In occasione della presentazione del film "Comandante" alla Mostra del Cinema di Venezia 2023, il sommergibile Romeo Romei è ormeggiato alla Riva dei Sette Martiri. Il film infatti racconta l'impresa del capitano di corvetta Salvatore Todaro, da cui prende il nome la classe di sommergibili della marina militare di cui fa parte il Romeo Romei. Scopriamo quali sono le caratteristiche principali di questo mezzo e quali sono le armi in dotazione.
Le caratteristiche del Romeo Romei
Il Romeo Romei è l'ultimo sommergibile costruito appartenente alla classe Todaro, che comprende anche i sommergibili Salvatore Todaro, Scirè e Pietro Venuti. Appartiene alla classe U-212A di progettazione tedesca in cooperazione con l'Italia, che ha portato anche alla costruzione di 6 sommergibili simili per la marina tedesca. La lunghezza totale è di circa 56 metri (più della lunghezza del ponte di Rialto) e il diametro massimo è pari a 7 m, come un palazzo di due piani.
Questa classe di sommergibili ha rappresentato una grande innovazione soprattutto per la sua capacità di navigare in maniera nascosta, quindi sott'acqua, per periodi di tempo lunghi grazie alla presenza di due sistemi di propulsione indipendenti dall'aria (A.I.P. Air Independent Propulsion). Il sommergibile è dotato di un motore elettrico a magneti permanenti da 2.85 MW (pari alla potenza di circa 11 motori della Tesla Model 3). Questo motore elettrico può essere alimentato da batterie al piombo, ricaricabili in porto o dal motore funzionante a ciclo diesel installato sulla nave.
L'energia elettrica però può essere ricavata anche da celle a combustibile alimentate da idrogeno e ossigeno stoccati a bordo dello stesso sommergibile. Questi due gas sono stoccati in serbatoi cilindrici, cioè delle bombole, situati tra i due scafi del sommergibile. Infatti, questo tipo di unità militare (nella parte posteriore) è dotato di uno scafo resistente interno, che serve a resistere alla pressione dovuta all'immersione in mare e ad evitare che il sommergibile imploda, e uno scafo esterno, che fornisce la forma esterna al sommergibile. Le celle a combustibile e le batterie non hanno bisogno di aria per funzionare e garantiscono quindi la possibilità di navigare per più tempo immersa e soprattutto di essere meno rilevabile da altri sommergibili e sottomarini per la grande silenziosità di questi sistemi.
Il motore diesel invece funziona solamente quando il sommergibile naviga con immersione estremamente ridotta e fa emergere il suo snorkel, ovvero l'appendice che si può estendere dal centro del sommergibile. Questo tubo permette di introdurre l'aria necessaria al funzionamento del motore diesel e alla aerazione dei locali interni senza esporre eccessivamente il mezzo militare all'individuazione da parte delle navi nemiche.
I sistemi bellici a bordo del sommergibile
Essendo una sommergibile militare, il Romeo Romei è dotato di sistemi bellici sia per attaccare altre navi o sommergibili, sia di sistemi per individuare altri mezzi militari nemici. Il sommergibile infatti è dotato di tre sonar, uno per il proprio orientamento, uno per individuare battelli nemici e uno per ricercare le mine subacquee che possono essere state posate.
Sono inoltre installati due periscopi, estraibili insieme allo snorkel durante la fase di navigazione a pelo d'acqua e sistemi di supporto elettronico, ovvero dei sistemi che permettono di intercettare informazioni nemiche. Il sommergibile è dotato anche di 6 tubi lanciasiluri da 533 mm di raggio. I siluri sono dei grandi proiettili che si muovono in acqua grazie a un proprio motore, anche in questo caso alimentati da batterie, che contengono anche l'esplosivo e un sistema di innesco. I siluri sono utilizzabili per colpire altri mezzi immersi oppure navi da guerra nemiche.
I lanciasiluri possono anche essere utilizzati per lanciare dei missili, ovvero dei proiettili con un loro sistema di propulsione a razzo e con un sistema di guida. In questo caso, un contenitore sommerso con dimensioni simili a quelle di un siluro può essere espulso dal sommergibile per liberare, a sua volta, dopo essere arrivato sul pelo dell'acqua, 4 missili dotati di sistema a guida autonoma.