La Cina vuole realizzare lungo il corso del fiume Yarlung Tsangbo, in Tibet, la diga più grande del mondo. Stando alle dichiarazioni del governo la struttura avrà una capacità di circa 60 GW, cioè circa 3 volte maggiore della diga attualmente più performante – quella delle Tre Gole, anch'essa in Cina. La questione ovviamente è molto delicata sia da un punto di vista ambientale che geopolitico: il fiume su cui sorgerà infatti non è altro che il tratto superiore del Brahmaputra, un fiume non solo ritenuto sacro dagli induisti ma anche vitale per l'approvvigionamento idrico di milioni di persone.
Il programma è quello di realizzare la diga in corrispondenza del Grand Canyon che si trova lungo il fiume Yarlung Tsangbo. Probabilmente alle parole "Grand Canyon" tutti pensiamo a quello negli USA, ma questo in Cina – anche se meno noto – è profondo più del triplo in alcuni punti, raggiungendo i 5300 metri.
Al momento dal punto di vista tecnico abbiamo pochissimi dati in merito. Non sappiamo nemmeno se sarà realizzata una singola centrale elettrica o se si tratterà di una diga multistadio (opzione più probabile). Nel secondo caso si stima un costo maggiore – anche in virtù della maggior quantità di infrastrutture necessarie – nell'ordine dei mille miliardi di yuan, cioè circa 12 miliardi di euro.
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Difficile anche dire se Pechino abbia già iniziato i lavori visto che non abbiamo informazioni in merito se non un immagine da satellite ottenuta da un ricercatore nel campo dell'intelligence – e della quale, comunque, non abbiamo conferme ufficiali.
Su questa infrastruttura è stato detto di tutto negli ultimi anni. Da una parte Yan Zhiyong, amministratore delegato dell'azienda statale Power Construction Corporation of China, sostiene che l'opera non solo aiuterà la Cina a tagliare drasticamente le emissioni di CO2 ma aiuterà anche la provincia del Tibet a svilupparsi, grazie alla realizzazione di nuove strade e al miglioramento della rete elettrica. Questo, a sua volta, aiuterà la Cina e i Paesi confinanti a cooperare in modo più agile.
Dall'altra perte invece troviamo gruppi di ambientalisti e attivisti per i diritti del Tibet che hanno espresso forte preoccupazioni in merito a questa mossa della Cina, soprattutto per quanto riguarda l'approvvigionamento di acqua a valle della diga. C'è da dire infatti che questa non è l'unica diga presente lungo il corso del fiume, ce ne sono molte altre, ma questa sarebbe senza dubbio la più imponente e, virtualmente, quella con il maggior impatto ambientale.
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