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2 Febbraio 2025
9:00

Cos’è e come funziona un browser e come fa a farci visualizzare le pagine Web

Quando digitiamo un URL nella barra degli indirizzi del browser, questo invia una richiesta al server per ottenere i dati del sito. Questi dati vengono inviati in pacchetti e interpretati e visualizzati dal browser tramite i linguaggi HTML, CSS e JavaScript.

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Cos’è e come funziona un browser e come fa a farci visualizzare le pagine Web
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Quando aprite il vostro browser preferito e digitate un indirizzo Web, vi siete mai chiesti cosa succede “dietro le quinte”? Il processo che permette di visualizzare una pagina Web è più complesso di quanto sembri e coinvolge una rete globale di computer e protocolli che lavorano in sincronia. Il browser, ovvero il software che ci permette di navigare su Internet, invia richieste ai server in cui risiedono i siti e riceve in risposta i dati che poi trasforma in pagine visibili. Questo scambio avviene attraverso protocolli di comunicazione come HTTP e HTTPS, mentre il DNS si occupa di tradurre gli indirizzi che digitiamo in indirizzi IP reali. Una volta ricevuti i file dal server, il browser li interpreta e li visualizza, combinando codice HTML, CSS e JavaScript per creare l’aspetto finale del sito. Questo processo, apparentemente immediato, nasconde una serie di passaggi tecnici fondamentali che rendono possibile la nostra esperienza online quotidiana. Vediamoli un po' più da vicino, così da capire come funziona un browser e come fa a farci visualizzare le pagine Web.

I due protagonisti principali: client e server

Per comprendere il funzionamento di un browser, bisogna partire dai due protagonisti principali della navigazione Web: il client e il server. Il client è il dispositivo da cui vi connettete a Internet, che sia un computer, uno smartphone o un tablet, non ha alcuna importanza. Il server, invece, è un computer remoto che ospita i siti e li fornisce su richiesta. Quando inserite un URL nella barra degli indirizzi, il browser avvia tutta una serie di operazioni per recuperare e visualizzare la pagina.

Il primo passo è la ricerca dell’indirizzo IP del sito Web attraverso il DNS (Domain Name System), una sorta di “rubrica” che associa gli indirizzi digitati, come geopop.it, agli indirizzi numerici reali dei server. Questo perché i computer non comprendono direttamente i nomi di dominio, ma funzionano con numeri univoci chiamati indirizzi IP (ad esempio, 192.0.2.172).

Una volta individuato il server corretto, il browser invia una richiesta HTTP (o HTTPS, se il sito utilizza una connessione sicura) chiedendogli di inviare una copia del sito Web al client. Per intenderci, HTTP sta per Hypertext Transfer Protocol ed è il protocollo che permette la comunicazione tra client e server. Se il server approva la richiesta, risponde con un messaggio di stato, solitamente “200 OK”, e inizia a inviare i file del sito Web in piccoli pacchetti di dati.

Questi pacchetti viaggiano attraverso la rete utilizzando protocolli come TCP/IP (Transmission Control Protocol / Internet Protocol), che si occupano di garantire che i dati arrivino correttamente al browser. Una volta ricevuti, il browser “ricompone” i pacchetti e inizia a elaborare i file che compongono la pagina Web.

Per quale motivo è necessario la tecnica appena citata, conosciuta anche come commutazione di pacchetto? I motivi sono diversi: in caso di perdita o corruzione di un dato, è più semplice sostituire un singolo pacchetto anziché dover recuperare un intero blocco di dati. I pacchetti, inoltre, possono essere instradati su percorsi diversi, aumentando la velocità di trasferimento e permettendo a più utenti di scaricare lo stesso sito Web simultaneamente. Se invece ogni sito venisse inviato come un unico mega blocco, solo un utente alla volta potrebbe scaricarlo, rendendo l’intera esperienza online molto lenta e frustrante.

Com’è composto un sito web: le caratteristiche

E a proposito del sito che viene “ricomposto” dal browser, è utile capire a questo punto com'è composto un sito Web. Concettualmente, possiamo suddividere i file che lo compongono in due macrocategorie: file di codice e risorse. I file di codice possono essere realizzati con vari linguaggi:

  • HTML (HyperText Markup Language): è il linguaggio di markup più usato per i documenti Web, che permette di definire la struttura della pagina, indicando la posizione di elementi come testi, immagini e link.
  • CSS (Cascading Style Sheets): è un linguaggio usato per definire la formattazione di documenti HTML, il che incide quindi sull’aspetto grafico delle pagine Web.
  • JavaScript: è un linguaggio di programmazione che permette di aggiungere interattività e dinamiche avanzate alle pagine, come animazioni o aggiornamenti in tempo reale.
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Per quanto riguarda i file risorse, invece, con questo termine intendiamo l'insieme di tutti gli elementi che compongono un sito Web, come immagini, musica, video, PDF, etc.
Il browser segue un ordine preciso per caricare questi file. Prima analizza l’HTML, individuando eventuali riferimenti a file CSS e JavaScript esterni. Poi scarica e interpreta il CSS, creando una struttura chiamata CSSOM (Cascading Style Sheets Object Model), che definisce lo stile visivo della pagina. Infine, esegue il codice JavaScript, permettendo eventuali animazioni, effetti o interazioni con l’utente.

Mentre questi processi avvengono, il browser costruisce una rappresentazione della pagina sotto forma di DOM (Document Object Model), una struttura ad albero che mappa tutti gli elementi della pagina. Una volta completata questa fase, il motore di rendering del browser combina il DOM con il CSSOM per generare la visualizzazione finale della pagina, che può ora essere esplorata e utilizzata a tutti gli effetti.

Oltre a tutto questo, i browser moderni gestiscono altri aspetti importanti della navigazione, come la memorizzazione dei dati nei cookie (file di testo usati dai siti per ricordare preferenze e sessioni utente) e la sicurezza delle connessioni tramite certificati SSL/TLS, fondamentali per garantire la privacy delle informazioni scambiate online.

Tutte queste operazioni, ovviamente, avvengono nell'arco di frazioni di secondo! E questo ci dovrebbe far apprezzare ancora di più il lavoro del nostro browser che è, a tutti gli effetti, molto più di una semplice finestra su Internet: è un sofisticato strumento di elaborazione che traduce i dati grezzi in esperienze visive e interattive, rendendo il Web accessibile a tutti.

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