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15 Gennaio 2024
19:30

Che cos’è l’aerosol, come funziona e per cosa è indicato

L’aerosol è un dispositivo medico utilizzato nella cura di disturbi delle vie respiratorie. Funziona disperdendo in un gas farmaci e sostanze terapeutiche in forma liquida, in modo che possano raggiungere più facilmente naso, trachea, bronchi e polmoni.

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Che cos’è l’aerosol, come funziona e per cosa è indicato
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Quando sentiamo la parola aerosol pensiamo subito a malattie respiratorie, colpi di tosse, raffreddore e voce roca. L’aerosol è utilizzato soprattutto per patologie delle basse vie aeree, come polmonite, bronchite e arma, ma può essere utile anche per curare rinite, allergia, sinusite e otite. Oltre allo strumento che tutti conosciamo, in medicina per aerosol si intende un sistema colloidale costituito da particelle liquide o solide disperse in un gas, che viene prodotto e inalato attraverso un dispositivo.

Come funziona la macchina per l'aerosol

La struttura interna del dispositivo per l'aerosol comprende filtri di purificazione, valvola di sfogo e il sistema di nebulizzazione. All’esterno troviamo il tubo di collegamento, l’ampolla e i dispositivi di inalazione: il boccaglio, forcella nasale e mascherina. Il primo, spesso sottovalutato, permette un'inalazione perfetta, ma è scomodo da usare, in quanto bisogna inalare dalla bocca ben stretta attorno al boccaglio e tapparsi il naso con le dita. La forcella è la più adatta a raggiungere le vie aeree superiori, mentre la mascherina, decisamente più semplice e comoda da usare, potrebbe portare a dispersione del farmaco se non viene posizionata ben aderente al viso. Il sistema di nebulizzazione riduce il farmaco in goccioline molto piccole, grandi circa 1 micron, ovvero di un millesimo di millimetro, in grado di raggiungere efficacemente sia le alte (naso, gola) che le basse vie aeree (bronchi e polmoni). In base al sistema di nebulizzazione adottato esistono due tipi di aerosol:

  • aerosol a pistone: un compressore genera un flusso d'aria ad alta pressione all'interno dell'ampolla, colpendo la soluzione del farmaco e nebulizzandolo in finissime particelle.
  • aerosol a ultrasuoni: la nebulizzazione della soluzione farmacologica in tante piccole gocce avviene grazie a una corrente ad alta frequenza.

L'aerosol ad ultrasuoni è più rapido e meno rumoroso di quello a pistone, per questo è più comodo da usare quando si hanno bambini piccoli, ma può modificare la struttura di alcuni farmaci, come i corticosteroidi, nel qual caso è sconsigliato. La scelta tra i due quindi dipenderà principalmente dal tipo di farmaco utilizzato, ma anche da quanta pazienza e tempo avete.

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Una volta collegato il tubo all’ampolla, possiamo introdurre il farmaco, eventualmente diluito con soluzione fisiologica, all’interno nell’ampolla. La quantità di farmaco deve essere quella prescritta dal medico e in ogni caso non deve superare i 4-5 ml. Nel caso in cui la dose da utilizzare sia già pari o superiore a questa quantità, l’aerosolterapia può essere svolta senza soluzione fisiologica. A questo punto, possiamo accendere l’aerosol e procedere con l’inalazione finché non si esaurisce il liquido all’interno dell’ampolla (di media 10-20 minuti).

Quali farmaci si usano per l'aerosol?

I farmaci solitamente prescritti in aerosolterapia sono formulati appositamente per questo tipo di somministrazione. Sono quindi preparazioni sterili e solitamente in forma liquida come le fiale. Si possono usare mucolitici per fluidificare il muco, cortisonici e antinfiammatori, antiallergici, antibiotici, antiasmatici e broncodilatatori. Spesso si pensa che usare l'aerosol solo con la soluzione fisiologica sia utile per decongestionare velocemente il naso, ma in quel caso sono più utili lavaggi nasali classici, o, se proprio vogliamo usare l'aerosol, meglio optare per la forcella nasale.

L'aerosol si fa con la bocca aperta o chiusa?

Rispetto ad altri tipi di somministrazione, l’aerosolterapia permette di usare una minore quantità di farmaco, con minori effetti collaterali e un’azione più mirata.

In generale, è bene inspirare con il naso ed espirare con la bocca, ma ci sono alcuni accorgimenti che possiamo adottare. Per disturbi bronchiali e polmonari, usate il boccaglio o respirate a fondo con la bocca per evitare che parte del farmaco venga filtrata dalla mucosa nasale. Per allergie, sinusiti o raffreddore meglio respirare con il naso, o usare la forcella, per far depositare il farmaco sulle mucose interessate. Meglio usarlo prima dei pasti, così da evitare che un pranzo abbondante influenzi la capacità respiratoria. E ricordate che, se preferite la mascherina, questa deve coprirvi perfettamente naso e bocca e non bisogna allentare la presa o l'elastico per ridurre al minimo la dispersione del vapore.

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