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2 Aprile 2024
7:00

Come migliorare la durata della batteria dello smartphone: ecco 10 consigli

Con alcune semplici accortezze è possibile far durare più a lungo la batteria del nostro smartphone, migliorandone sensibilmente l'autonomia. In questo approfondimento analizziamo 10 consigli realmente utili per aumentare la durata della carica.

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Come migliorare la durata della batteria dello smartphone: ecco 10 consigli
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Le batterie degli smartphone hanno una vita media di circa 2-3 anni oltre i quali la capacità di ricarica si riduce, durando sempre meno. Adottando dei comportamenti virtuosi è possibile però aumentare l'autonomia della batteria del cellulare (in alcuni casi anche di alcune ore), prolungandone così la durata, cosa di vitale importanza per chi – a motivo del proprio lavoro o di altre circostanze – non è a casa o non ha facile accesso a una presa di corrente con cui ricaricare il telefono. Ecco, dunque, un decalogo di 10 consigli utili per far durare più a lungo la batteria del proprio smartphone allungandone la durata media.

1. Preferire il Wi-Fi alla connessione dati cellulare

Preferire il Wi-Fi alla connessione dati cellulare è uno dei comportamenti più importanti per far durare di più la batteria del cellulare. Questo perché i dati mobili "mangiano" più batteria rispetto alla connessione Wi-Fi.

Nel caso si fosse costretti a utilizzare la connessione dati cellulare, magari perché non si ha a disposizione una rete Wi-Fi a cui connettersi, sarebbe preferibile sfruttare la connessione 4G-LTE anziché quella 5G, in quanto andrebbe a scaricare più velocemente la batteria, almeno stando a un'analisi fatta dagli esperti di Ookla (la società di servizi di diagnostica Internet, con sede a Seattle, divenuta celebre per il suo servizio di speedtest).

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2. Disattivare l'Always-On Display

Un aspetto da non sottovalutare per ottimizzare l'autonomia di uno smartphone con schermo OLED (Organic Light Emitting Diode) è legato a una funzione chiamata Always-On Display, Schermo sempre attivo o con altri nomi simili a seconda del produttore dello smartphone. Questa funzione permette di vedere alcune informazioni utili (come l'orario, le condizioni meteo e i prossimi eventi in calendario) quando il telefono è bloccato.

Per quanto questa impostazione – se presa da sola – possa incidere in minima parte sui consumi, ha comunque un impatto che, se sommato a quello di altre funzioni più o meno utili, contribuisce a far scaricare il telefono.

3. Usare impostazioni dello schermo poco energivore

Usare impostazioni dello schermo poco energivore è un'altra mossa molto importante per migliorare la durata della carica del nostro telefono. Questo potrebbe comportare diverse pratiche.

In primis, consigliamo di ridurre il tempo di attivazione dello schermo: in questo modo il display non verrà mantenuto attivo per un lasso temporale eccessivamente prolungato, abbattendo così la quantità di energia richiesta per funzionare.

Un'altra cosa che consigliamo di fare è abbassare la frequenza d'aggiornamento dello schermo. Gli smartphone di ultima generazione hanno display in grado di raggiungere framerate molto elevati, anche di 120 Hz. Se da una parte questo garantisce animazioni estremamente fluide che aumentano notevolmente il comfort visivo, dall'altra va a incidere notevolmente sui consumi.

Anche se solitamente una frequenza così elevata non viene mantenuta sempre attiva dal sistema (proprio per non far precipitare l'autonomia), nelle situazioni d'emergenza potrebbe essere una buona cosa intervenire "manualmente" sulla frequenza d'aggiornamento del display, mantenendola a un livello accettabile (60 Hz possono andare più che bene).

Anche disattivare animazioni grafiche non necessarie – tra cui trasparenze ed effetti traslucidi vari – può aiutare ad avere un'autonomia migliore, seppur a discapito di una gradevolezza estetica dell'interfaccia meno ricercata.

