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17 Gennaio 2024
19:30

Cosa rende le acque termali indicate per le patologie respiratorie?

Le proprietà terapeutiche delle acque termali dipendono principalmente dall'idrogeno solforato, che ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antisettiche e mucolitiche.

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Cosa rende le acque termali indicate per le patologie respiratorie?
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Le acque termali sono acque minerali naturali utilizzate a fini terapeutici; l'aggettivo “termali” si riferisce al fatto che le sorgenti si trovano solitamente a temperature elevate (30-40 °C). Si formano a partire dall’acqua piovana che penetra in profondità nel terreno, dove si arricchisce di sali minerali per poi riemergere in corrispondenza delle sorgenti. L’Italia è ricca di queste sorgenti e ha una storia millenaria nell’utilizzo delle terme come strutture di cura oltre che di relax. Sono infatti acque ricche di sali minerali le cui proprietà terapeutiche vengono riconosciute anche dal Ministero della Salute che ne stabilisce limiti di sicurezza e campi di applicazione per varie patologie croniche. In particolare, le acque sulfuree e salso-bromo-iodiche sono indicate per chi soffre di problemi alle vie respiratorie: dalle riniti alle allergie, dalle sinusiti fino a patologie più gravi come la broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Le proprietà terapeutiche dell'acqua termale

Studi clinici, alcuni dei quali promossi dal Ministero della Salute, hanno dimostrato che per le patologie respiratorie l’associazione di cure termali alla normale terapia farmacologica migliora i sintomi, come starnuti e ostruzione nasale, riduce il ricorso agli antibiotici o a farmaci mucolitici e abbassa il tasso di ospedalizzazione per gli episodi più gravi.

Hanno dato risultati positivi anche nei casi di allergia, sia quelle stagionali che quelle perenni, come quelle alla polvere o al pelo di animale. Cicli di inalazioni di acque sulfuree sono risultati utili non solo nella terapia cronica di determinate patologie, ma anche come prevenzione dei malanni invernali o in persone particolarmente suscettibili a disturbi delle vie aeree.

Gli stessi studi clinici riportano dati molto positivi sulla sicurezza nell’utilizzo delle acque termali, che non presentano particolari effetti collaterali (rossore e irritazione delle mucose) e sulla facilità dei trattamenti. Sono infatti somministrate principalmente tramite inalazioni e aerosol, trattamenti non aggressivi e poco invasivi.

Vediamo ora cosa rende le acque termali terapeutiche dal punto di vista chimico.

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Gli effetti benefici dell'idrogeno solforato e del calore

La tipica puzza di uova marce che sentiamo quando mettiamo piede alle terme è dovuta all’idrogeno solforato (H2S), di cui le acque termali sono ricche. Presente anche in diversi cibi come broccoli e aglio, questo gas è il principale responsabile dell’azione terapeutica delle acque termali. Da qualche decennio è stato scoperto infatti che il nostro organismo utilizza l'idrogeno solforato per attivare e regolare diversi processi biologici, in particolare quelli legati al mantenimento in salute di epiteli e mucose.

Molti studi hanno confermato che ha attività antinfiammatoria, in quanto riduce la concentrazione di molecole tipiche dei processi infiammatori (come citochine e leucociti) e azione antiossidante, sia diretta con attività di scavenging, ossia di “inattivazione” dei radicali superossidi (per gli amici i famigerati radicali liberi) sia indirettamente, aumentando l’attività degli antiossidanti endogeni, ossia naturalmente presenti nel nostro organismo.

Avete presente quella sensazione di pesantezza alla testa tipica del raffreddore, in cui vi sentite completamente pieni di muco e non riuscite ad espellerlo? Bene, l’idrogeno solforato agisce anche a questo livello, andando a rompere i legami che tengono insieme il muco, e che si chiamano appunto legami disolfuro, rendendolo di fatto meno viscoso e più facile da espellere. A questa azione contribuisce anche il calore umido delle acque termali che aiuta a fluidificare il muco.

Infine, ma non per importanza, lo zolfo è tossico per molti batteri e gli impedisce di aderire alle pareti e alle mucose nasali: i livelli di idrogeno solforato presenti nelle acque termali permettono di avere quindi anche un’azione antibatterica.

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Fonti
Ministero della Salute
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