni di dollari, da far sborsare alla ditta appaltatrice prima dell’inizio dei lavori come prova di solidità economica. Per riuscire a pagare questa cifra la ditta vincitrice dell’appalto dovette quindi unirsi ad altre 5 compagnie sparse per gli Stati Uniti, formando una venture che prese il nome, appunto, di “Six Companies, Inc.”. A questo punto si scatenò un’ulteriore gara, quella tra le città nei pressi del sito prescelto per la costruzione, per ospitare il quartier generale dei lavori. Non la vinse nessuno, dal momento che si decise di costruire da zero una città, Boulder City, solamente per questo scopo. Un’altra città, del tutto abusiva, nacque invece per accogliere le migliaia di persone che da tutti gli Stati Uniti giungevano fin qui con la speranza di trovare lavoro. D’altronde il cantiere era davvero enorme: pensate che, alla fine dei lavori, gli operai coinvolti nella costruzione della diga furono più di 21.000.
La costruzione della diga
Per cominciare, il corso del fiume venne dirottato per prosciugare il punto dove sarebbe stata costruita la diga. Per farlo furono scavate quattro gallerie nelle pareti del canyon, due per ogni lato, che avrebbero funzionato come “bypass”, e furono erette due dighe provvisorie per evitare che il cantiere potesse essere inondato durante i lavori. Per permettere alla diga di poggiare su una superficie solida, il letto fu ripulito dai residui fluviali, mentre lo strato più superficiale delle pareti del canyon fu fatto saltare tramite l’uso di dinamite.
Fondamentale in questa fase fu il lavoro dei cosiddetti "high scalers", che avevano il compito di piazzare le cariche di esplosivo calandosi giù per le pareti. Si trattava di un lavoro molto pericoloso, che attirò l'attenzione dell'opinione pubblica statunitense. Pensate che si deve a loro l'introduzione dei primi caschetti da cantiere: molti degli operai iniziarono infatti ad indossare dei copricapi in feltro, che venivano immersi nella pece e fatti poi asciugare per renderli rigidi.
Il 6 giugno 1933 cominciarono le gettate di calcestruzzo all’interno di apposite casseforme: i getti non superavano i 1,5 m di altezza e i 15 m di lunghezza e larghezza, per permettere al calcestruzzo di raffreddarsi anche all’interno ed evitare tensioni indotte dallo stress termico. Il Bureau of Reclamation, che oggi si occupa della gestione della diga, ha calcolato che se, ipoteticamente, si fosse costruita l'intera diga con un'unica gettata di calcestruzzo, ci sarebbero voluti ben 125 anni per far raffreddare a temperatura ambiente le sezioni più interne, dato il grande spessore. Complessivamente per la costruzione della diga di Hoover furono utilizzati ben 3.400.000 m3 di calcestruzzo, più ulteriori 1.110.000 m3 per altre opere annesse alla realizzazione della diga stessa.
Le turbine sono ospitate in un edificio, con pianta a U, situato alla base della diga, e vengono alimentate tramite 4 torri di presa da cui l’acqua del bacino precipita per 180 m. Per evitare che la diga possa traboccare in caso di piena, ai due lati sono stati costruiti due sfioratori che sfociano in due gallerie, dal diametro di 15 metri, che si congiungono con quelle costruite per la deviazione del fiume. Il bacino creato dalla diga prende il nome di Lago Mead, ed è il più grande lago artificiale degli Stati Uniti.
Il motivo del nome
L’inaugurazione della diga avvenne il 30 settembre 1935, alla presenza dell’allora presidente Franklin Delano Roosevelt. Era nota all’inizio come diga di Boulder, salvo poi essere intitolata ufficialmente a Herbert Hoover, presidente dal 1929 al 1933 e principale fautore dell’opera. Durante la costruzione furono 112 le vittime accertate. Curiosità un po’ macabra, la prima e l’ultima furono padre e figlio. John Gregory Tierney annegò nel fiume Colorado il 20 dicembre 1922 durante la fase di ispezione del sito, mentre il figlio Patrick William Tierney morì in seguito a una caduta il 20 dicembre 1935, esattamente 13 anni dopo.
L'energia prodotta dalla diga di Hoover
Oggi la diga di Hoover è a tutti gli effetti uno dei simboli degli Stati Uniti dal punto di vista ingegneristico. Produce ogni anno oltre 4 miliardi di kWh, distribuiti tra la California meridionale, il Nevada e l’Arizona. La città di Los Angeles da sola beneficia del 15% dell’energia prodotta da questa diga. Inevitabilmente la realizzazione di un'opera di queste dimensioni ha avuto anche un notevole impatto ambientale. Sono stati colpiti in particolare gli ecosistemi lungo il delta del Colorado, dove, a causa della portata ridotta, la salinità dell'acqua è aumentata considerevolmente. Pensate che oggi il basso corso del fiume è praticamente ridotto a un ruscello o addirittura, certi anni, a un letto vuoto, anche a causa dei canali realizzati per l'irrigazione delle valli circostanti.