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22 Dicembre 2023
7:00

La diga di Assuan: storia e caratteristiche di un’eccezionale opera di ingegneria idraulica

Controllare le piene del Nilo era il sogno degli egiziani già al tempo dei faraoni, ma una diga capace di regolare efficacemente il flusso delle acque del fiume è stata costruita solo negli anni '60 del Novecento. Stiamo parlando della diga di Assuan la più grande e moderna delle due dighe sul Nilo.

A cura di Erminio Fonzo
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La diga di Assuan: storia e caratteristiche di un’eccezionale opera di ingegneria idraulica
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La diga di Assuan, situata sul Nilo, è una delle opere ingegneristiche più importanti del Novecento. È stata costruita tra il 1960 e il 1970 per iniziativa del presidente egiziano Gamal Abdel Nasser. La compagnia contraente era la Arab Contractors e il contratto per la costruzione dell'opera  fu firmato dal suo fondatore, Osman Ahmed Osman. Lo scopo della diga andava ricercato nel fatto che un precedente sbarramento sul fiume, edificato dagli inglesi all’inizio del secolo, era diventato inadeguato.

Alta 111 metri e lunga quasi 3830 metri, la diga di Assuan ha creato un grande lago artificiale, il Lago Nasser, e ha consentito di regolare le piene del Nilo, di estendere la superficie coltivabile dell’Egitto e di produrre grandi quantità di energia elettrica. La costruzione dell’opera, però, creò seri contrasti diplomatici e indirettamente fu la causa della Guerra di Suez del 1956.

Perché è stata costruita la diga di Assuan

Il Nilo nasce in Etiopia e nel suo tratto finale attraversa l’Egitto da Sud a Nord. Le sue acque sono state essenziali per lo sviluppo della civiltà egizia, al punto che nel V secolo a. C. lo storico greco Erodoto definì l’Egitto “un dono del Nilo”. Il fiume, infatti, costituiva l’unica fonte di acqua del territorio, di per sé molto arido, e le sue piene periodiche inondavano il terreno con grandi quantità di minerali, rendendolo più fertile. Tuttavia, le piene potevano avere effetti catastrofici se erano troppo abbondanti o troppo scarse. La diga avrebbe trasformato 10.000 chilometri quadrati di deserto in terreni coltivabili.

Diga di Assuan: quali sono le caratteristiche e come funziona

La Diga di Assuan è situata sul tratto del Nilo che scorre in Alto Egitto (la parte meridionale del Paese), a circa 250 km dal confine con il Sudan e a 10 km dalla città di Assuan. È una diga a gravità (cioè una barriera dritta, che contiene la spinta dell’acqua grazie al proprio peso), costruita con terra e rocce, alta 111 metri e lunga 3830 metri. La larghezza è di 980 metri alla base e di 40 alla sommità, per un volume complessivo di circa 10,3 milioni di metri cubi. Le chiuse per far defluire l’acqua hanno una portata massima di 11.000 metri cubi al secondo. Si tratta di un’opera di ingegneria idraulica eccezionale, che sfrutta la caduta dell’acqua per trasformare l’energia potenziale in energia cinetica, grazie alle sue 12 turbine e ai generatori.

La diga vista dal satellite
La diga vista dal satellite.

I primi progetti e la vecchia diga costruita dagli inglesi

L’idea di costruire una diga per regolare le piene del Nilo emerse già nel Medioevo, ma la costruzione prese avvio solo alla fine dell’Ottocento, quando l’Egitto era diventato un protettorato britannico. I lavori, iniziati nel 1898, terminarono nel 1902.

La vecchia diga di Assuan
La vecchia diga di Assuan.

La diga costruita dagli inglesi era la più grande allora esistente, ma si rivelò presto insufficiente e nemmeno i due innalzamenti ai quali fu sottoposta dopo la costruzione non la resero adeguata a contenere le acque del Nilo. Per raggiungere lo scopo, era necessaria un’opera molto più imponente.

Il colpo di Stato in Egitto e i finanziamenti internazionali 

La monarchia egiziana, restata al potere fino al 1952, non aveva interesse per la costruzione di una nuova diga. Diversa era l’opinione degli Ufficiali liberi, il gruppo di militari che nel 1952 rovesciò il sovrano e prese il potere. Per gli Ufficiali, e in particolare per il colonnello Gamal Abdel Nasser, presidente dell’Egitto dal 1954 al 1970, la diga era indispensabile ai fini della modernizzazione del Paese. I costi, però, erano molto elevati e Nasser chiese sostegno ai governi degli Stati Uniti e del Regno Unito, che accettarono di concedere dei prestiti. Nel 1955, tuttavia, entrambi i Paesi ritirarono la promessa, perché il presidente egiziano aveva stretto rapporti anche con l’Unione Sovietica. Nasser decise allora di nazionalizzare la compagnia anglofrancese che gestiva il Canale di Suez, in maniera da utilizzare i suoi profitti per la costruzione della diga. L’iniziativa del presidente spinse una coalizione composta da Francia, Regno Unito e Israele a invadere l’Egitto, ma l’invasione dovette essere interrotta per ragioni politiche pochi giorni dopo l’inizio. Nasser ottenne così il pieno controllo del canale di Suez e nel 1960, grazie anche al sostegno finanziario e tecnico dell’Unione Sovietica, poté dare avvio ai lavori per la costruzione della diga.

Nasser osserva i lavori nel 1963
Nasser osserva i lavori nel 1963.

La costruzione della diga di Assuan

L’opera, collocata 6 km a sud della vecchia diga, fu progettata da un istituto sovietico, l’Hydroproject, e costruita da circa 25.000 lavoratori egiziani. I lavori si conclusero nel 1970 ed ebbero un costo complessivo di 450 milioni di lire egiziane, pari a 1.035.000.000 dollari al cambio del tempo.  Insieme alla diga fu costruito un sistema di canali per incrementare l’irrigazione.

Il sistema di irrigazione
Il sistema di irrigazione.

Per la produzione di energia idroelettrica, presso la struttura furono installate dodici turbine della potenza di 175 megawatt ciascuna. Restò in funzione, inoltre, la vecchia diga, adibita al controllo delle acque di deflusso.

Le conseguenze della costruzione della diga

La diga produsse immediatamente benefici economici. La superficie coltivabile egiziana aumentò di 840.000 ettari, circa un terzo in più di quella preesistente, e la disponibilità di energia crebbe enormemente, permettendo di portare l’elettricità in paesi e villaggi che fino a quel momento ne erano stati sprovvisti. La diga, inoltre, consentì di regolare le piene del Nilo, riducendo l’impatto delle inondazioni, e rese più agevole la navigazione sul fiume, che si è rivelata molto utile sul piano commerciale e turistico.

La diga, però, causò alcuni problemi all’ambiente, alterando la fauna ittica, e rese necessario il ricollocamento di circa centomila persone, in parte egiziane e in parte sudanesi, che vivevano nell’area nella quale si formò il lago Nasser.

Altri problemi riguardavano l’archeologia, perché nell’area occupata dal lago sorgevano importanti siti di epoca faraonica, tra i quali il celebre tempio di Abu Simbel.  Per evitare che finissero sommersi, l’Unesco coordinò una vasta operazione internazionale per smontarli e ricostruirli in altri luoghi.

Fonti
Memorandum della Cia, ottobre 1971
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