4. Impostare il tema scuro su display OLED

Collegato al punto precedente, anche impostare il tema scuro su display OLED è un'altra buona pratica da adottare per prolungare l'autonomia dello smartphone. Questo perché nei display realizzati con questa tecnologia, ciascun pixel può essere acceso e spento senza ricorrere a un sistema di retroilluminazione separato.

Tradotto in termini semplici, impostando un tema o uno sfondo total-black, i pixel verranno difatti spenti e i consumi energetici del display coleranno a picco.

5. Attivare funzioni di ottimizzazione del produttore

Alcuni produttori di smartphone Android hanno ideato delle funzioni di ottimizzazione della batteria proprietarie che, se attivate, vanno ad abbattere i consumi energetici, ad esempio andando a "congelare" le app in caso di inutilizzo. Ne è un esempio la funzione di Samsung tramite cui è possibile mettere le app in sospensione.

Nel caso in cui il proprio dispositivo non abbia una funzione ad hoc, per far durare di più la batteria del cellulare si potrebbe vedere qualche miglioramento disattivando gli aggiornamenti delle app in background, specialmente quelle di cui non si ha particolare bisogno, così che queste non vadano incidere su consumi e prestazioni del dispositivo.

6. Usare il dispositivo alla temperatura ottimale

Le batterie al litio di cui sono equipaggiati i nostri smartphone hanno una temperatura di funzionamento ottimale che va rispettata per poter funzionare adeguatamente. In linea generale, bisognerebbe usare il dispositivo quando nell'ambiente circostante è presente una temperatura compresa tra 0°C e 35°C.

Se questo range non viene rispettato le batterie dei cellulari si scaricano più velocemente con il freddo o possono persino danneggiarsi permanentemente con il caldo.

7. Evitare app troppo pesanti

L'uso di app troppo pesanti influisce notevolmente sull'autonomia del cellulare. È per questo motivo che, per migliorare la durata della carica, bisognerebbe assolutamente evitare l'uso di app che richiedono un elevato dispendio energetico.

Rientrano in questa definizione le app per realizzare foto/video, le app di editing foto o video, giochi con grafica complessa e, in una certa qual misura, anche le app dei principali social network.

Nelle sezione dedicata alle performance della batteria disponibile nelle impostazioni di Android e iOS, è possibile vedere quali app hanno consumato di più: conoscere questo dato può essere utile per chiudere in modo "chirurgico" quelle che stanno attualmente consumando più energia.

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8. Disattivare la luminosità automatica

Dal momento che la luce emessa dallo schermo è uno dei fattori più impattanti sull'autonomia della batteria, disattivare la luminosità automatica, magari impostando un livello del 20-30%, è un altro "trucchetto" da provare per ottimizzare l'autonomia del nostro telefono. E poi diciamocelo: se si sta in ambienti chiusi o, comunque, non esposti alla luce diretta del sole, non è necessario avere la luminosità del display sparata al massimo.

9. Attivare il risparmio energetico

L'attivazione del risparmio energetico va ad applicare automaticamente buona parte delle best practices elencate nei capitoli precedenti. L'impostazione in questione, infatti, nella stragrande maggioranza dei telefoni in circolazione va a ridurre le attività svolte in background, riduce il framerate e il tempo di attivazione del display e abbassa la luminosità dello schermo.

Sugli smartphone Android di alcuni produttori sono disponibili anche funzioni di super risparmio energetico, che tornano particolarmente utili quando il telefono è prossimo a scaricarsi (magari contiene una carica residua del 5-10%) e che permettono di usarlo per funzioni essenziali.

10. Disattivare connessioni non necessarie

Disattivando connessioni non necessarie – come Bluetooth, NFC, GPS, Wi-Fi e connessione dati cellulare – si può far durare di più la batteria del cellulare.

In base alle proprie necessità, è possibile disattivare solo alcune di queste oppure, in alcuni momenti in particolare (ad esempio la notte), è possibile disattivare tutte le connessioni in "un colpo solo" attivando la modalità aereo.

L'attivazione della modalità aereo è particolarmente consigliata anche quando ci si trova in una zona con una scarsa copertura della rete mobile, visto che così facendo il telefono eviterà di "sforzarsi" inutilmente per trovare il segnale.

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